Meccanica quantistica applicata come soluzione della richiesta energetica mondiale e dell’inquinamento

Meccanica quantistica applicata come soluzione della richiesta energetica mondiale e dell’inquinamento

Meccanica quantisticaMarcus Reid, gennaio 2010

Le fonti di energia convenzionali sono limitate e inquinano il pianeta e ancora politica e industria continuano a guadagnare da esse.

Nel frattempo un istituto di Monaco, corroborato dall’opinione di un esperto, ha ottenuto free energy dallo spazio e ne ha data una spiegazione quanto-meccanica del principio.

L’opinione comune prevalente dice che gli effetti quanto-meccanici esercitino un effetto visibile solo sulle particelle più piccole, come gli atomi. Una interpretazione estesa dell’elettrodinamica quantistica ora mostra che questo non è obbligatorio. E’ provato che l’intera realtà visibile è alimentata energeticamente dallo spaziotempo o dal vuoto quantistico. Questo significa che ogni azione nella nostra realtà richiede uno scambio di energia nascosto tra gli “oggetti” materiali e l’energia nello spazio.

– Cosa troviamo nello spazio vuoto?

Esistono diversi modelli che spiegano cosa sia presente nello spazio vuoto. Uno di questi modelli descrive lo spazio come semplicemente vuoto. Questo significa che qui sulla terra non è presente altro che aria nello spazio. Lo spazio esterno alla Terra privo di aria, allora sarebbe assolutamente vuoto. Rispetto alla nostra vita ordinaria questo approccio sembra avere molto senso.

Tuttavia, se vogliamo capire come funziona una radio, allora uno spazio assolutamente vuoto non è sufficiente. Come sappiamo, le onde radio viaggiano nello spazio alla velocità della luce sia qui sulla Terra che nello spazio esterno ad essa. Nello spazio “vuoto” quindi dev’esseri qualche mezzo, che permette la propagazione delle onde radio. Nel mare per esempio, le onde possono propagarsi solo perchè l’acqua agisce come mezzo.

Negli anni ’20 i fisici hanno sviluppato una teoria che spiega quale tipo di mezzo possa esistere nello spazio. Questo mezzo trasporta i campi elettromagnetici. Dato che questi campi esistono nello spazio, è stato deciso di dividere questo campo in piccoli pacchetti, detti quanti. Questo ha fatto nascere la teoria del campo quantistico. Nella teoria del campo quantistico, lo spazio non è più vuoto, ma pieno di una forma di energia virtuale. Questa condizione dello spazio è detta vuoto quantistico. Per non complicare questo articolo per i lettori non-scientifici, l’autore userà il termine “vuoto quantistico” come sinonimo di “spazio” e “spazio-tempo”.

Nota per i fisici: l’autore usa il termine vuoto quantistico anche in altro modo. Questo vuoto quantistico è un vuoto quantistico asimmetrizzabile che, a seconda del grado di rottura di simmetria, crea tutte le forze ed energie osservabili. Questo vuoto quantistico asimmetrizzabile descrive una condizione fino ad un…massimo di energia. Il vuoto quantistico “normale”, usato comunemente dai fisici, descrive una condizione di minima energia e quindi massima simmetria.

La cosa eccitante di questa energia in questo nuovo spazio, è che esiste già in densità infinita in ogni punto possibile. Naturalmente ci chiediamo perchè non la percepiamo, essendone sempre circondati.

La ragione è che questa energia è distribuita molto uniformemente (simmetrica). E’ come nelle immersioni, alla profondità di 20 metri, l’acqua attorno a noi esercita una pressione di 2 bar sul nostro corpo. Tuttavia, non la notiamo, perchè la pressione è distribuita uniformemente. Se a 20 metri ci trovassimo improvvisamente la pressione dell’aria davanti ad una mano, la nostra mano probabilmente verrebbe strappata.

Quindi se vogliamo percepire la pressione, abbiamo bisogno di una differenza di pressioni. Lo stesso vale per l’energia nello spazio. Finchè l’energia è distribuita uniformemente (simmetrica), non la notiamo. Simmetria significa che l’energia esiste in forma virtuale (invisibile). Se ora creiamo una differenza di pressione (in fisica si dice rottura di simmetria), allora l’energia intrinseca dello spazio diviene improvvisamente visibile.

Rompere la simmetria significa convertire qualcosa di virtuale in qualcosa di osservabile. Un esempio tipico del generare differenza di pressione nell’energia dello spazio, è un campo elettrico. Una batteria da 1,5 volt produce una più piccola differenza di pressione nell’energia dello spazio, rispetto ad una batteria da 12 volt. Più è forte il campo elettrico e più è forte la rottura di simmetria (differenza di pressione).

