L'energia arriva dal deserto

Il Giornale Online
Nel Mojave Desert, tra la California e il Nevada, è in costruzione la più grande centrale solare del mondo

Il Mojave desert suscita teneri ricordi in tutti gli appassionati di film western. Con la sua Valle della morte e stato spesso lo scenario di pellicole che hanno suscitato emozioni in più di una generazione. Da ora sarà il teatro di uno dei più inportanti investimenti in materia di energia, destinato ad avere profonde conseguenze sul nostro futuro materiale: la Pacific Gas and Electricity, la più grande compagnia californiana per la distribuzione di energia elettrica ha commissionato alla Solel, una compagnia israeliana, la costruzione della più grande centrale solare mai costruita. Sorgerà nel Mojave Desert a cavallo tra la California e il Nevada ed avrà una potenza di 553 megawatt.

La sua produzione sarà in grado di soddisfare l'esigenza di 400.000 utenti, il 20% dei clienti della compagnia californiana, una città di medie dimensioni come Bologna. La tecnologia utilizzata è la medesima di quella instatllata dalla Acciona, compagnia spagnola partner dell'Enel per l'acquisto di Endesa, pochi mesi fa a sud di Las Vegas. I pannelli solari saranno oltre un milione, scalderanno l'acqua a 400 gradi che a sua volta alimenterà una serie di turbine che produrranno elettricità. L'impianto entrerà in funzione nel 2011 e fa parte di un vasto programma di investimenti della Pacific Gas. Da tre anni,ad esempio la compagnia ha avviato un programma di allacciamento con i privati che possiedono impianti a pannelli solari: sono già 15.000 i californiani che le cedono energia e entro il 2012 dovrebbero diventare 60.000. Complessivamente, nel 1011 la Pacific Gas conta di soddisfare I propri clienti con oltre il 30% di energia da fonti rinnovabili tra solare, geotermia ed eolica.

La Solel Solar System, con sede in Israele è, invece, impegnata su piu fronti negli Usa. In collaborazione con la compagnia spagnola Sacy-Vallehermoso, sempre in California sta rinnovando impianti solari per una potenza complessiva di 100 megawatt. Il suo portafolio ordini e impressionante: oltre 100.000 le richieste di pannelli parabolici giunte alla compagnia israeliana. Primi paesi richiedenti Usa e Spagna. Per la California il solare resta la via principale per produrre energia elettrica in alternative ai combustibili fossili. Gli spazi ed il clima lo consentono anche su grande scala come dimostra l'investimento della Pacific Gas.

Ad andare in questa direzione ha contribuito molto l'investimento deciso dal governatore della California. Due anni fa il parlamento dello stato ha stanziato due miliardi di dollari per finanziare gli impianti solari per le nuove costruzioni. Entro il 2016 il 50% dei nuovi edifice sara dotato di un impianto a pannelli solari. I cittadini trovano oltremodo conveniente l'investimento non solo perché è supportato da contributi statali, ma anche perché tutte le compagnie elettriche si stanno facendo carico di allacciare i piccoli impianti alla rete. Secondo la Pacific Gas entro il 2020 la produzione dei cittadini ceduta alla rete potrebbe soddisfare dal 7 al 10% del fabbisogno californiano di energia elettrica. Questo senza calcolare il consumo diretto del produttore. E' una rivincita del consumatore nei confronti soprattutto delle grandi compagmie petrolifere che in questa congiuntura continuano a macinare utili record: la Exxon, ad esempio, ha annunciato un nuovo anno record con quasi 40 miliardi di dollari di utili, il quarto risultato di sempre nella storia del capitalismo.

31 luglio 2007 – Claudio Mezzanzanica

fonte:http://italy2.peacelink.org/ecologia/articles/art_22699.html