L'universo a Cavoletto di Bruxelles

Il Giornale Online
Dicono sia una delle scoperte più importanti della storia della scienza, e senz'altro è una delle più conturbanti, quella effettuata tramite una dimostrazione matematica. Ogni volta che siamo di fronte ad una scelta, in realtà le facciamo tutte, ognuna in un universo differente.

Tante storie tanti universi
L'affascinante ipotesi degli universi paralleli sembra essere stata confermata matematicamente da un gruppo di ricerca di Oxford. L'ipotesi del Multiverso risale agli anni 50 da parte del fisico Hugh Everett e nacque come possibile soluzione di alcune bizzarrie quantistiche. Il nostro universo non sarebbe il solo, ma ne esisterebbero infiniti, ognuno dei quali contraddistinto da una scelta particolare.

Funziona così: ogni volta che si presenta una scelta tra due opzioni, in realtà vengono realizzate entrambe, e ognuna delle opzioni si realizzerà in uno dei due universi diramati da quello precedente. Un comportamento analogo a quello già sperimentato con i fotoni, che dovendo scegliere due percorsi in realtà li percorrono entrambi contemporaneamente (auto interferenza); come il fotone anche l'universo appare sdoppiarsi dando vita a due futuri diversi. Di conseguenza, quando si presentano più scelte, tutte le opzioni vengono prese e ognuna di loro farà conseguire un futuro particolare.

Tutte le scelte di Neo
Una elegante citazione di questa teoria è presente alla fine del film Matrix Revolution, quando Neo, di fronte all'Architetto, vede la sua immagine moltiplicata nei molteplici schermi delle pareti, in ognuno dei quali vede se stesso compiere una scelta differente tra tutte le scelte possibili. Ad esempio in uno schermo si vede ridere, in un altro arrabbiare, in un altro piangere, e così via fino a completare tutte le opzioni esistenti fino anche alle più improbabili.

Nella realtà, ognuno di quelle scelte avrebbero diramato un universo ed un futuro preciso. Questo significa che ogni volta che vi sarete pentiti di non aver fatto una scelta, in un qualche universo si sarà diramato un futuro nel quale quella decisione, in effetti, la avrete presa. Oppure quando avete rischiato un incidente, allora vi sarà anche un universo in cui voi non siete sopravvissuti. E tutto questo, mi viene da pensare, sarà solo per gli universi più “prossimi” al presente attuale, mentre i più remoti vedranno ormai diramate storie completamente diverse da quella studiata nei libri, e altri uomini e altre donne, o nessun uomo e nessuna donna, e chissà cos'altro al posto nostro.

Che c'entra il cavoletto di bruxelles
Mi sembra allora più opportuno chiamare tutti questi universi, più che paralleli, universi divergenti, e lo schema di ogni porzione del multiverso (ossia dell'insieme di tutti gli universi) dovrebbe apparire simile a quella di un cavoletto di bruxelles: miriadi di diramazioni a partire da un'unica radice.

Il gruppo di ricerca guidato dal Prof. David Deutsch ha provato matematicamente che un multiverso così configurato è necessario per derivare le equazioni della meccanica quantistica che già conosciamo. Infatti abbiamo ormai cominciato da tempo ad accettare la natura probabilistica della realtà: in pratica la fisica quantistica descrive che l'esistenza di un evento viene “congelata”, ovvero definita, in un particolare stato solo nel momento in cui questo evento viene osservato, mentre mancando l'osservazione l'evento stesso esiste in potenza in tutte le configurazioni possibili e contemporaneamente (la funzione d'onda dell'evento descrive le probabilità di ogni evenienza, e collassa con l'osservazione in una delle configurazioni). Così l'universo presente appare tale solo per l'osservazione che produciamo, mentre altri osservatori in universi ormai alieni stanno definendo storie e futuri differenti.

Creatori di universi o viandanti di un multiverso?
Quando un fotone collassa in una posizione piuttosto che un altra, quando decidiamo di dormire piuttosto che alzarci presto alla mattina, allora i due universi che si diramano sono creati dalla scelta oppure si tratta di preferire un percorso già tracciato come ad un bivio? Nel primo caso ogni nostro vezzo crea intere nuove realtà, nell'altro tutti i Futuri possibili già esistono, ed a ogni bivio ci moltiplichiamo per percorrere storie diverse. In ogni caso, a pensarci bene, se esistono contemporaneamente tutte le possibilità allora, in fondo, abbiamo a disposizione tutte le possibilità; si tratta solo di cercare la felicità nel ramo del multiverso che ci piace di più.

Approfondimenti:
Gli universi paralleli esistono, breitbart.com (in inglese):
breitbart.com/article.php?id=paUniverse_sun14_parallel_universes&show_article=1&cat=0

fonte: breitbart.com, sferoidale.com, telegraph.co.uk/earth/main.jhtml?xml=/earth/2007/09/21/sciuni121.xml