Nella meccanica quantistica possiamo considerare una particella, come una rottura di simmetria o differenza tra due infinite densità di energia. Possiamo immaginare un atomo o un insieme di atomi (ad esempio una penna a sfera), come la punta dell’iceberg. Quando vediamo un iceberg, sappiamo che esiste solo perchè sotto la superficie dell’acqua, esiste un blocco di ghiaccio molto più grande.

Questo blocco di ghiaccio invisibile è continuamente occupato a spingere fuori dall’acqua la sua punta visibile. L’energia che spinge l’iceberg fuori dall’acqua continuamente, quindi, viene da una fonte invisibile. Se ora osserviamo la penna, è come vedere la punta dell’iceberg.

L’energia contenuta negli atomi della penna, quindi, non ha origine dalla parte visibile della penna stessa, ma dallo spazio al suo interno e al suo esterno. La parte sorprendente è che la materia della penna, non si differenzia dall’energia contenuta nello spazio attorno.

La penna visibile, non è un “oggetto” isolato, ma una qualità dello spazio-tempo. E’ come nel caso dell’iceberg. L’iceberg visibile consiste di acqua. L’energia che tiene fuori dall’acqua la parte visibile dell’iceberg è sempre l’acqua. L’unica differenza è che la parte visibile (punta dell’iceberg) è fatta di acqua visibile, mentre l’altra parte è fatta di acqua invisibile.

Lo spazio apparentemente vuoto, è colmo di energia invisibile. Dove si trova la materia, questa energia è divenuta visibile. Per questa ragione la realtà fisica è alimentata di energia dallo spazio.

L’energia dello spazio è di importanza fondamentale nella nostra vita giornaliera. Sappiamo tutti, per esempio, della richiesta di energia. I costi dell’energia aumentano e l’ambiente diviene più inquinato. Oggi molte persone credono (inclusi gli operatori degli impianti, i fisici e gli ingegneri elettrici) che il carbone e le centrali nucleari diano energia ai nostri apparati. Ora, da un punto di vista quanto-meccanico, questo non è corretto. Una centrale nucleare non fornisce energia. La centrale nucleare serve per aprire una porta.

Aprire la porta significa creare una differenza di pressione nello spazio (rompere la simmetria dello spazio). Una volta creata questa differenza di pressione, l’energia dello spazio diviene a noi visibile. Appena aperta la porta, l’energia dello spazio può essere integrata al nostro sistema.

L’energia contenuta nelle barre di carburante nucleare è usata solo per aprire questa porta e tenerla aperta. Tutto qui. Appena la porta viene aperta, l’energia presente nello spazio fluisce liberamente e permanentemente senza emissioni nel generatore elettrico della centrale nucleare. In seguito, questa energia libera viene convogliata dal generatore elettrico alle lampade delle nostre stanze, tramite i cavi ad alto voltaggio.

Nella lampada, questa energia dello spazio viene convertita in forma visibile, come luce e calore. Ora potremmo assumere che la lampada può essere accesa senza la centrale nucleare, se l’energia non viene da essa.

Come però sappiamo, questo non avviene. La ragione è che esiste una comunicazione speciale tra la lampada e la centrale energetica. Appena la lampada inizia a illuminare, invia in risposta una “e-mail” alla centrale. In questa e-mail c’è scritto che la lampada ha fatto il suo lavoro (ha emesso luce) e che la centrale può richiudere la porta.

Appena la porta viene chiusa, il flusso libero e permanente di energia dallo spazio, si ferma. Quando il flusso si ferma, anche la lampada non emette più luce. Se la lampada continua a fare luce, allora dev’essere usata altra energia dalle barre nucleari per aprire ancora la porta.

Per questa ragione, la legge di conservazione dell’energia (la prima legge della termodinamica afferma che l’energia non può essere creata o distrutta) si basa nel fatto che l’energia libera e permanente nello spazio, che alimenta la lampada, combacia esattamente con la quantità di energia libera e permanente dallo spazio, che chiude la porta nella centrale allo stesso tempo.

Normalmente, la legge di conservazione dell’energia è interpretata in modo che l’energia non possa essere creata dal “nulla” (spazio) o essere persa nel “nulla”.

Nel senso della meccanica quantistica, tuttavia, l’energia è sempre ed esclusivamente creata dal “nulla” (vuoto quantistico).

La ragione per cui non è apparente, è che la generazione di energia dal “nulla”, combacia esattamente con la quantità di energia, che è stata emessa precedentemente nel “nulla” al punto dell’induzione di energia. Eccovi un esempio pratico.

