La Seconda Venuta

Il Giornale Online
Il ritorno di Cristo è forse la più significativa di tutte le profezie fatte nei readings di Cayce. Era un argomento di profondo interesse personale anche per Edgar Cayce. Questo reading fu dato per aiutarlo a preparare il materiale per una conferenza programmata su questo soggetto.

Si capisce che i readings di Cayce non sono soli nel cercare un così grande evento. “Molti…hanno predicato su questa Seconda Venuta.” Ciò che è speciale in questo reading sono alcuni dei suoi temi sul significato del ritorno di Cristo. Fate caso al modo insolito con cui comincia questo reading. I paragrafi 1-6 servono per Cayce come introduzione, come un maestro di cerimonie che fa dei commenti preparatori prima di portare sul palcoscenico il conferenziere previsto. Non è chiaro chi o che cosa sia questo presentatore – qualche altro aspetto dell’anima stessa di Cayce, un altro essere spirituale che momentaneamente parla attraverso il corpo in trance di Cayce, o qualcun altro. In quella “introduzione” c’è una definizione notevole per Cayce e la sua opera: “antesignano della Coscienza Cristica”. Potremmo presumere che questo si riferisca sia agli insegnamenti trovati nei readings stessi, sia alla sensibilità chiaroveggente che Cayce dimostrò.

Viene anche menzionato nell’introduzione il sogno visionario di Cayce. Esso venne attraverso un altro reading quella stessa mattina (Vi sono molti esempi per questo fenomeno in cui un aspetto della mente di Cayce dà un reading, mentre un altro aspetto sta sognando.). Nel sogno egli si trovò su un treno lussuoso con interni in bianco e oro. In viaggio con lui c’erano diversi predicatori famosi del Vangelo, tutti deceduti. Essi erano diretti in un luogo in cui Giovanni, l’Amato Discepolo, avrebbe insegnato. Cayce chiese ad uno dei predicatori se ricordasse Cayce. Il predicatore replicò – evidentemente come referenza simbolica al fatto che Cayce era ancora vivo nel mondo fisico – “Oh sì, ma Lei non è come siamo noi…Lei è in questo momento sullo stesso treno con noi, ma non dimentichi che dovrà tornare indietro, e non si allontani troppo.” Come il paragrafo 4 fa notare, questo sogno visionario era direttamente in relazione con l’interesse di Cayce per il significato della seconda venuta.
Il cuore di questo reading comincia quindi con il paragrafo 7 che contiene molti degli elementi centrali della posizione teologica di Cayce sul Cristo. Per esempio, Cristo è il primo a conquistare la morte (cioè, “ad assumere l’immortalità”). Cristo non venne per giudicarci e condannarci – dato che ci condanniamo già da soli nella nostra ostinazione e separazione da Dio.
Come per rispondere definitivamente alla domanda del possibile ritorno di Cristo il paragrafo 7 termina con un tema che viene ripetuto nel paragrafo 12. Cristo è venuto e verrà in qualsiasi epoca quando vi è la necessità. Nell’evoluzione umana ci sono state delle finestre di opportunità – periodi di una possibile svolta. Egli si manifesta direttamente negli affari umani ogniqualvolta che siamo pronti per un nuovo livello di comprensione e applicazione di un principio base: Il nostro Creatore è Spirito e ogni approccio di venerazione a quel Creatore deve essere spirituale, basato sulla giusta comprensione e sulla verità.

In questo reading Cayce presenta una visione ampia di Cristo come uno che è stato intimamente coinvolto nell’evoluzione umana per molti millenni. Invece di una singola visita degna di nota sulla terra 2000 anni fa la cristologia di Cayce Lo descrive come guida e sostenitore di vecchia data. In questa luce potremmo essere più precisi se ci meravigliassimo di “un’altra venuta” invece che semplicemente di una “Seconda Venuta”. Con ogni ritorno l’umanità viene spinta indietro verso il piano divino per l’evoluzione spirituale – cosa a cui Cayce si riferisce qui come “attività continua verso la giusta comprensione e il giusto rapporto…con Lui…”
Cristo e la Sua influenza sono stati sperimentati in modi diversi in periodi di tempo diversi. Non sempre è stata un’incarnazione diretta, anche se in entrambi i paragrafi 15 e 16 ci sono dei chiari riferimenti alla possibilità del Suo ritorno “nel corpo” e “nella carne”.

Ma a volte è stato il Suo Spirito a inspirare e a guidare uomini e donne che hanno servito come capi per il loro popolo. L’opera di tali individui è destinata a causare turbamento alle persone i cui valori e ideali sono radicati nel materialismo (cioè, “contesa nella mente e nel cuore di coloro che dimorano nella carne”). Quell’impulso Cristico opera sempre per contrastare le forze di odio, pregiudizio, egoismo e altri imperfezioni elencate nel paragrafo 14.

