Metti uno “scudo” anti-tumore nella dieta

Il Giornale Online

Alcuni tipi di cancro si possono prevenire mangiando certi alimenti

Proteggono l’organismo da alcuni tipi di tumore. O ne limitano l’aggressività, nel caso in cui la malattia dovesse comunque sopraggiungere. Sono i “cibi nemici del cancro”, che l’American Association for Cancer Research’s ha introdotto nel corso del recente meeting “Frontiers in Cancer Prevention Research”, che si è tenuto a Boston (Usa).
In particolare, gli studiosi hanno scoperto che mangiare regolarmente pesce da adulti, o soia da ragazzine, o consumare una particolare vitamina se si fuma, possono aiutare a difendersi dal rischio di alcuni tipi di tumori. Ma vediamo nel dettaglio i cibi “scudo” contro il cancro.

La soia e il cancro al seno – Uno studio diretto da ricercatori del National Cancer Institute ha scoperto che il consumo di questo vegetale fin dall’infanzia è associato a una riduzione del pericolo di cancro al seno. In particolare, l’effetto ‘scudo’ sembra più potente se tofu, miso e natto (piatti a base di soia) arrivano in tavola con regolarità tra i 5 e gli 11 anni.

Il pesce e il cancro al colon-retto – Buone notizie per gli uomini che mangiano pesce almeno cinque volte a settimana: per loro il pericolo di ammalarsi di cancro al colon-retto scende del 40%, rispetto a quello dei coetanei che lo consumano meno di una volta a settimana. Il dato emerge da una nuova analisi dei dati ottenuti dai 22.000 partecipanti al Physicians’ Health Study, condotta dal team di Megan Phillips dell’Harvard School of Public Health. Tutto merito degli acidi grassi Omega 3, che possono inibire un “enzima chiave”, mediatore delle risposte infiammatorie e associato allo sviluppo del tumore.

La vitamina E e il cancro da fumo – Per gli uomini con il vizio delle sigarette, la vitamina E si rivela un’utile alleata anti-cancro. I fumatori con alti livelli plasmatici di questa vitamina, infatti, hanno ridotti livelli di danni ossidativi nei leucociti, marker di un meccanismo attraverso il quale il fumo può aumentare il pericolo di tumore. Secondo i ricercatori diretti da Federica Perera della Columbia University, però, l’effetto benefico della vitamina E non si registra anche nelle fumatrici. Nella sua forma più attiva la vitamina E è ritenuta un potente antiossidante, in grado di prevenire reazioni ossidative che danneggiano il Dna. Per farne una scorpacciata si può decidere di portare spesso in tavola noci, farina integrale, pesce e vegetali a foglia verde.

Il colesterolo e il tumore alla prostata – I pazienti di tumore alla prostata con livelli più bassi di colesterolo nel sangue hanno meno rischi di sviluppare forme aggressive della malattie, rispetto a quelli che hanno livelli di colesterolo alle stelle. Il dato emerge da uno studio condotto da Elizabeth Platz della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health. I ricercatori hanno analizzato i campioni di sangue di 698 uomini prima della diagnosi di tumore alla prostata. I dati sono stati confrontati con quelli di altrettanti coetanei sani, scoprendo che i livelli di colesterolo non divergevano fra i due gruppi, ma solo fra i malati con forme più aggressive e quelli con tumori meno preoccupanti. Dunque se il colesterolo non incide sul pericolo di ammalarsi di carcinoma prostatico, influenza però la gravità della neoplasia.

fonte:www.staibene.it