“Chi non ha senso del domani non avrà senno nell’oggi:
l’oggi è inesorabilmente sempre venturo; non così le cose sperperate.”
(Alfredo Obertello: L’oro ch’è cibo).
All’inizio del terzo millennio, la Medicina Ufficiale, Accademica, Tradizionale dell’Occidente, inorgoglita da progressi pragmatici apparentemente epocali, con desolante imbarazzo riesce appena a sottrarsi alla presa di coscienza dell’esistenza di fatti ampiamente descritti in letteratura, con i quali dovrà quanto prima confrontarsi nell’assoluta incapacità di risolverli disponendo di un armamentario ermeneutico carente dal punto di vista fisiologico e fisiopatologico.
Innanzitutto è opportuno sottolineare che le ragioni principali di questa situazione di debolezza dei fondamenti, giunta ormai ad un punto critico, risiede nella totale chiusura della Medicina occidentale ad altre discipline, come la fisica quantistica, ad altre culture, come quella orientale, e soprattutto al coprire di silenzio i progressi della Semeiotica Biofisica, anche se nata nel seno della Semeiotica Fisica tradizionale, anzicchè affrontarli criticamente.
Aulo Gello (II sec. d.C.) afferma in Noctes Atticae “Veritas Filia Temporis!” (V. i 6 recenti lavori sulla Realtà non locale e la Semeiotica Biofisica quantistica nel Pungolo e in www.fce.com).
Incominciamo con l’esaminare alcuni fatti esemplari che la Medicina occidentale non può fingere a lungo di ignorare perché, non sapendo fornire alcuna spiegazione, rivelerebbe i suoi mostruosi limiti teorici e metodologici.
“Il riduzionismo meccanico basato sulle interazioni biunivoche tra Energia e Materia, ci impedisce di capire la attività di informazione simultanea a distanza. Infatti, facendo seguito alle sperimentazioni di teletrasporto sappiamo anche sperimentalmente che due particelle quantiche possono rimanere in un campo di informazione condiviso.
Cio avviene in seguito di una operazione di costrizione di entrambe le particelle in una dimensione insufficiente dello spazio tempo ed al successivo collasso dello loro energia in energia di pura informazione. In seguito a tale operazione quantistica detta di “Entanglement/dis-Entanglement” le due particelle pur distanziate, permangono simultameamente informate l’una dell’altra entro una dimensione temporale bidimensionale (T1-T2).
Ciò significa che essendo modificato il cronotopo da (3D.S + 1D.T) in (2D.S + 2D.T), conseguentemente anche le relazioni causali tra gli eventi a cui partecipano le particelle quantiche, vengono a modificarsi, passando da una successione lineare relativa ad un tempo lineare (T0) a un’altra di RETRO-CAUSALITA’ nella quale il tempo T2 puo essere considerato come uno specchio del tempo (T1), cosi da permettere, mediante un “eco-retroattivo”, l’intescambio simultaneo di pura informazione tra le particelle nuovamente separate”(Paolo Manzelli).
A)-La pressione digitale non occludente l’arteria radiale, applicata – per esempio – sopra il terzo inferiore del vaso arterioso, è “simultanea”all’attivazione microcircolatoria di tipo I, associato, NON soltanto nel microcircolo del polpastrello digitale delle dita della mano omolaterale (riduttivamente ed erroneamente spiegabile dalla Medicina Ufficiale), ma anche dell’unità microvascolotessutale dei polpastrelli delle dita del piede dello stesso lato.
Notoriamente, secondo le attuali conoscenze di fisiologia non esistono riflessi tra i primi e i secondi macro- e micro-vasi.
B)-La stimolazione della cute soprastante il ginocchio destro, mediante massaggio manuale o applicazione di NIR-LED, è simultanea all’attivazione microcircolatoria di tipo I, associato, in tutte la altre grandi articolazioni e nei surreni.
C)-Il ripetuto massaggio della cute soprastante il processo stiloideo del radio di destra è “simultanea”all’attivazione microcircolatoria di tipo I, associato (oggi volgarmente definiti con il termine di iperemia attiva), nella sola tonsilla omolaterale. L’identica stimolazione applicata a livello del processo stiloideo di sinistra è “simultanea”agli stessi fenomeni microcicrcolatori nella tonsilla sinistra.
