L'illusione della separazione

Il Giornale Online

Inviata da skorpion75

Tanto più siamo presenti alla nostra verità interiore, tanto meno proviamo paura, sfiducia, insicurezza. La connessione con l'Essere genera la consapevolezza che ogni separazione, ogni bisogno di conferma, è mera illusione…

La mancanza di fiducia, nella vita in generale e in se stessi, è una delle caratteristiche fondamentali dell’ego. G.I.Gurdjieff definiva l’ego “un senso condizionato di sé separato, concepito da elaborati mentali basati sul passato”. Nell’insegnamento originale dell’Enneagramma di Oscar Ichazo l’ego si sviluppa a causa della perdita di contatto con l’Essere: “Quando ci allontaniamo dalla nostra originale perfezione, la nostra completezza, la nostra unità con il mondo e con Dio, creiamo l’illusione che per il nostro completamento abbiamo bisogno di qualcosa dall‘esterno. Questa dipendenza da ciò che è esterno è ciò che costituisce l’ego dell’uomo (1)”.

L’inevitabile fallimento dell’ambiente educativo e di sostegno dei primi anni di vita porta alla perdita di quella fiducia innata e indubbia che abbiamo quando nasciamo. Ciò alimenta la perdita di coscienza dell’Essere come vera natura del cosmo nella sua totalità, l’illusione della separazione e la sfiducia nell’esistenza che sono alla base della reattività del carattere e della mancanza di fiducia in se stessi. Quella mancanza di fiducia in noi stessi che sperimentiamo come un senso di disagio interiore e della cui fonte spesso non siamo consapevoli è quindi la rievocazione delle nostre prime esperienze di impotenza di fronte al bisogno, come un segnale a metterci in guardia.

Uno dei livelli di interpretazione dell’Enneagramma rivela come ogni enneatipo (2) è basato su un aspetto della mancanza di fiducia fondamentale nella vita, convinzione che oscura la visione della realtà e fa credere di doverci impegnare in ogni tipo di gioco e manipolazione per soddisfare i nostri bisogni e per far funzionare le cose.

L’espressione principale di sfiducia in se stessi e nella vita è il non essere totalmente presenti in ciò che si sta vivendo. La paura che non ci sia nulla degno di fiducia dentro di noi, niente su cui possiamo appoggiarci, diventa una profezia auto-avverante poiché senza essere fondati in noi stessi, non abbiamo possibilità di entrare in contatto con la nostra natura profonda, immutabile e affidabile. Un altro modo in cui la mancanza di fiducia in se stessi si manifesta è la ricerca di sicurezza all’esterno, controllando e manipolando le persone per ottenerla. Oppure lasciamo che la mancanza di fiducia in noi stessi ci inibisca e ci paralizzi dal vivere pienamente; con il pregiudizio di non avere valore, permettiamo che metta in dubbio i nostri talenti e capacità e ci impedisca di avere un’attitudine aperta a scoprirli. Oppure la nascondiamo anche noi stessi e per non sentirne il vuoto reprimiamo i nostri bisogni, inseguiamo il successo e facciamo di tutto per sentirci accettati e desiderabili. Oppure evidenziamo la sfiducia degli altri, mortificandoli o dominandoli.

A fare la differenza nelle nostre vite è la scoperta dentro noi stessi di una fiducia cieca e inespressa che ciò che è ottimale accade e l’accettazione di qualsiasi cosa succeda. La fiducia è un aspetto essenziale che si manifesta nel centro intellettivo superiore permettendoci la visione dell’unità dell’Essere e liberandoci dall’illusione dell’ego. Fiducia e sicurezza in se stessi è quindi comprendere che il nostro senso di esistere come entità separate è falso, che l’esperienza di isolamento e di impotenza vissuti dall’ego sono illusioni basate sull’identificazione con il mondo della manifestazione fisica. La fiducia in se stessi non è un’esperienza, ma una qualità essenziale che dona senso di agio e protezione. Non è speranza in qualcosa, in qualcuno o in qualche situazione e quindi non è modificabile dalle circostanze della vita materiale. E’ la certezza che l’universo stesso ci sostiene e che abbiamo le risorse interiori per occuparci di qualsiasi cosa la vita ci presenti, che se cadiamo siamo sorretti, se ci permettiamo di non sapere siamo guidati, se non manipoliamo ci si prende cura di noi in modo appropriato. E’ comprendere quale è la nostra vera natura e riconoscere che in ciò giace la nostra unica certezza.

Tutti noi abbiamo fatto esperienza di come la fiducia in noi stessi è aumentata quando abbiamo seguito il desiderio del nostro cuore, le nostre capacità sono emerse in modo naturale, l’impegno non è stato vissuto come uno sforzo e le cose sono quasi accadute da sé. Questo perché riconoscere che siamo parte di un’unica realtà e la presenza della continuità dell’Essere, rivela le nostre risorse naturali e annulla il dubbio riguardo al nostro valore, ci permette di essere presenti a ciò che accade e orienta il nostro agire in modi che esprimono questa consapevolezza.

Note
(1) John Bleibreu, Interview with Oscar Ichazo, pp.9-10.
(2) Vedi articolo Enneagramma qui http://www.nonsoloanima.tv/index.php?controller=article&path=10&article_id=592

Fonte: http://www.nonsoloanima.tv/index.php?controller=article&path=10&article_id=592