Potremmo senz’altro porci due domande riguardo alla possibilità di un’altra venuta di Cristo. La prima, siamo in un periodo della storia umana che è maturo perché l’influenza Cristica ci influenzi ad impegnarci direttamente un’altra volta ? Cioè, siamo pronti per una svolta – un cambiamento radicale verso qualche nuova applicazione di quell’unico principio centrale ? Molti direbbero si sì e indicherebbero certi segni promettenti – evidenza di un luogo d’incontro potenziale per la scienza e la spiritualità.

La convergenza di scienza e religione sarebbero certamente una svolta per l’umanità. Un altro segno di speranza – nello spirito dell’unità – è la visione ecumenica di molti capi religiosi. Questo spirito fornisce profondo apprezzamento e rispetto per il valore e la verità in tutte le tradizioni della fede – un’altra possibile svolta che si qualifica per una nuova applicazione del principio centrale.
La seconda, potremmo chiederci che cosa ognuno di noi individui può fare per rendere possibile quel ritorno. Questo non è l’unico reading in cui Cayce specifichi che è stato fatto del lavoro preparatorio prima della venuta di Cristo 2000 anni fa. E poi sarebbe altrettanto necessario nel mondo di oggi. La possibilità promettente del ritorno del Cristo diventa una realtà solo “quando viene preparata la via da coloro che hanno fatto e ancora fanno i canali per l’ingresso…” E’ nei piccoli atti di gentilezza e tolleranza che ognuno di noi può avere una parte importante.

Il Reading

Questo reading psichico, 5749-5, fu dato da Edgar Cayce il 1 maggio 1934. Gertrude Cayce fu la conduttrice. Fu dato il suggerimento per un reading.

1. GC: Avrete davanti a voi Edgar Cayce, presente in questa stanza, e la sua mente avida di sapere in relazione al discorso che egli farà la sera del prossimo lunedì sulla “Seconda Venuta.” Voi darete ciò che egli dovrebbe presentare in questo incontro aperto su questo tema.
2. EC: Ciò che affluisce al momento può andare bene per i presenti, ma andrebbe bene per chi ci sarà nell’incontro aperto ? Da questa esperienza si può raccogliere ciò che è stato dato e ciò che può essere utile a molti nella comprensione di ciò che è l’esperienza di coloro che cercano attraverso tali canali di avere per se stessi l’esperienza che può essere avuta da quelli qui in questa stanza nel presente.

3. State quindi attenti, ognuno di voi, a ciò che potete sperimentare interiormente in ciò che vi può essere dato.

4. Poichè quelle esperienze che vi sono state raccontate della visione [vedi il sogno di EC della mattina] della riunione di quelli che erano noti a molti in questo attuale paese e nei paesi stranieri erano in relazione con proprio quelle cose che possono essere dette sulla Venuta.

5. Molti di questi hanno servito, hanno predicato in riferimento a questa Seconda Venuta. Nemmeno uno che abbia in qualche momento lasciato la testimonianza delle sue contemplazioni e esperienze in quegli ambienti, fatta nel cuore e nella mente dei suoi ascoltatori o nella parola scritta; eppure qui oggi, in quello che chiamate il tempo, li trovate raccolti in un corpo per ascoltare ciò che può essere dato loro da uno [Edgar Cayce ?] che sarà l’antesignano di quell’influenza sulla terra conosciuta come la Coscienza di Cristo, l’arrivo di quella forza o potere sulla terra di cui si è parlato in tutte le epoche.

6. Ascoltate, mentre egli parla ! [Edgar Cayce ?]

7. Voi, fratelli miei, nella vostra ignoranza e nel vostro zelo avete spesso parlato di quell’influenza sulla terra nota fra gli uomini come documentazione fatta da quelli che vorrebbero influenzare le attività nella vita religiosa o spirituale degli individui in tutte le epoche, come testimonianza del Figlio dell’uomo quando Egli camminò sulla terra. Preferireste ascoltare quelle cose che Egli disse quando fece quelle conclusioni e illustrazioni sul come quelli avevano scelto e chiudevano le orecchie a ciò che stava effettivamente accadendo intorno a loro; eppure essi non Lo conoscevano!