D)-Il drenaggio manuale della mammella destra è seguito dall’attivazione microcircolatoria di tipo I, associato, per i noti motivi di intervento sui rapporti “fre-water/bound water”interstiziali che partecipano alla regolazione della vasomozione locale. “Simultaneamente”anche nella mammella sinistra si osserva attivazione microcicrcolatoria di tipo I, associato. Non esistono riflessi nervosi che correlano i due seni.
E)-“Simultaneamente” alla stimolazione digitale e separata del terzo superiore, medio ed inferiore dell’arteria radiale destra appare l’attivazione microcircolatoria di tipo I associato rispettivamente del fegato, rene e la dilatazione ciecale. Invece, all’identica stimolazione dei tre segmenti dell’arteria radiale di sinistra è simultanea l’attivazione microcircolatoria di tipo I, associato, della milza, del rene sinistro e la dilatazione del sigma.
F) Esperimento di Lory: se si applica la pressione digitale sopra una parotide, o una ghiandola salivare sottolinguale, di una sorella gemella “monovulare” (l’esperimento è stato eseguito la prima volta su due gemelle, ma ovviamente è valido indipendentemente dal sesso!) simultaneamente si osserva l’attivazione microcircolatoria tipo I, associato, del pancreas dell’altra sorella gemella, indipendentemente dalla distanza che le separa (V. gli articoli citati: Stagnaro S. e Manzelli P.).
Uno dei miei esperimenti è stato condotto con successo su due gemelle, di cui l’una era a Pavia e l’altra a Riva Trigoso! La “simultaneità”appartiene alla realtà non locale, che presenta una matrice spazio/tempo a 4 D: 2 D S e 2 DT, come insegna Paolo Manzelli.
G)-Se una delle due sorelle gemelle si massaggia una mano, causando l’attivazione fisiologica della microcircolazione in TUTTI i suoi polpastrelli digitali delle mani e dei piedi, simultaneamente si osserva identica attivazione microcircolatoria nelle unità microvascolotessutali digitali dell’altra sorella. Come ho riferito sopra, indifferente si rivela la distanza che separa le due esaminande.
Appare oltremodo interessante l’analogia dell’esperimento “macroscopico-biologico”di Lory con quello “microscopico-subatomico”di Aspect.
Questi pochi esempi riferiti, sono paradigmatici anche della inefficacia del “METODO”scientifico, sul cui “dogma”è fondata la Medicina Ufficiale, inorgoglita ingiustificatamente da risultati “epocali”, facilmente da me criticati senza che alcuna contraddizione sia stata mossa da alcuno (V. in Scienza nel Pungolo). I Maestri del Pensiero Medico, comprensibilmente impegnati a difendere i loro desolanti privilegi, e le transeunti Autorità Sanitarie e Politiche, effimere come la mimosa, dovrebbero finalmente prendere nella dovuta considerazione le critiche sollevate mediante problemi non passibili di risoluzione da una Medicina Ufficiale pragmatica, dai passi da gigante dai piedi però d’argilla (ibidem).
A questo proposito, sottolineo l’inesistenza di collegamenti nervosi tra le strutture sopra citate, che potrebbero giustificare tutt’al più la trasmissione di informazione a partire dai tessuti stimolati. I casi sopra descritti, invece, non sono spiegati con la “trasmissione”di informazione. Il termine “simultaneità”, concetto ignorato dalla attuale conoscenza scientifica della Medicina tradizionale, tanto orgogliosa quanto inadeguata, si riferisce ad una concezione della matrice spazio/tempo estranea ai Medici di questa Era dei Lumi Spenti (V. l’articolo nel sito, in Scienza)
All’inizio del terzo Millennio, prendendo l’esempio dalla Geometria e dalla Matematica, la Medicina occidentale dovrebbe onestamente sentire il dovere di prendere atto dei raggiunti suoi limiti ermeneutici e noetici ed in modo umile aprirsi criticamente sia ad altre millenarie culture sia alla innovative scoperte che giungono dall’interno di se stessa, sebbene da fonti non accademiche, fornendo sviluppi scientifici accettati ormai da lungimiranti Editori stranieri di peer-reviews.
Dott. Sergio STAGNARO
Fondatore della Semeiotica Biofisica
Riva Trigoso (Genova)
Paolo MANZELLI
Coordinatore del Laboratorio di Ricerca Educativa
c/o Dipartimento di Chimica –Università di Firenze
edscuola.it