Mario Pincherle

Mario Pincherle

Mario PincherleGli Archetipi fondamentali, lo Zed, il Contatto dell’uomo con Dio. Le emozioni provate esplorando la camera del Re nella Grande Piramide e scoprendo le energie dei Monti Sibillini…

Al nome di Mario Pincherle sono legate scoperte come lo Zed (la torre di Osiride), il sistema di “legni corti” con cui fu eretta la Grande Piramide e traduzioni di testi antichi come il 5° Vangelo, il Sfr Isiré di Abramo e i libri di Enoch. Da più di venti anni Mario Pincherle, ingegnere, archeologo e paleotecnologo, scrive libri in cui illustra le scoperte da lui fatte sulla realtà storica dell’uomo e sulla figura di Cristo. Lasciamo parlare direttamente il ricercatore, incontrato nel suo appartamento nei pressi di Pisa.

Perché ha iniziato ad interessarsi del passato dell’uomo?

È stato dopo il mio primo viaggio in Egitto. In quell’occasione entrai nella Grande Piramide e improvvisamente piansi; provai una nostalgia simile a quella che si prova quando si torna nella casa in cui si è vissuto da bambini. Al mio rientro mi posi delle domande su come fosse stato possibile edificare un monumento tanto particolare. Da lì ho cominciato a studiare le antiche tecniche costruttive e gli archetipi fondamentali. Quest’ultimo compito mi è stato facilitato dal lavoro di Jung, che già ne aveva scoperti sette. il contributo di Jung era però incompleto ed io l’ho potuto concludere soltanto grazie al libro di Abramo: il Sfr Isiré.

Cosa sono gli archetipi fondamentali?

Lo spazio è diviso in sei dimensioni, che unite diventano tre. Il tempo è diviso in due dimensioni (futuro e passato), che unite diventano una. Allo stesso modo l’uomo e l’Universo sono fatti di 22 archetipi, ma soltanto tre sono quelli morali attorno a cui ruotano lo spazio ed il tempo; questi tre sono misurati sul piatto del merito e sul piatto della colpa. Gli archetipi corrispondono alle lettere dell’alfabeto ebraico e ai comuni Tarocchi, ma possiedono dei significati superiori a quanto si crede comunemente. Ad ogni archetipo corrisponde un suono, un odore, un sapore, una funzione, ecc. In certi giorni influisce un archetipo e in altri giorni un altro. Gli archetipi sono i pennelli con cui Dio ha disegnato l’Universo. La nostra mente non è solo energia, è una forza pensiero che si manifesta attraverso l’uso degli archetipi. Se volessi fare un solco userei l’archetipo del pungere e così via per ogni altra azione. Si è arrivati a capire che gli archetipi fondamentali sono 22. Se ne si contano 23 si trova un doppione, se ne si trovano 21 si scopre che ne manca uno. I tre archetipi fondamentali sono:

  • A (Alef, che indica l’unione dei complementari),
  • M (Mem, che indica il riempirsi dell’energia e della gioia della vita),
  • Sc (Scin, che determina la perfezione dello spirito nella materia).

Unendo insieme questi tre archetipi otteniamo la parola “MeScA”, cioè Messia. In passato ci fu qualcuno che volle spacciarsi per Messia; fu Mosè, il quale si fece chiamare “MeScE”, che significa “finto Messia”.

In un’intervista radiofonica, ha dichiarato di aver sperimentato le capacità degli archetipi su delle persone. Che risultati ha ottenuto?

Mentre ero ospite di una trasmissione, in una radio di Ancona, mi chiamò un ventenne che dichiarava di avere assolutamente bisogno del mio aiuto. Allora sospesi la trasmissione e mi recai da questo ragazzo, che mi stava aspettando seduto su di un muretto. Il giovane mi raccontò di avere un dolore intenso al petto e di riuscire a non sentirlo soltanto durante il sonno. Mi spiegò anche di essere andato da medici e maghi, ma di non essere riuscito a risolvere il suo problema. Allora lo resi edotto di come guarirsi da solo. Gli feci notare il motivo per cui i militari che portano la baionetta alla cintura non si tagliano. Dipende dall’utilizzo del fodero. Il pugnale è il pieno, mentre il fodero è il suo vuoto: se si mette il vuoto sopra il pieno il coltello non ferisce più. In quel momento ricevetti i ringraziamenti del ragazzo che, per la prima volta dopo un anno, non sentiva dolore al petto. La guarigione era avvenuta soltanto grazie all’aver compreso il concetto legato al funzionamento di due archetipi.

Quale delle sue scoperte giudica più importante?

Sicuramente la torre Zed (Djed) collocata nella Grande Piramide, di cui non ho solo effettuato la scoperta materiale, ma ne ho anche compreso la funzione.

Qual è la storia dello Zed?

Lo Zed e la piramide sono due cose distinte. All’inizio lo Zed era una struttura a sé stante, poi fu piazzato in cima alla piramide di Saqqara ed infine è stato nascosto nella Grande Piramide. Lo Zed ha due canali propri che non corrispondono ai canali di aerazione della camera del re: uno punta verso la stella polare (nord) e l’altro verso l’Alfa del Dragone, che a quel tempo corrispondeva a Sirio (sud). Lo Zed è molto più antico della Grande Piramide e rappresenta la spina dorsale di Osiride, ovvero il contatto dell’uomo con Dio.