Egli, il nostro Signore e nostro Maestro, fu il primo fra quelli che assunsero l’immortalità, perché ci potesse essere l’opportunità per quelle forze che avevano commesso errori nelle cose spirituali; e solo attraverso l’esperienza fatta in una maniera in cui tutti potevano essere considerati dalle loro capacità maggiori di manifestarsi nelle varie fasi, forme e modi, come si svilupparono attraverso ciò che conoscete come materia, essi potevano venire a sapere come o perché o quando fu fatto manifesto in qualsiasi regno lo spirito che era buono e lo spirito che era in errore. Poiché, Egli vi diede, se voi non aveste conosciuto il Figlio non verreste condannati nel vostro stesso sé. Poiché la condanna non era in Lui, ma “siete già condannati”. E nell’entrare nell’influenza di quelli che si vorrebbero aprire ad una comprensione ci potrebbe essere l’approccio a Lui. Egli è venuto in tutte le epoche attraverso coloro che furono i portavoce ad un popolo della sua epoca, quell’epoca, chiamati ad uno scopo per la manifestazione di quella prima idea.

8. Avete letto come i figli di Dio si riunirono, e venne anche Satana ? “Hai considerato il mio servo? Hai visto i suoi modi ?” E la risposta, proprio dalla forza maligna: “Esibisci la tua mano – toccalo in quelle cose che fanno parte della soddisfazione del desiderio che è carne, ed egli ti maledirà davanti alla tua faccia,” Poi, “Egli è nelle tue mani, ma non toccare la sua anima- non toccare la sua anima !”

9. Così vediamo come la venuta sulla terra è stata ed è per l’evoluzione o l’evolversi dell’anima verso la sua consapevolezza dell’effetto di tutte le influenze nella sua esperienza nelle varie sfere d’attività, e che solo in Lui che fu il creatore, l’artefice, lo sperimentatore di mortalità e spirito e anima questo poteva essere superato.

10. Quindi la necessità. Poiché, non è stato detto, non è stato mostrato nell’esperienza della terra, del mondo, da ogni angolazione che possa essere considerato, che Egli non ha voluto che qualcuno andasse perduto – ma ha preparato la via di fuga in Lui, l’Artefice ?

11. Ma chi è il servo valoroso ? Colui che ha perseverato fino alla fine !

12. Quindi, Egli è venuto in tutte le epoche quando è stato necessario che la comprensione venisse centrata in una nuova applicazione dello stesso pensiero: “Dio è Spirito e cerca quelli che lo venerino nello spirito e nella verità !”

13. Quindi, quando la via è preparata da coloro che hanno fatto e fanno i canali per l’ingresso, possono venire sulla terra quelle influenze che salveranno, rigenereranno, risusciteranno, terranno – se così ci piace – la terra nella sua continua attività verso la giusta comprensione e i giusti rapporti con ciò che determina dei rapporti più stretti con ciò che è in Lui solo. L’avete visto in Adamo; l’avete udito in Enoch, l’avete fatto conoscere in Melchisedec; Giosuè, Giuseppe, Davide e quelli che fecero la preparazione per lui chiamato Gesù [Esseni, Scuola dei Profeti, cominciata da Elia. Vedi Malachia 3 e 4].

Avete visto il Suo Spirito nei capi in tutti i regni di attività, nelle isole del mare, nel deserto, in montagna o nelle varie attività di ogni razza, ogni colore, ogni attività di ciò che ha prodotto e produce contesa nella mente e nel cuore di coloro che dimorano nella carne.

14. Poiché, che cosa deve essere cancellato ? Odio, pregiudizio, egoismo, calunnia, sgarbatezza, rabbia, passione, e quelle cose della melma che vengono create nelle attività dei figli degli uomini.

15. Quindi Egli può venire nuovamente nel corpo per rivendicare chi e dei Suoi. E’ Egli straniero sulla terra oggi ? Sì, in coloro che gridano a Lui da ogni angolo; poiché Egli, il Padre, non ha tollerato che la Sua anima veda la corruzione; né si è impadronita di quelle cose che fanno paura all’anima. Poiché Egli è il Figlio della Luce, di Dio, ed è sacro davanti a Lui. Ed Egli viene di nuovo nel cuore e nell’anima e nella mente di coloro che cercano di conoscere le Sue vie.

16. Queste cose possono essere difficili da comprendere da quelli che sono nella carne, dove pregiudizio, avarizia, vizio di ogni tipo la fanno da padrone nella carne; eppure coloro che si appellano a Lui non andranno a mani vuote – proprio come te, nella tua ignoranza, nella tua sollecitudine che a volte ti ha consumato. Eppure qui puoi sentire suonare lo scettro d’oro – suonare – nel cuore di coloro che cercano il Suo viso. Anche tu puoi portare aiuto in quei giorni in cui Egli verrà nella carne, sulla terra, per chiamare i Suoi per nome.

17. Abbiamo terminato.
Fonte: edgarcayce.it/media/lasecondavenuta.htm

L'autobiografia del più grande medium americano

Il libro della vita