Mixing entropy battery, energia elettrica dagli estuari dei fiumi

Il Giornale Online
Il nostro ambiente mette a disposizione una molteplicità di fonti energetiche pulite da poter sfruttare per assicurarci un futuro maggiormente green. Basti pensare alla forza delle maree e delle onde che fino a qualche anno fa non era minimamente considerata per la produzione di energia elettrica, od allo sviluppo dell’energia geotermica fino ad arrivare alla realizzazione di impianti sempre più efficienti per il settore eolico e fotovoltaico. Una novità interessante arriva da un team di ricercatori della Stanford University che hanno pensato di sfruttare una fonte rinnovabile su cui davvero finora non si era mai ragionato.

L’energia del futuro potrà essere ottenuta, secondo i loro studi, dagli estuari dei fiumi dove l’acqua dolce incontra quella salata del mare. La tecnica messa a punto sfrutta proprio la differenza di salinità dell’acqua ed è in grado di produrre un Kw di energia elettrica per ogni litro di acqua. Per raccogliere l’energia prodotta è stata messa a punto dai ricercatori una speciale batteria cui è stato dato il nome di Mixing Entropy Battery, che sfrutta, come suggerisce il nome stesso, il concetto di entropia. Ma come funziona concretamente questa batteria? Si configura come un modello tradizionale con due elettrodi, uno negativo e l’altro positivo, immersi in un composto di sodio e cloro. Il concetto di base per il suo funzionamento è il passaggio di un flusso di acqua salata e dolce alternativamente all’interno della batteria stessa in modo da interessare gli elettrodi di cui è dotata.

All’interno della batteria scorre in un primo momento acqua dolce successivamente sostituita da quella salata che contiene una percentuale di ioni di 60-100 volte superiore rispetto all’acqua di fiume. Questa caratteristica fa sì che si sviluppi una carica elettrica che viene catturata dagli elettrodi. In pratica nella prima fase entra acqua dolce, che ha un certo potenziale elettrico, sostituita da un flusso di acqua salata che produce energia grazie al numero maggiore di ioni e viene successivamente immagazzinata all’interno della batteria. La tecnologia in questione è al momento in fase di test e se saranno confermati i primi buoni risultati che i ricercatori hanno previsto potranno essere realizzati veri e propri impianti sulla foce dei fiumi per sfruttare questa interessante fonte energetica pulita.

I ricercatori si sono dichiarati particolarmente ottimisti al riguardo, secondo le loro stime tramite lo sfruttamento di questa fonte si potrà rispondere in modo assolutamente green al 13% del fabbisogno energetico mondiale.

Alessandro Ghilarducci

Fonte: http://energialibera.studenti.it/2011/06/30/mixing-entropy-battery-energia-elettrica-dagli-estuari-dei-fiumi/