Mondi abitabili nel sistema Alpha Centauri


di Larry O’Hanlon – Discovery News

Gli astronomi hanno escogitato un’ambiziosa tecnica di osservazione per rilevare mondi di dimensioni simili alla Terra e, forse, pianeti abitabili orbitanti intorno ad una delle nostre stelle più vicine.

Il sistema triplo Alpha Centauri è lontano poco più di 4 anni luce e non è sconosciuto ai fan della fantascienza.
La realtà è che potrebbero esistere uno o più mondi simili alla Terra intorno alla seconda stella del sistema, simile al nostro sole: Alpha Centauri B.

“Potete avere pianeti orbitanti intorno a ciascuna stella se, le stelle nel sistema multiplo sono distanti”, ha detto l’astronomo Javiera Guedes dell’University of California a Santa Cruz.

Guedes è l’autore principale di una ricerca apparsa sull’Astrophysical Journal, riguardante non solo come trovare questi pianeti ma anche sul perché si pensa che esistano.

Guedes e i suoi colleghi hanno lanciato ripetute simulazioni al computer per ricreare il sistema Alpha Centauri in un periodo di 200 milioni di anni.
Qualunque siano le condizioni iniziali, tutte le simulazioni condotte hanno portato alla formazione di differenti sistemi planetari.
Tutti contenenti almeno un pianeta simile alla terra. qualcuno formatosi all’interno della zona abitabile, zona dell’acqua liquida intorno a Alpha Centauri B.

Come possiamo rilevarli? – La prossima sfida per i ricercatori è rilevare un qualsiasi pianeta.

Il metodo tradizionale ricerca una piccola oscillazione della stella, che indica che un pianeta le ruota intorno.
Ma i piccoli pianeti rocciosi non sono abbastanza pesanti da produrre oscillazioni rilevanti e facilmente identificabili.
Per trovarli, Guedes e i suoi colleghi progettano di utilizzare telescopi terrestri relativamente piccoli per ottenere oltre 90.000 osservazioni di Alpha Centauri B in 5 anni.
Con questo numero di osservazioni, sperano di identificare ogni oscillazione e separarla dalle interferenze delle altre stelle.
La tecnica è inconsueta e ha senso solo quando la stella e i suoi pianeti sono vicino alla Terra.

“Quello che mi chiedo è perché nessuno ci abbia mai pensato prima”, ha detto Guedes. “La risposta è nelle 90.000 osservazioni!”

All’interno delle stelle. – Queste osservazioni, inoltre, si pensano possano servire anche ad altro.
Gli astronomi sperano di trovare una apertura all’interno della stella per rilevare il rumore delle onde di pressione sonora in di Alpha Centauri B.

“Pressione sonora… frequenza è determinata dalla struttura della stella”, ha detto Professor Sarbani Basu, un astronomo ricercatore della Yale University.

I segnali potrebbero rivelare tali particolari come, quanto elio contiene la stella e la temperatura del relativo nucleo.

“Nel caso del Sole, la pressione è stata usata con molto, molto successo per determinarne la struttura e la dinamica, con uno stupefacente grado di precisione”, ha detto Basu.

“Per altre stelle, a parte il Sole, non prevediamo risultati altrettanto precisi ma tuttavia, la frequenza ci permetterà di costruire un’immagine interna delle stelle e di controllare se i nostri modelli sono corretti.”

Tradotto da Nebula per Altrogiornale.org[/size=12]

FONTE: http://www.abc.net.au/science/articles/2008/03/19/2194014.htm