L’energia contenuta nello spazio gioca un ruolo fondamentale in ogni sistema elettrico. La ragione per cui non diviene ovvio, è che l’energia elettrica immessa in un motore elettrico ideale, combacia con la stessa quantità di energia prodotta meccanicamente. E’ come se l’energia elettrica fosse convertita direttamente in energia meccanica.

Quello che viene immesso, viene ugualmente emesso. Tuttavia, le cose non stanno così! L’energia elettrica indotta viene prima emessa nello spazio e completamente persa in senso osservabile. Questa energia ora esiste in forma virtuale e si diffonde nello spazio alla velocità della luce. In seguito, questa energia virtuale facilita l’integrazione di energia dallo spazio in forma meccanica (visibile) di energia.

Questa energia meccanica ora può essere usata tramite l’albero del motore elettrico. A seconda del carico sull’asse del motore, una induzione inversa fluisce nuovamente all’elettromagnete. Questa induzione inversa distrugge il campo magnetico nella bobina e chiude la porta.

Dato che il principio di azione e reazione rimane sempre in equilibrio, l’energia persa nello spazio è identica alla quantità di energia che può essere ripresa dallo spazio in un altro posto. La ragione del perchè solo la quantità di energia “persa” in forma elettrica viene convertita in forma meccanica, ha a che fare col fenomeno della simmetria, che l’autore chiama “meccanismo auto-simmetrizzante nei sistemi elettromagnetici”.

Questo meccanismo rinforza la conservazione delle energie osservabili coinvolte. Questa è la ragione della conservazione dell’energia. L’autore è convinto che esista il meccanismo di auto-simmetrizzazione in altre interazioni. La prima legge della termodinamica (conservazione dell’energia) ora prende nuovo significato.

L’energia nello spazio deve essere presa in considerazione. Tutti i sistemi elettromagnetici sono sistemi energeticamente aperti. Solo perchè sono in equilibrio con lo scambio di energia intrinseca dello spazio, si comportano come sistemi chiusi. Se si realizzerà un sistema elettromagnetico asimmetrico, con un coefficiente di performance (COP) superiore al 100%, allora il meccanismo di auto-simmetrizzazione può essere superato.

La cosa interessante in questa ottica, è che pochi decenni fa è stata sviluppata una base teorica, che mostra che tutti i sistemi elettrici funzionano in questo modo. Due premi nobel vennero assegnati in questo contesto. La teoria dell’elettrodinamica quantistica, sviluppata negli anni ’40, è l’unica teoria oggi che spiega cosa sia l’elettromagnetismo e ad oggi è considerata una delle migliori teorie in fisica.

(Il Prof.Richard Feynman, Premio Nobel in fisica nel 1965. Feynman venne coinvolto nello sviluppo dell’elettrodinamica quantistica (QED). La QED mostra che l’interazione elettromagnetica è basata sullo scambio di coppie di particelle virtuali, che continuano ad emergere dal “nulla” dello spazio. Queste coppie generano tutte le forze e le energie reali -interazione elettromagnetica-)

(Il Prof.T.D.Lee, Premio Nobel in fisica del 1957. Ricevette il Premio Nobel per la violazione di parità (violazione di simmetria) nell’interazione debole. Una di queste rotture di simmetria si riferisce alla carica elettrica. Nell’elettrodinamica quantistica un dipolo elettrico e il suo campo elettrico associato, è una rottura di simmetria con riferimento alle coppie di particelle virtuali che emergono costantemente).

Per descrivere i sistemi elettrici, gli ingegneri elettrici e i fisici usano una teoria, basata su una versione modifcata delle vere equazioni di Maxwell (1964). Nell’elettrodinamica classica (attorno al 1900) venne assunto inizialmente, che la propagazione dei campi elettromagnetici fosse istantanea.

Si sa che i campi elettromagnetici non si propagano istantaneamente, ma alla velocità della luce. Se assumiamo una propagazione istantanea, allora la trasmissione di energia elettromagnetica avverrebbe a velocità illimitata e una energia immessa nel sistema elettromagnetica, sarebbe convertita in modo diretto nell’energia emessa, input—>output.

Nella teoria Maxwelliana moderna (le equazioni conosciute oggi e dette “equazioni Maxwelliane”), i campi elettromagnetici si propagano alla velocità della luce e contengono energia. Guardando al processo di conversione dell’energia tramite campi elettromagnetici e alla generazione di energia nei generatori elettromagnetici, è all’opera la legge della conservazione dell’energia. Inoltre la teoria Maxwelliana non contiene un processo di conversione tra il sistema elettromagnetico e lo spazio-tempo o vuoto quantistico.

