Un misterioso tunnel sotto il Templo Mayor

Il sito del Templo Mayor (AP PhotoEduardo Verdugo)
Il sito del Templo Mayor (AP Photo/Eduardo Verdugo)

In Messico, un team di archeologi ha scoperto un passaggio sotterraneo che apparentemente conduce a due camere sigillate, nell’ultimo capitolo di una ricerca della tomba di un sovrano azteco finora mai trovata.

Nel 2011, in questo luogo era già stata scoperta una piattaforma cerimoniale grande 15 metri e ornata di teste di serpente. Gli storici pensano che proprio qui gli Aztechi cremassero i resti dei loro re, durante il regno 1325-1521, ma un luogo in cui le ceneri venivano custodite non è mai stato trovato.

Questo tunnel potrebbe finalmente svelare il mistero.

(AP Photo Claudio Cruz File)
(AP Photo/ Claudio Cruz, File)

L’Istituto nazionale di antropologia e storia (INAH) ha comunicato che la squadra diretta dall’archeologo Leonardo Lopez Lujan ha scoperto un tunnel lungo 8,4 metri, che porta verso il centro di una piattaforma circolare dove i sovrani defunti sarebbero stati cremati (qui la scoperta e le foto).

L’ingresso del tunnel era sigillato con una lastra di roccia di 3 tonnellate. Quando gli esperti l’hanno spostata, nel 2013, hanno trovato uno spazio pieno di offerte sia ricche sia macabre.

In un contenitore per le offerte rituali sono stati rinvenuti ornamenti d’oro e ossa di aquile e bambini. Due teschi di bambino tra i 5 e i 7 anni sono stati trovati con le prime tre vertebre, suggerendo che possano essere stati decapitati. Sono stati inoltre ritrovati il tipo di coltelli di pietra usati per i sacrifici umani, e le ossa di una mano e di due piedi.

La rimozione del blocco di pietra (PTM-INAH)
La rimozione del blocco di pietra (PTM-INAH)

Ma un ricercatore ha rilevato segni di un passaggio che sembrava condurre ancora più in profondità nella piattaforma cerimoniale, conosciuta come Cuauhxicalco dove, secondo i resoconti scritti dopo la conquista spagnola del 1521, venivano bruciati i resti dei sovrani.

Il passaggio scoperto (PTM-INAH)
Il passaggio scoperto (PTM-INAH)

Il passaggio si è rivelato essere largo 45 cm e alto un metro e mezzo.

«Una volta tolti rocce e terra, abbiamo visto che conduceva direttamente nel cuore di Cuauhxicalco», dice Lopez Lujan. «Alla fine del passaggio, ci sono quelli che sembrano essere due vecchi ingressi sigillati con muratura».

Il passaggio è stato riempito per circa due anni perché il lavoro stava continuando in uno dei punti di accesso alle rovine. Una volta quasi completato questo lavoro, Lopez Lujan spera di cominciare a scavare di nuovo, a partire dal 2016.

«Ovviamente, ciò include ri-scavare il passaggio e scoprire cosa giace dietro le due porte sigillate», scrive Lopez Lujan. «L’ipotesi è che ci siano due piccole camere con le urne e le ceneri dei sovrani aztechi, ma potremmo sbagliarci».

Sarebbe un luogo logico per i resti dei sovrani – il Templo Mayor era il tempio più importante della capitale azteca, Tenochtitlan.

Ma gli archeologi messicani hanno cercato le tombe, invano, per anni.

Nel 2007, gli archeologi armati di georadar avevano rilevato delle camere sotterranee direttamente sotto un grande monolito di pietra, inciso con una rappresentazione del dio azteco Tlaltecuhtli. All’epoca, Lopez Lujan aveva sospettato che la tomba di un imperatore potesse celarsi lì dietro. Ma alla fine non è stato trovato niente, nonostante la presenza di ricche offerte rituali.

Qualunque manufatto collegato a un imperatore sarebbe un grandissimo motivo di orgoglio per il Messico. Il paese ha cercato, senza successo, di riportare in patria dei reperti aztechi quali lo scudo di Ahuizotl e il copricapo di piume di Montezuma dal Museo di Etnologia di Vienna.

Leonardo López Luján (Héctor Montaño, INAH)
Leonardo López Luján (Héctor Montaño, INAH)

Lopez Lujan è cauto, dice che la presenza di tombe alla fine del passaggio recentemente scoperto è semplicemente una teoria.

«La nostra ipotesi è che dietro questi ingressi sigillati possano esserci due piccole camere con i resti inceneriti di alcuni sovrani di Tenochtitlan, come Moctezuma I e i suoi successori, Axayacatl e Tízoc, vista la datazione delle costruzioni circostanti».

Moctezuma I, secondo imperatore azteco, governò dal 1440 al 1469. Moctezuma II (Montezuma) fu l’imperatore che per primo si confrontò – e soccombette – a Hernán Cortés.

Il dottor Michael E. Smith, professore di antropologia all’Università statale dell’Arizona, non coinvolto nella scavo, dice: «Leonardo conosce l’archeologia e la storia etnica meglio di chiunque altro, e non è uno che fa annunci fantasiosi per avere pubblicità. Perciò penso che la sua previsione sia ragionevole. La mancanza di qualunque sepoltura reale a Tenochtitlan è un mistero di lunga data. Cosa troveranno quando gli scavi continueranno?»

L’archeologa dell’Università della Florida, Susan Gillespie, anch’ella non coinvolta nel progetto, ha scritto che il ritrovamento “potrebbe essere significativo”. Dice: «Abbiamo immagini da documenti del XVI secolo dei cadaveri avvolti dei re. Le loro ceneri dovrebbero essere nelle vicinanze del Templo Mayor secondo i documenti, ma non possiamo aspettarci una grande tomba come nel caso dei precedenti re Maya».

Alcuni capi Maya, come Pakal re di Palenque, furono sepolti in sontuose cripte e bare di pietra. È difficile dire cosa potremmo trovare in una tomba reale azteca, ed è comunque improbabile trovarne una così elaborata come il sarcofago di pietra incisio di Pakal, in cui sono stati ritrovati i suoi resti scheletrici.

«Non è sorprendente che queste ceneri funerarie non siano ancora state trovate o identificate», scrive Gillespie. «Gli archeologi non sanno esattamente cosa cercare».

Associated Press

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