NASA FA IL DJ, I BEATLES VERSO LA STELLA POLARE

Il Giornale Online
(di Marco Bardazzi)

La Nasa si trasforma in un deejay spaziale e trasmette nello spazio le note dei Beatles. In attesa di mandare in orbita la prossima settimana lo shuttle Atlantis, l'agenzia spaziale americana lancerà verso la Stella Polare le note di “Across the Universe”, un successo di fine anni Sessanta della premiata coppia Lennon-McCartney. Per la Nasa, che festeggia quest'anno i propri 50 anni, è un modo insolito di ricordare anche il quarantesimo anniversario del Sessantotto. Lunedì prossimo, 40 anni dopo il giorno in cui i Beatles registrarono il brano nei leggendari studi di Abbey Road a Londra, per la prima volta nella sua storia l'agenzia spaziale americana eseguirà una trasmissione radiofonica direttamente nello spazio. Nei computer del Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, in California, gli scienziati del programma Deep Space Network hanno preparato una versione digitale Mp3 di “Across the Universe” e il 4 febbraio la manderanno nel cosmo attraverso una gigantesca antenna che si trova a Madrid, in Spagna.

Dopo aver viaggiato per 431 anni alla velocità della luce, la musica e le parole dei Beatles – compreso il mantra “Jai guru deva om” che Lennon aveva inserito nel brano – raggiungeranno la costellazione dell'Orsa Minore. Qui, nell'area della Stella Polare, un'eventuale civiltà extraterrestre potrà godersi quattro minuti di ritmi folk psichedelici terrestri. Sempre che abbiano l'antenna giusta per decifrarli. “Grande Nasa, è stupefacente!”, ha reagito Paul McCartney in un'email inviata ai propri fans all'agenzia spaziale americana. “Mandate i miei saluti e il mio amore agli alieni”, ha aggiunto. Entuasiasta anche Yoko Ono, la vedova di John Lennon, che si è detta convinta si tratti “dell'inizio di una nuova era, nella quale noi tutti comunicheremo con miliardi di pianeti in tutto l'universo”. In attesa delle future avventure extraterrestri, la Nasa è però impegnata in questi giorni con faccende più vicine all' atmosfera terrestre.

Il 7 febbraio, dopo molti rinvii, dovrebbe finalmente arrivare il giorno del lancio di Atlantis con a bordo il laboratorio spaziale europeo Columbus, uno dei componenti più importanti della Stazione spaziale internazionale (Iss). Columbus, un modulo delle dimensioni di un autobus, doveva essere installato sulla Stazione lo scorso dicembre, ma la missione di Atlantis fu annullata per problemi ad alcuni sensori nel serbatoio esterno della navetta. Si è trattato di un guaio che ha richiesto molto tempo per venir risolto e che ha fatto slittare più volte la data del lancio. Wayne Hale, il manager del programma shuttle della Nasa, ha ora confermato la data del 7 febbraio, anche se resta un margine di incertezza legato a un piccolo problema al circuito di raffreddamento. I preparativi per il lancio di Atlantis al Kennedy Space Center hanno avuto oggi un momento di sosta per permettere al personale del centro spaziale di ricordare un anniversario tragico per la Nasa.

Cinque anni fa lo shuttle Columbia esplose in volo sul Texas, al rientro nell'atmosfera, in un disastro che provocò la morte di sette uomini dell'equipaggio e uno stop al programma delle navette che ha creato ritardi ancora oggi difficili da colmare. Nella base di Cape Canaveral i colleghi degli astronauti morti e il personale di terra non hanno solo commemorato i defunti, ma hanno approfittato della cerimonia per ricordare a se stessi il prezzo da pagare, nella corsa all'esplorazione spaziale, per il più piccolo errore o difetto di costruzione.

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Fonte: www.ansa.it