La vergine Maria era la figlia della regina Cleopatra d’Egitto?

La vergine Maria era la figlia della regina Cleopatra d’Egitto?

L'Ultimo Faraone - Erode Gesù - La Discendenza Reale del Sangue di Cristo - CleopatraPuò sembrare incredibile ma Maria, madre di Gesù, risulta essere assente sia nella crocifissione che nella deposizione e nella resurrezione di Gesù.

Quale madre non andrebbe ad assistere il figlio in un momento cruciale come la crocifissione e sopratutto alla deposizione al sepolcro equivalente al nostro funerale? Difatti nei primi due vangeli di Marco e di Matteo risulta essere assente, l’evangelista Luca parla solo di donne che assistono in lontananza senza specificare chi siano e il solo Giovanni, ultimo dei vangeli ad essere stato scritto tra i quattro canonici, accorgendosene la inserisce creando così una discrepanza con i racconti di Marco e Matteo. Questi i personaggi sotto la croce di Gesù:

  • vangelo secondo Matteo
    Tra costoro Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo e di Giuseppe, e la madre dei figli di Zebedèo.(27,56)
  • vangelo secondo Marco
    Tra costoro Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo e di Giuseppe, e Salomè.(15,40)
  • vangelo secondo Luca
    Tutti i suoi conoscenti assistevano da lontano e così le donne che lo avevano seguito fin dalla Galilea, osservando questi avvenimenti.(23,49)
  • vangelo secondo Giovanni
    Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre Maria di Clèofa e Maria di Màgdala.(19,25)

In realtà Maria di Magdala, Maria di Cleopa e Maria madre di Gesù sono la stessa persona. La soluzione dell’enigma l’abbiamo trovata in frammenti copti, dove ci sono dei discorsi attribuiti a Cirillo di Gerusalemme, a Demetrio di Antiochia e a Cirillo di Alessandria, pubblicati da E. A. Wallis Budge[1]. La Madonna avrebbe detto a Cirillo di Gerusalemme:

“Io sono stata una bambina promessa da dio e offerta a lui dai miei genitori prima ancora ch’io nascessi. I miei genitori erano della tribù di Giuda e della stirpe di David. Mio padre si chiamava Gioacchino, cioè Cleofa. Mia madre si chiamava Anna, ma era detta comunemente Mariham. Io mi chiamo Maria Maddalena dal nome del villaggio in cui sono nata, Maddala. Il mio nome è però Maria di Cleofa. Sono la Maria di Giacomo figlio di Giuseppe, il falegname”.

Sappiamo ora che Maria di Cleopa e Maria di Magdala sono la stessa persona, ovvero Maria madre di Gesù. Ma perché viene chiamata Maria di Cleopa? O ancora meglio Maria figlia di Cleopatra?

Κλωπᾶς, Clopa e la sua variante Κλεόπας, Cleopa, vengono comunemente considerati abbreviazioni del nome greco Κλεόπατρος, Cleópatros, significante “gloria del padre”. L’abbreviazione di Cleopatra è quindi Cleopa.

Sappiamo che Cleopatra era la compagna di Marco Antonio, nonché regina d’Egitto, ultimo faraone della dinastia tolemaica, che si suicidò nel 30 a.C., dopo che Marco Antonio subì la sconfitta ad Azio da parte di Ottaviano che divenne imperatore.

Possibile che Maria madre di Gesù potesse essere la figlia della regina Cleopatra? Sappiamo che Cleopatra portò a Roma il culto di Iside quando era con Giulio Cesare, culto che vide il sorgere di tantissime raffigurazioni iconografiche in tutto il mediterraneo, e le raffigurazioni di Iside ed Horus sono identiche a quelle che raffigurano Maria con Gesù in braccio nell’atto dell’allattamento.

In Europa, in particolar modo in Italia, Francia e Spagna, abbiamo avuto molte statue delle così dette Madonne Nere che rappresentavano appunto Iside ed Horus, molte di queste statuette furono sbiancate per traslitterare il culto di Iside su Maria Vergine. Di certo se Maria era la figlia della regina Cleopatra possiamo ben capire il motivo di questi riadattamenti. Non ci resta che indagare attraverso le documentazioni storiche pervenuteci dagli storici dell’epoca.

Dai vangeli sappiamo che Maria era cercata da Erode che voleva uccidere Gesù e che a causa di questo dovette fuggire in Egitto insieme a Giuseppe. Durante la fuga in Egitto, Maria si fermò in tre posti particolari, Giuseppe da Betlemme si diresse verso Ebron, poi deviò verso ovest per immettersi nella “Via Maris”, passando per la cittadina di Mareshah, e da qui giunse in Egitto nel paese di Goshen, alle foci del Nilo, per poi raggiungere Alessandria.

Cartina del viaggio della Sacra Famiglia in Egitto
Cartina del viaggio della Sacra Famiglia in Egitto. Immagine: tralci-niklima.com

Il percorso inizia da al-‘Arish (a Nord-Est del Sinai, una città che si può considerare la Porta d’Egitto), da qui a Tall al-Farama (l’antica Pelusium), a Tall Basta, dove abbiamo la caduta ufficiale di tutti i templi e del paganesimo: «Ecco, il Signore verrà su una nube leggera e entrerà in Egitto e cadranno gli idoli dell’Egitto di fronte a lui» (Is 19, 1). e a Sakha. Poi la Sacra Famiglia arrivò a Ovest fino a Wadi al-Natrun (il Deserto di Nitria), e da qui a Matariyya, in provincia del Cairo, ed a Zaytun fino a Ma’adi, rampa di lancio per l’Alto Egitto, che verrà percorso lungo il Nilo con lunga sosta a Menfi, con i soldati di Erode alle calcagna.