Nel libro “Lo Zed”, lei afferma di aver passato la notte nella camera del re. Come è andata?

Stetti per un po’ di tempo nella camera del re, mentre altre persone mi aspettavano fuori dalla piramide. Ad un certo punto uscii, convinto che fossero passate alcune ore, ma in realtà erano trascorsi solo alcuni minuti. Da lì capii che all’interno della piramide il tempo scorre diversamente.

Non ebbe visioni, come altri che l’avevano preceduta?

Nonostante a quel tempo mi interessassi di spiritismo, non ebbi alcuna esperienza di quel tipo. Sotto questo punto di vista è stato deludente.

So che a cavallo degli anni ’70 e ’80 una signora, che la conosceva solo di fama, le fece recapitare dei messaggi, ricevuti in telescrittura, firmati da Enoch. Cosa pensa ora di quegli scritti?

Chi mi fece avere quei messaggi fu colei che io chiamo la mia “segretaria telepatica”. A quel tempo credevo a ciò che mi scriveva, però a distanza di anni mi sono accorto che alcuni messaggi sono inattendibili e che i messaggi realistici sarebbero validi per chiunque li leggesse.

Dopo le lettere telepatiche da parte di Enoch, hanno cominciato a giungerle anche quelle di due entità particolari, una si faceva chiamare il Maestro. Come spiega queste due figure?

Probabilmente la mia “segretaria telepatica” aveva mangiato troppo o si era montata la testa leggendo chissà cosa. Frasi come “noi siamo sulla Terra per aiutarvi” sono molto stereotipate. lo credo si possa dire tutto, ma bisogna anche avere delle prove.

Come considera gli angeli?

La parola “angelo” deriva dal greco “anghelo”, cioè “annuncio” e questi annunci sono delle regole. Ad esempio, c’è un angelo che si chiama “Volume del triangolo = base per altezza diviso due” e più in là non va. Un altro angelo dice “questa sostanza mescolata a quest’altra dà origine all’acido solforico”. Gli angeli sono tutte le regole, gli annunci e le verità dell’uomo.

Lei si è anche sottoposto a delle regressioni ipnotiche per scoprire di più sulle sue vite passate. Vuole raccontarci qualcosa?

Una volta odiavo gli uomini di chiesa, poi ho scoperto che fui il migliore amico e braccio destro di un grande inquisitore. Me lo rivelarono le accuse di una donna, la quale affermava che in una vita passata l’avevo fatta bruciare sul rogo. Comunque non credo sia tanto importante ciò che si è fatto, conta molto di più ciò che si sta facendo ora.

I suoi studi hanno fornito interpretazioni anche al fenomeno UFO?

Una volta mi recai con degli assistenti sul monte Venere, nei pressi del lago di Vico. Stavamo aspettando un ritardatario e, nell’attesa, io e i miei compagni ci proponemmo di essere sul lago di Vico alle 15,15. Non riuscimmo ad essere puntuali ma, tempo dopo, lessi sul Giornale dei Misteri che lo stesso giorno dell’incontro, proprio sul monte Venere alle 15,15, era stato visto discendere un disco volante, il quale aveva pure lasciato delle tracce nel terreno. In quel momento capii che gli UFO sono qualcosa di molto diverso da ciò che credevo allora. Per verificare la mia teoria ho mandato alcuni miei aiutanti sui monti Sibillini, zona particolarmente ricca di avvistamenti, per filmare e fotografare eventuali UFO. L’operazione riuscì e dopo aver visionato le riprese e le foto mi sono reso conto che le manifestazioni ufologiche non sono altro che fenomeni dell’antitempo. Infatti nei filmati si vede chiaramente che gli oggetti volanti mangiano la propria scia. il fenomento ufologico non è altro che una manifestazione sul piano dell’antitempo, di qualcosa creato da persone che esistono sul piano del tempo. L’antitempo è quella forza che trasforma un pianoforte in organo, quando si ascolta il nastro magnetico al contrario. È dunque possibile creare questi appuntamenti.

Le testimonianze che ha raccolto parlano di luci volanti. Anche lei ha visto luci oppure anche qualche navicella metallica?

Mi trovavo con mia moglie in macchina, nei pressi di Ancona. Fu lei a notare una stella cadente che, invece di scendere, andava verso l’alto. Alcuni giorni dopo il mio elettricista mi riferì di aver dovuto fare delle misurazioni su un’impronta da UFO, proprio nella zona sottostante a dove avevo visto l’anomala stella. L’impronta dell’elettricista era identica a quella descrittami dai miei assistenti. Ciò significa che non dobbiamo più chiamarli oggetti volanti non identificati, perché sappiamo cosa sono: manifestazioni energetiche di forza pensiero che va verso il passato e che agisce allo stesso modo di come agiamo tutti noi, che andiamo verso il futuro. Il pensiero può fare qualunque cosa, può creare o eliminare organi e può anche lasciare tracce nel terreno.

