Nessun risparmio dall’energia nucleare

Il Giornale Online

Il dibattito sul ritorno al nucleare, che riguarda anche l’Umbria, visto che la centrale di Montalto di Castro sarebbe dietro l’angolo, si arricchisce di dati di provenienza non sospetta

Molti sostengono che la scelta del nucleare per la produzione di energia elettrica è sostenuta essenzialmente da motivi di strategia politica, oltre che da potenti lobby interessate alla costruzione delle centrali.Questa teoria trova una conferma da dati che provengono da autorità governative degli Stati Uniti. Quindi l’energia atomica è il pallino di quanti vogliono togliersi dal ricatto dei paesi produttori di petrolio che è speculare a quello di tanti altri paesi che primeggiano in un qualsiasi campo economico.

La Energy Information Administration degli Stati Uniti, non una setta di fanatici ecologisti dunque, afferma che l’elettricità proveniente da una nuova centrale nucleare è più costosa del 15% rispetto a quella prodotta col gas naturale e nel computo economico non sono considerati né i costi di smaltimento delle scorie né lo smantellamento dell’impianto alla fine del ciclo vita.

E’ per questo che in termini percentuali, la quota del nucleare è in calo da diversi anni a livello mondiale e in Europa il calo è articolarmente vistoso. Il presidente Bush, non certo un fervente sostenitore delle fonti rinnovabili, ha indicato l’obbiettivo di aggiungere la parità tra i costi fotovoltaico e quelli convenzionali entro il 2015. Dunque per chi se ne intende, non per nulla Bush viene indicato amico dei petrolieri, il sole è l’obiettivo primario da perseguire anche perchè gli impianti di questo tipo saranno strategicamente meno vulnerabili di una qualsiasi centrale atomica.

A far capire che in Italia tutto il gran parlare di nucleare potrebbe nascondere l’ennesima speculazione per arricchire i pochi è quanto sta accadendo in Inghilterra. I costi per la bonifica dei siti che, per decenni, hanno ospitato le 19 centrali nucleari britanniche – ora in via di smantellamento – sono schizzati alle stelle: oltre i 73 miliardi di sterline (circa 92 mld di euro) contro i 12 in origine previsti.
La Bbc ha scoperto gli altarini citando fonti interne all’Autorità per la Decontaminazione del Nucleare

fonte : http://www.iltamtam.it/ArticleDetail.aspx?articleId=7132