Legge di guarigione Totale

Il Giornale Online
Se siete dotati di spirito critico e di interesse al conoscere cio’ che riguarda la salute e la malattia, sicuramente vi sarà capitato di avere una scarsa fiducia, per un vostro problema di salute, in una terapia proposta da qualsiasi medico, terapeuta, operatore sanitario, soprattutto quando la terapia si avvicina a qualcosa di simile alla stregoneria pura, come purtroppo troppo spesso accade, oltre che nella medicina alternativa, anche nella medicina ufficiale ove in essa esistono molti ottimismi che nel tempo si rivelano fasulli e cio’ per tutti i tipi di farmaci e/o terapie.

Spesso chi propone una terapia ha una conoscenza teorica sulla stessa e sarebbe inutile iniziare una discussione lunga e interminabile. Alla fine di questa pagina imparerete come svelare l'inganno terapeutico e/o farmacologico e come bloccarlo alla fonte, a prescindere dalle motivazioni teoriche addotte dal medico e/o terapeuta.

Si può fare molto poco, se non nulla, farmacologicamente (in modo ufficiale od alternativo), e si è attualmente molto facilmente impotenti e incapaci di una cura reale e definitiva, se non si cambia stile di vita (Etica). Eppure esistono molti farmaci per le varie patologie, con moltissime controindicazioni. Una persona intelligentemente critica di fronte ai farmaci indicati per la tale patologia, dovrebbe ragionare all'incirca così:

…..se il tal farmaco funzionasse veramente la tale patologia non esisterebbe più.

Purtroppo esistono una serie di casi intermedi in cui il farmaco “sembra fare qualcosa per far star meglio il malato”, ma si tratta di fenomeno apparente, anche perche’ successivamente il farmaco (di sintesi) si rivela SEMPRE e comunque pieno di controindicazioni che possono far ammalare gravemente anche di altre patologie l’utilizzatore, o far aggravare lo stato di malattia stessa per la quale si e’ assunto quel tipo di farmaco.

Appare fondamentale stabilire il NESSO causale fra terapia e miglioramento e/o guarigione del paziente. Tale nesso è spesso inficiato da vari trucchi usati ad arte perché purtroppo, fin dall'antichità, il concetto di rimedio-farmaco non ha mai trovato una definizione chiara e praticamente accettabile perche’ dimostrata dai fatti, se non in alcuni casi.
[u] La terapia sfrutta l'effetto tempo[/u] Varie patologie comunque guariscono naturalmente nel tempo anche senza fare nulla.
Esempi di tali patologie sono l'influenza ed i malanni di stagione, le cefalee, i dolori mestruali, ecc.
L'effetto tempo vale anche per patologie medio-lunghe: basta far durare la cura un tempo paragonabile con la guarigione spontanea della malattia.

[u]La terapia sfrutta l'effetto coincidenza temporale [/u] Esistono patologie che si risolvono da sé, senza un motivo apparente. Sicuramente in tutti i casi, all'insaputa del medico ed alle volte anche del paziente, è stata rimossa la causa o le cause scatenanti. Causa magari ignota alla medicina ufficiale.

[u]La terapia sfrutta la psicologia del paziente [/u] Non si tratta solo dell'effetto placebo (il soggetto si sente meglio perché crede di assumere una medicina che realmente può giovare alla sua situazione) ma anche di un'influenza sulle abitudini dei comportamenti del soggetto che in qualche modo sono coinvolte nella manifestazione della patologia. Anche in questo caso la terapia non ha nessun pregio medico perché le abitudini del soggetto possono essere modificate senza la necessità di coinvolgere una terapia medica.

La terapia sfrutta l'effetto contenimento
Alcune malattie (per esempio le malattie infettive, dove si usano nella medicina ufficiale farmacologica, antibiotici) alle volte esiste una cura apparente e non risolutiva a prescindere dalla gravità della malattia, ma per moltissime altre la medicina ufficiale non può che proporre terapie di contenimento, se non quando addirittura le aggrava con terapie errate, per imperizia del medico, oppure per le controindicazioni dei farmaci utilizzati.

Se per esempio non ci fosse la chirurgia che risolve molte situazioni, la medicina farmacologica e la medicina alternativa risolverebbero veramente poche patologie in modo certo e rapido: Queste situazioni sono sottolineate dal fatto che molte persone non usano farmaci; il paziente non guarisce, sta meglio, a volte solo leggermente, a volte decisamente, ma non è guarito, perche’ non ha eliminato cause e concause.

I “trucchi precedenti” consentono di definire tre tipi di terapia:
– inefficace
– proponibile
– valida

La terapia proponibile
Tralasciando il primo caso, una terapia è proponibile quando:
– “sembra” funzionare su un numero ristretto di casi oppure
– “sembra” funzionare con tempi di intervento molto lunghi oppure
– “sembra” funzionare perché produce miglioramenti parziali, spesso non definitivi.

L'indice di efficienza
Il concetto di terapia proponibile consente di definire l'indice di efficienza di una terapia. Si considera un insieme di soggetti affetti dalla patologia sotto esame. Si applica correttamente la terapia per un periodo ragionevolmente breve da evitare l'effetto tempo e l'effetto coincidenza; ragionevolmente breve significa realisticamente non mesi. Al termine del periodo prefissato si verifica la percentuale di chi ha completamente rimesso i sintomi della patologia. Si definisce indice di efficienza il rapporto fra il numero di soggetti in remissione e il numero totale.

È ovvio che per molte patologie remissione non significa guarigione totale, ma l'indice di efficienza vuole stabilire un rapporto causale fra terapia e remissione dei sintomi (cioè in parole povere se la terapia ha fatto veramente qualcosa), non tanto la bontà in assoluto della terapia (che per esempio potrebbe essere solo sintomatica).

È però importante notare che l'indice di efficienza è estremamente basso per moltissime terapie ufficiali ed alternative.
Infatti: Troppe terapie vengono trascinate per mesi o per anni, convincendo il paziente che è un malato cronico e magari attribuendosi meriti ogni volta che ci sono occasionali miglioramenti. Molti pazienti migliorano leggermente, ma non eliminano nemmeno temporaneamente le cause della patologia.

La terapia valida
Per la definizione di terapia valida si può utilizzare la legge di guarigione:
– una terapia è valida quando la patologia è guarita completamente nella quasi totalità dei casi in un tempo breve.
Una terapia valida è immune dai vari “trucchi”.
Scopo del medico-terapeuta è di trovare terapie valide e di non fermarsi a quelle proponibili e generalmente applicate, ma utilizzare tutte quelle che conosce o dovrebbe conoscere per aiutare il paziente a guarire definitivamente.

L'inganno terapeutico
Per gli interessi commerciali di chi è coinvolto nel business della salute (terapeuti e aziende), spesso ricorre all'inganno terapeutico, cioe’:
….far credere al potenziale paziente che una terapia proponibile sia valida ! = “Stia tranquillo le risolviamo il problema”

Ciò è veramente squallido soprattutto perché spesso chi tenta di contestare la terapia cade nell'errore di scendere sul piano teorico specifico, mentre la contestazione della validità deve rimanere sul piano di: terapia proponibile ed indice di efficienza.

Fonte : http://www.mednat.org/cure_natur/legge.htm