In uno dei suoi ultimi libri, “Il Gesù Proibito“, scrive cose per certi versi sconvolgenti.

Racconto di come l’apostolo Paolo parli di Gesù senza conoscerlo affatto. Sfortunatamente l’immagine di Gesù che abbiamo ora si basa molto su ciò che scrisse Paolo, però la realtà su Cristo non corrisponde al fenomeno Gesù.

Sì. Mi è capitato di trovare una notizia stampata un secolo e mezzo fa dal giornale “Il bonitore piceno”. L’articolo parlava di una certa Guidelma Picciafuochi, una ragazza metà zingara, che si era sposata con un soldato, il quale, a causa di una bomba, non era più in grado di generare figli. Dopo alcuni mesi di matrimonio la Picciafuochi rimase incinta, ma quando tentò di spiegare al marito di non essere stata con nessun altro, questi non le credette e in un impeto di rabbia la scaraventò a terra. Nella caduta batté la testa e morì. Il marito si dileguò. Il cadavere di Guidelma Picciafuochi venne rinvenuto ma, al momento della sepoltura, i becchini trovarono vicino alla donna un neonato dai capelli biondi. Quel bimbo era nato da solo e sul petto recava un simbolo simile ad una mano con tre dita; questo simbolo corrisponde alla lettera ebraica Scin, cioè all’archetipo che corrisponde alla discesa del divino sulla Terra. Sfortunatamente il piccolo morì poco dopo essere nato. Sempre nello stesso libro menziona anche una nascita divina andata male.

La Scin equivarrebbe alla discesa di Dio in un corpo mortale?

In ebraico “Dio” si scrive “IEUE”. Per modificare questa parola ed ottenere il nome di Gesù, basta aggiungerci una S (Scin) a metà parola. Dalla modifica risulta la parola IESUÈ, da cui poi sono derivati Geova, Giove, eccetera. Per poter concepire un Messia non serve l’intervento di un uomo, basta che la donna sia pura e aperta per essere fecondata dall’Universo; basta cioè che la purezza sia tale affinché il Divino faccia scendere un’anima elevata dentro di lei.

Come sono relazionate a Dio le figure dei patriarchi?

Innanzi tutto bisogna dire che è stata fatta molta confusione nel distinguere tra Dio, i profeti e i patriarchi. Dio esiste pienamente solo in uomini come Cristo, i profeti sono persone che hanno determinate capacità, mentre i patriarchi sono i padri dell’Arca. I patriarchi viaggiavano sulla nave di Osiride, costituita da una doppia nave, cioè un’imbarcazione normale ed una rovesciata, legata sotto la prima. La nave capovolta era sott’acqua, creava una campana d’aria ed ospitava i sommozzatori che, attraverso il Nilo, riuscivano a giungere, in apnea, fino ad un corridoio subacqueo che usciva dall’acqua e portava in una tomba presso le zampe della Sfinge.

Ultimamente il numero di ricercatori nel campo dell’ignoto è aumentato. Che caratteristiche bisogna possedere per percorrere questo difficile sentiero?

Per poter indagare sul passato e sul divino si deve partire da alcuni punti fermi, attraverso i quali capire la realtà. La maggior parte delle persone crede che il contrario del bene sia il male. Invece il contrario del bene è il bene stesso. Nell’Universo ci sono due forze fondamentali: lo ying e lo yang. Una stringe e l’altra allarga, sono dunque in continua lotta tra loro, però sono buone entrambe. Questo fenomeno si vede anche nel cuore: yang è la diastole che lo dilata, ying è la sistole che lo contrae. A questo punto viene da chiedersi: se è buona la luce quanto le tenebre, allora il male non esiste? Purtroppo il male esiste e si chiama sfunzionamento. Mio fratello, che lavorava come fisico a Londra assieme ad Enrico Fermi, non credeva in Dio, però dopo la sua morte ho ricevuto dei messaggi medianici in cui affermava di essersi “svegliato” e di aver compreso che avevo ragione a proposito dell’esistenza di Dio.

Però per capire questo bisogna comprendere bene la differenza tra anima e spirito. La nostra società è basata su tali errori da far credere alla gente che la morte esiste. Le persone non sono più funzioniste. Bisogna conoscere gli archetipi per capire che anche Dio ha il naso e la bocca. Come si è arrivati a questo sfunzionamento? Uno degli individui che hanno portato la civiltà al degrado è stato Mosè. Egli ha imposto alle donne di partorire sdraiate, quando la posizione giusta è stando in piedi, per sfruttare il peso stesso del neonato. Questa è solo una delle regole non naturali che Mosè ha diffuso spacciandole per “parola di Dio”. Ciò sembra incredibile, ma è tutto scritto nel Pentateuco.

È stato lui a creare la colpa del peccato originale, similmente a come fanno le banche moderne quando dichiarano che ogni bambino italiano nasce con un debito pubblico di oltre due milioni e mezzo. Le banche ci derubano dei soldi in un modo pazzesco e se ora si volesse inquadrare la figura del “padrone del mondo”, costui sarebbe un dirigente di banca.

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