Il viaggio prosegue a Ossirinco e ad Abu Hinnis, dove troviamo i primissimi dipinti della Sacra Famiglia in Egitto. Ma la tappa più importante è certamente rappresentata dal Dayr al-Muharraq, dove troviamo il primo e unico monastero consacrato si dice da Gesù in persona attraverso una stele di marmo, avverando quindi la profezia:

«In quel giorno in mezzo al paese d’Egitto vi sarà un altare, consacrato all’Eterno, e una stele eretta all’Eterno presso la sua frontiera» (Is 19, 19).

Poi ad Assiut, Dio si manifesta nuovamente in sogno a Giuseppe:

«Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre e va’ nella terra d’Israele; sono morti infatti quelli che cercavano di uccidere il bambino» (Mt 2, 19).

E così fece Giuseppe avverando la profezia:

«Dall’Egitto ho chiamato mio figlio» (Os 11, 1)

Quando la sacra famiglia fuggì in Egitto, si soffermò per un mese in un villaggio chiamato Al-Matariyah, nel cui giardino esisteva una pianta balsamica chiamata sicomoro e sacra ad Hathor (Venere) e alla favolosa Fenice, che si rigenerava dalle proprie ceneri proprio dai suoi rami. Questi sicomori o “balsamine” furono fatti piantare da Cleopatra, quindi Maria tornò nel luogo dove aveva vissuto la sua infanzia con la madre? Inoltre nel Vangelo Arabo dell’infanzia di Gesù al capitolo 24 e nel Vangelo dello Pseudo Matteo al capitolo 21, si parla del miracolo di Gesù che fece sgorgare acqua dolce da una delle fonti di questo villaggio, mentre queste erano tutte acque salmastre, mentre nel Vangelo Arabo dell’infanzia, che apre dicendo che è stato scritto da Caifa, Gesù Giuseppe e Maria incontrano anche il faraone.

[1, 1] Quanto segue l’abbiamo trovato scritto nel libro del pontefice Giuseppe vissuto al tempo di Cristo; alcuni dicono che egli sia Caifa. […] [24, 1] A Matarea. Si diressero poi a quel sicomoro che oggi è detto Matarea. Gesù fece scaturire una sorgente a Matarea, nella quale la signora Maria lavò la sua camicia…. Indi discesero a Misr. Visto il Faraone rimasero tre anni in Egitto”. (Vangelo Arabo dell’infanzia del Salvatore)

La località di Misr dovrebbe essere Misr Al-Atiqa, il Vecchio Cairo, ma secondo altri era Menfi (Luxor). Il faraone che videro poteva essere solamente Alessandro Helios, figlio di Cleopatra e di Marco Antonio. Difatti Tolomeo XV o Cesarione, nato da Giulio Cesare e Cleopatra era stato ucciso da Ottaviano, mentre di Alessandro dopo che era stato adottato da Ottavia, sorella di Ottaviano, si persero le tracce a Roma. Cleopatra fu uccisa nel 30 a.C. e dopo la morte di Tolomeo XV il faraone che videro Giuseppe e Maria poteva solamente essere Alessandro Heli, anche se tale nomina era solamente virtuale visto che l’Egitto era stato annesso all’impero romano. Se Maria fosse la figlia della regina Cleopatra, Alessandro Heli risulterebbe essere suo fratello, e questo spiegherebbe l’incontro con il faraone dove si rifugiò in attesa della morte del re Erode il Grande.

“Gesù allora disse: Palma, alzati, prendi forza e sii compagna dei miei alberi che sono nel paradiso di mio padre. Aprì con le tue radici la vena d’acqua che si e nascosta nella terra, affinché da essa fluiscono acque a nostra sazietà – Subito si eresse, e dalla sua radice cominciò a scaturire una fonte di acque limpidissime oltremodo fredde e chiare”
(Pseudo Matteo Apocrifi del Nuovo Testamento, TEA, Firenze,1990).

Qui il sicomoro è sostituito dalla palma del deserto. Il viaggio della Sacra Famiglia si concluse all’isola di Elefantina. In quest’isola gli Egizi pensavano ci fossero le sorgenti del Nilo celeste, e il punto in cui il Nilo terrestre e quello celeste si compenetrano.

Iside allatta Horus - Maria allatta Gesù
Iside allatta Horus – Maria allatta Gesù

Cleopatra si definiva “la nuova Iside” e spesso si mostrava abbigliata come la dea. L’iconografia di Iside che allatta Horus e quella di Maria che allatta Gesù è perfettamente sovrapponibile.

Identica composizione dell’immagine, il gesto della Vergine incoronata, la sua mano sul suo seno mentre allatta il bambino, ecc. Questo modello era stato ottenuto dai primi cristiani dalle immagini di Iside che venivano raffigurate nei templi della dea nella città di Roma, culto abbracciato da molte persone del popolo, in particolar modo dalle donne, ma osteggiato da molti uomini in quanto prevedeva dei periodi di astinenza sessuale.

Se Maria fosse la figlia di Cleopatra, ella rappresenterebbe la continuità del culto di Iside, tanto che molti templi di Iside furono dedicati a Maria e decine di titoli della dea furono attribuiti alla Vergine, cui furono addirittura disegnati nelle sue raffigurazioni la mezzaluna e le stelle tipiche della dea egizia, ed entrambi con figli divini concepiti senza rapporto sessuale.

La nostra indagine è solamente all’inizio. Continueremo la nostra indagine su Maria attraverso le sue parentele per cercare di vedere se questi indizi possono essere supportati da altre documentazioni storiche.

Tratto dal libro di Alessandro De Angelis
L’ultimo faraone – Erode Gesù la discendenza reale del sangue di Cristo


[1] E. A. Wallis Budge, Miscellaneous Text in the Dialeet of upper Egypt, London, 1915.