La trasmissione di energia elettromagnetica non è considerata istantanea, ma l’energia immessa in un sistema elettromagnetico è ancora convertita in modo diretto nell’energia emessa. Per rendere possibile una conversione diretta, il campo elettromagnetico venne distanziato dallo spazio-tempo. Il problema è però che il campo elettromagnetico e la carica elettromagnetica sono in connessione con lo spazio-tempo e questo ci dice perchè non è valido disconnetterli.

Usando la QED, l’agente portatore e causale dell’interazione elettromagnetica è il fotone virtuale. Dato che questi fotoni virtuali emergono come quelli dallo spazio apparentemente vuoto o vuoto quantistico, anche la carica emerge dallo spazio-tempo locale. In questo caso l’energia osservabile è letteralmente creata dallo spazio-tempo o vuoto quantistico.

Questo significa anche che il processo di conversione in un sistema elettromagnetico non funziona in modo diretto, quindi abbiamo input–>spazio/tempo, spazio/tempo–>output. Usando questa immagine, il campo elettromagnetico diviene una qualità dello spazio-tempo o vuoto quantistico. La causa della conservazione dell’energia ora dev’essere ridefinita (“meccanismo auto-simmetrizzante nei sistemi elettromagnetici”)

Questa prospettiva che sembra avere molto senso, ha motivato, specialmente negli anni recenti, numerosi ricercatori, nel trovare un modo di applicare l’elettrodinamica quantistica ai comuni sistemi elettromagnetici. Il Research Laboratory for Vacuum Energy è riuscito ad applicare certe idee dell’elettrodinamica quantistica a sistemi elettrici in modo schematico. Nel settembre 2009 è stato prodotto il video ““Symmetric electric systems and the energetic exchange with the quantum vacuum”. Questo film mostra il flusso di energia in un semplice circuito elettrico, dal punto di vista della particella virtuale e fornisce una risposta alla domanda più importante.

– Come funziona un “Sistema Elettrico Asimmetrico”

Come suddetto, una centrale è sempre necessaria, se dobbiamo accendere una lampada. Se la centrale usa barre di carburante radioattivo o carbone per mantenere la porta aperta e ricevere il flusso di energia libera dallo spazio, allora dobbiamo pagare alto prezzo per questa energia libera.

Si potrebbe risolvere il problema aprendo una volta la porta, spendendo poca energia e quindi mettendo un “piede” per non farla chiudere. In questo modo, il meccanismo di chiusura sarebbe bloccato e il flusso di energia dallo spazio continuerebbe ininterrottamente per alimentare la lampada. La ricerca fino ad ora ha mostrato che non è possibile sopprimere il meccanismo di chiusura della porta.

Dato che non possiamo bloccare il meccanismo, dobbiamo fare qualcosa di diverso. Il trucco è prendere energia dallo spazio direttamente e usarla per mantenere aperta la porta. La realizzazione di un generatore permanente ha avuto successo. L’opinione di un esperto indipendente e diverse credenziali di accademici sono a portata di mano.

La cosiddetta “crystal-cell” è un dispositivo simile ad una batteria, che può generare una corrente diretta per un periodo illimitato di tempo, senza emissioni. Praticamente, lo fa dal 1999. Invece di un elettrolita fluido, contiene un silicato solido policristallino. Il silicato prende il ruolo di un convertitore di energia. Il principio funzionale della crystal cell è basato sul fatto che è stato trovato un modo di ottenere una separazione di carica (“apertura della porta”) nel silicato.

Sono combinati diversi effetti fisici per eseguite questo. Un effetto è che: nel silicato un accoppiamento di risonanza nasce tra gli elettroni e una fonte esterna di energia. Questa fonte aggiuntiva di energia aiuta a mantenere aperta la porta (rottura di simmetria) costantemente. Dato che la fonte di energia aggiuntiva è quella del vuoto quantistico, si accede ad una fonte di energia costante che non si esaurisce.

L’accoppiamento di risonanza con il vuoto quantistico ora prende il ruolo dei reagenti chimici. La densità attuale di energia della crystal cell è 2mW/kg/23 °C. Con una crystal cell di 300 grammi, si può alimentare un orologio da parete continuamente.

Anche se l’energia prodotta è poca, la nuova classe di “Sistemi Elettrici Asimmetrici” è arrivata.

Traduzione a cura di Richard
http://www.vakuumenergie.de/vacuum/Applied_QED.pdf