Nassim Haramein: lo spazio definisce la materia

spazio definisce la materia

Forse lo spazio tra tutte le molecole e gli atomi che stavo osservando sulla parete, dentro il cristallo a cui erano fermamente agganciate le mie mani, lo spazio tra il nostro pianeta e il Sole, lo spazio dentro la nostra galassia e lo spazio tra le galassie, era pieno invece che vuoto. Forse lo spazio era permeato da tutta l’informazione di tutte le cose in esso ed era il grande connettore tra tutte queste cose. Dopo tutto, dall’infinitamente grande all’infinitamente piccolo, lo spazio sarebbe sempre presente, dato che persino il raggio estremamente piccolo di un atomo contiene il 99,99999% di spazio.

Forse lo spazio definiva la materia, piuttosto che il mondo materiale definisse lo spazio.

Come sarebbe se la materia fosse solo il risultato di una condizione di confine discreto dello stesso spazio, come le interazioni di retroazione che producevano le divisioni di un frattale? Lo spazio faceva esperienza di sè stesso? Noi eravamo un’estensione estrema dello spazio che osservava sè stessa e faceva esperienza della materia? Sembra che Einstein pensasse questo, come in questa citazione: “Gli oggetti fisici non sono nello spazio, ma questi oggetti sono estesi spazialmente. In questo modo il concetto di “spazio vuoto” perde il suo significato”.

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