Neve artificiale

Nel periodo pre-natalizio sono cadute copiose nevicate in molte regioni italiane. Le temperature sono state molto rigide anche in pianura così che la neve ha ammantato non solo le dorsali montuose, ma anche le colline e le aree urbane, causando problemi alla circolazione automobilistica (su strade ed autostrade) e ferroviaria. Anche il traffico aereo ha subìto notevoli ritardi e cancellazioni di voli. A causa del ghiaccio che si forma sulle ali, molti aerei non sono decollati, poiché le scorte dello speciale prodotto utile per sciogliere il ghiaccio, stando alle fonti ufficiali, si sono presto esaurite. Nel frattempo, però, i velivoli chimici hanno continuato ad incrociare sopra le nuvole quasi certamente per indurre le abbondanti precipitazioni piovose e nevose.

A proposito della neve, molti testimoni hanno osservato che aveva una consistenza del tutto particolare: più che farinosa, era come sgranata; era poi pressoché impossibile appallottolarla. E' plausibile che si sia trattato di neve artificiale: già due anni or sono, quando nel Midwest degli Stati Uniti, cadde la neve, risultò che nei fiocchi erano inclusi acari ed insetti, molti dei quali sembravano essere il risultato di manipolazioni biotecnologiche. Alcuni di questi organismi sono in grado di sopravvivere per settimane in assenza di ossigeno.

E' stato altresì accertato che sia la neve programmata, sparata con cannoni ad hoc sulle piste degli impianti sciistici, sia la neve all'apparenza naturale, contengono il batterio Pseudomonas Syringae, usato per innalzare il punto di congelamento. E' stato rintracciato anche il batterio Pseudomonas aeruginosa, causa della polmonite. La prova incontrovertibile che dimostra l'artificialità del fenomeno risiede nei filamenti di polimeri che sono stati scorti e fotografati nei giorni scorsi: le fibre si sono impigliate ai rami degli alberi, appiccicate ai pali dei cartelli stradali, alle ringhiere dei terrazzi… Non crediamo a quegli imbonitori che spacciano questi filamenti polimerici per tele di fantomatici ragni migratori.

Ora, si deve concludere che la morsa di gelo che ha attanagliato molti stati europei è stata una manifestazione meteorologica naturale, ma non si possono escludere pesanti interventi per incrementare rovinose piogge e nevicate che sono state, in alcuni casi, il pretesto per mandare i soldati nelle città con il fine di liberare le strade principali dalla neve ivi ammassatasi. La militarizzazione strisciante del territorio si è così associata alle solite operazioni chimico-biologiche, intensificatesi in un periodo dell'anno tanto delicato, perché concomitante con gli spostamenti del periodo natalizio.

Ringraziamo l'amico S.O. per la documentazione fotografica.

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