Leggere» nella mente con uno scanner

Il Giornale Online
Si può sapere che cosa guarda una persona esaminando il cervello con la Risonanza Magnetica

LONDRA – E’ possibile sapere con esattezza quello che una persona sta vedendo analizzando la sua attività cerebrale con uno scanner. Lo sostengono alcuni scienziati dell’Università di Berkeley, in California, che avrebbero compiuto un importante passo avanti nella capacità di leggere la mente umana grazie a uno computer, in grado di decodificare i segnali del cervello e di abbinarli alle foto che i soggetti analizzati stanno guardando, così che un giorno non troppo lontano sarà possibile ricostruire le scene visualizzate nella mente, siano esse reali o immaginarie.

I test eseguiti su un gruppo di volontari utilizzando 120 fotografie hanno dato un risultato positivo in oltre il 90% dei casi, mentre il valore diminuisce fino all’80% con l’aumento a 1000 del numero di immagini visionate, sebbene gli studiosi siano concordi nell’affermare che anche di fronte a un miliardo di scatti (ovvero il numero di foto indicizzate da un motore di ricerca come Google) il computer darebbe almeno il 20% di previsioni corrette. A detta del Professor Jack Gallant – che ha condotto lo studio americano, pubblicato sulla rivista «Nature» e ripreso anche dal londinese «Independent» – in un prossimo futuro sarà dunque possibile costruire un dispositivo che permetta la lettura della mente, pur con tutte le implicazioni etiche e morali del caso.

RISONANZA MAGNETICA
– Come hanno spiegato gli scienziati, il decoder che hanno creato lavora analizzando i segnali dell’attività cerebrale, rilevata da una macchina per la risonanza magnetica funzionale (fMRI), mentre la persona guarda una serie di foto scelte a caso e una alla volta. Quindi, il computer cercherà di prevedere quale immagine il soggetto sta guardando, basandosi sui soli «movimenti» del cervello, quando gli verrà mostrata una serie diversa di scatti. «Il problema dell’identificazione dell’immagine – ha detto il Professor Gallant – è analogo al classico trucco del “scegli una carta, una qualunque” del prestigiatore. In quel caso, il mago apre a ventaglio un mazzo di carte e chiede di prenderne una, guardarla e poi rimetterla nel mazzo e il suo compito è di capire quale carta è stata vista.

Qui è lo stesso principio. Immaginate un soggetto che guarda un vasto numero di foto, scelte casualmente: quando ne seleziona una, noi registriamo l’attività del suo cervello e, in base alle possibili immagini a sua disposizione e ai dati della misurazione, il decoder tenta di identificare lo scatto specifico che è stato scelto». Allo stato attuale dello studio, il computer può solo accoppiare le fotografie mostrate a un individuo, piuttosto che ricostruire le immagini visualizzate nella sua mente. «Questo resta tuttora un problema non risolto – ha concluso lo scienziato – anche se i dati in nostro possesso suggeriscono che, in un prossimo futuro, si potrà arrivare anche a quello, ovvero ricostruire il contenuto dei sogni o delle immagini visive di una persona grazie al numero di informazioni che ci arrivano dall’analisi della sua attività cerebrale».

Simona Marchetti
06 marzo 2008

fonte: http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_marzo_06/cervello_scanner_861e60a8-eb7e-11dc-b37c-0003ba99c667.shtml