Paradigm Research Group, aggiornamento del 26 agosto 2016

l'Iniziativa RockefellerRiportare i media sul cavallo Analogie ed Analisi

Una intervista del PRG prodotta a Toronto a fine giugno, ha ricevuto qualche attenzione dai media, tra cui i siti che vedete sopra. Questa intervista necessita di chiarimenti, dato il periodo attuale della campagna presidenziale e l’iniziativa politica del PRG. Esiste una regola non scritta, quella per cui si dovrebbero evitare il Cristo o Hitler nel fare analogie secolari. E’ una buona regola che si rompe a proprio pericolo. L’analogia in questione riguarda la Disclosure, il riconoscimento formale dei capi di stato, della presenza extraterrestre. Questo sarà un evento così profondo da non avere paragoni nella storia. Secondo la storia conosciuta, esattamente duemila anni fa, un giovane uomo nel Medio Oriente avrebbe portato a termine delle azioni che avrebbero poi cambiato, in meglio o peggio, la visione del mondo di milioni di persone per secoli, l’evento del Cristo. La Disclosure cambierà la visione del mondo, nel meglio o nel peggio, di sette miliardi di persone in pochi mesi. L’aspetto “migliore o peggiore” dipende da cosa ne faranno le persone di questa visione.

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Il PRG ha usato questa analogia in alcune occasioni per mostrare il potere della Disclosure come agente di cambiamento.

Solitamente va meglio. In questo caso l’intervista è avvenuta dopo due giorni di poco sonno e 30 ore di viaggio dalla costa ovest a Toronto, tre linee aeree, una tempesta di fulmini e un volo cancellato. Questo per dire che il PRG non era al massimo della forma, non solo per l’analogia, ma per gran parte dell’intervista. Detto questo, l’analogia del Cristo era intenzionale per buone ragioni. Per la fine di giugno, l’interesse dei media per la connessione Clinton/ET/Rockefeller Initiative era terminata. L’ultima dichiarazione rilevante del team della Clinton è stata di John Podesta, il 2 giugno alla Conferenza Code. di Rancho Palos Verdes, CA. I dibattiti erano finiti, la Clinton evitava conferenze stampa, il dibattito televisivo e i moderatori dei forum si rifiutavano di parlare dell’argomento con il candidato. Era chiaro per il PRG che il team della Clinton avrebbe mantenuto il silenzio sulla questione ET, se non avesse ricevuto nuova pressione. Infatti fino ad ora è avvenuto questo, l’argomento ET non è però l’unico toccato da tale strategia.

L’analogia è stata usata per ottenere nuova attenzione da un settore particolare dei media, le notizie dei tabloids. Prima di tapparvi il naso, considerate questo. Viviamo in un’era dei media mai esistita, pensate ad uno spettro che va dai notiziari di punta all’estremo dei tabloids. Nel mezzo ci sono molti altri settori, alcuni dei quali inesistenti fino a qualche decennio fa e tutto ciò ha impatto sugli affari di persone e nazioni. Il cambiamento della politica non può avvenire senza influire su gran parte di tale spettro. Molti sanno che il The Times di Londra è praticamente sulla cima del prestigio dei media e molti non sanno che il The Times possiede il the Sun.
Earth Mistery News ha pubblicato l’intervista di Toronto. E’ servito un pò di tempo, ma iniziando dal 16 agosto, i tabloids che collettivamente sommano 140 milioni di visualizzazioni al mese negli USA e in Inghilterra, sono tornati sulla storia Obama/Clinton/Disclosure. Chiaramente, si sono concentrati sull’analogia col Cristo, graficamente. Si spera che la storia torni a diffondersi a largo spettro. Questa strategia è essenziale per una ragione molto importante, i media di spicco non stanno usando le loro risorse per rappresentare gli interessi pubblici. Questo è il caso in particolare che riguarda l’abuso di potere e della segretezza da parte di istituzioni politiche e militari.

Sono serviti 19 mesi e centinaia di articoli pubblicati nel mondo, prima che il New York Times si interessasse della storia Clinton/ET/Disclosure con un singolo, ma molto valido articolo  Il Times di Londra ha fatto seguito con un altro minuscolo articolo Il Washington Post ha ballato attorno alla storia. Nessuno tra The Boston Globe, Los Angeles Times, Chicago Tribune, Wall Street Journal – ha fatto una singola intervista con Clinton, Clinton, Podesta o Obama, riguardante una storia politica in corso da due anni nel mondo. Chiaramente i programmi televisivi su NBC, MSNBC, CBS, ABC, CNN, FOX non se ne sono occupati minimamente e hanno tenuto il tutto fuori da 30 e più dibattiti e forum. Nessuna sorpresa, l’embargo sulla verità procede da 70 anni. Questo non cambia il fatto che la circostanza è una grave minaccia per la nazione. Esiste una lunga lista di questioni che i media principali non affronteranno per diverse ragioni, ma i fallimenti relativi a quanto connesso alla sicurezza nazionale e al complesso militare, pongono il maggior pericolo alla necessità di informazione del pubblico. Nei passati 70 anni, per la sola ragione dell’accesso, si è sviluppata una relazione tossica e conflittuale tra i media principali e le strutture di segretezza nazionale. Eccovi un esempio. Il Washington Post è considerato il giornale politico primario degli Stati Uniti. Dal 1946 al 2013 il Post era posseduto e pubblicato dalla famiglia Graham, che ha sviluppato strette relazioni con la CIA, troppo strette. Nel 1988, Katharine Graham del Post ha fatto questa dichiarazione: “Viviamo in un mondo sporco e pericoloso. Ci sono certe cose che il pubblico non necessita di conoscere e non dovrebbe conoscere. Io credo che la democrazia fiorisca quando il governo può prendere decisioni legittime per mantenere i suoi segreti e quando la stampa può decidere se pubblicare quello che sa”.

Dove ha fatto questa dichiarazione? In una presentazione ai quartier generali della CIA di Langley, VA. Il Post non ha mai discusso o negato questa dichiarazione. L’era della famiglia Graham come editore del Post è finita il 1 ottobre 2013, quando è stato venduto al miliardario Jeff Bezos per 250 milioni di dollari in contanti. Questo cambierebbe le relazioni del Post non le strutture di sicurezza nazionale? Il Post ora dovrebbe iniziare ad occuparsi di questioni off-limits come la secretazione della questione ET? No.

Jeff Bezos ha pagato, secondo alcuni analisti, quattro volte il valore del giornale acquisito. Il 5 ottobre 2013, dopo soli 4 giorni dall’acquisto del Post, la compagnia di Jeff Bezos, Amazon, ha chiuso un contratto da 600 milioni di dollari sul cloud computing, con la CIA. il 26 luglio 2016, Jeff Bezos è stato aggiunto alla Defense Innovation Board fondata dall’ex Segretario della Difesa, Ash Carter nel marzo 2016. Il DIB farà consulenza al Pentagono in materia di teconologia avanzata. Il Washington Post non traccerà la via alla Disclosure o alla riforma del complesso militare/intelligence o di altro. Nemmeno il New York Times o il Wall Street Journal. Tuttavia, si sono fatti grandi progressi nello spettro più ampio dei media, nei passati due anni, la Disclosure quest’anno da parte di Obama è ancora fattibile se altri settori dei media fanno il loro lavoro e rispettano l’etica più elevata del loro mestiere e della loro posizione costituzionale.

Stephen Bassett
Washington, DC
26 luglio, 2016