Possibile ritorno al Medioevo nel 2012

Il Giornale Online Segnalato da Marì

Tra circa tre anni, nel 2012, la Terra dovrebbe essere travolta da una tempesta solare senza precedenti, in grado di danneggiare irrimediabilmente ogni sistema elettrico ed elettromagnetico e di riportare così il mondo all’età del Medioevo.

A sostenerlo è il settimanale britannico New Scientist, il quale riporta un rapporto finanziato dalla Nasa e pubblicato dalla National Academy of Sciences (Nas) americana a gennaio. La società umana, sempre più globalizzata e dipendente dall’elettricità e connessi derivati – tecnologia su tutti – verrebbe rispedita indietro centinaia di anni.

Secondo gli scienziati propugnatori di tale teoria, il 2012 sarebbe un anno di intensa attività del Sole: ciò comporterebbe violente esplosioni della corona solare e la Terra potrebbe essere investita da un’ondata particolarmente violenta di vento solare. Quest’ultimo, a contatto con la magnetosfera terrestre, potrebbe provocare una tempesta geomagnetica tale da far saltare tutte le linee elettriche.

Ne risentirebbero palesemente cellulari e internet, così come la radio, e vi sarebbero problemi di approvvigionamento elettrico e di acqua. In assenza di elettricità non funzionerebbero né le pompe di benzina né le centrali nucleari e a carbone, cosicchè l’intero pianeta potrebbe ritrovarsi senza energia. Gli esperti hanno calcolato che per far ripartire il sistema sarebbero necessari almeno una ventina d’anni.

Paul Kintner, fisico della Cornell University di Ithaca (New York), sostiene che una tempesta solare farebbe danni almeno dieci volte superiori ad una tragedia meteorologica come quella dell’uragano Katrina.

“Ci stiamo avvicinando sempre più ad un possibile disastro” , rammenta Daniel Baker, esperto di meteorologia spaziale dell'università del Colorado e presidente della commissione della Nas che ha redatto il rapporto.

Durante l’ultima tempesta solare particolarmente violenta, la “perturbazione di Carrington” datata 1859, una ciclopica aurora boreale investì il nostro pianeta fino ai Tropici; ne conseguirono alcuni danni alle linee del telegrafo, nulla di particolarmente grave, non essendo ancora il mondo così dipendente dalla tecnologia e industrializzato alla pari di oggi.

La premonizione degli scienziati si aggiunge alle numerose profezie antiche legate al 2012, anno che vanta oscuri appellativi quali “l’epoca dei cataclismi”, “la fine del mondo”, oppure semplicemente “l’anno del cambiamento materiale e spirituale” e “la fine di un’era” ipotizzata dai Maya.

Stando al computo del tempo del calendario Maya, il 21 dicembre 2012 si verificherebbe la fine di un’era e l’inizio del ciclo dell’Acquario, in base alla “precessione degli equinozi”. In codesta data, infatti, terminerebbe il periodo di 12960 anni indicato dall’evoluto popolo centroamericano.

Da un punto di vista astrologico-scientifico, tale teoria sarebbe suffragata dalla previsione secondo cui il 21 dicembre 2012 la rotazione della Terra sul proprio asse subirebbe una fermata di 72 ore per poi riprendere a ruotare in senso inverso, con la conseguente inversione dei poli magnetici.

Il nostro pianeta avrebbe iniziato la fase del rallentamento già negli anni ’60 del Novecento. La lenta “frenata”, inizialmente di portata infinitesimale, avrebbe adesso un andamento esponenziale e non lineare, e questo giustificherebbe l’ignoranza di quasi tutta l’umanità in proposito.

Si può facilmente dedurre che il tutto si esperirebbe con eventi di carattere meteorologico e sismico, per via dell’anomalo riscaldamento e raffreddamento della crosta terrestre, dovuto ai giorni e alle notti più lunghe; il clima dovrebbe subire un temporaneo stravolgimento a causa del quale potremmo avere pioggia e venti di grande entità – cosa che in piccola parte si sta già verificando. L’assestamento della crosta terrestre, originato dalla repentina frenata della rotazione, darebbe luogo a eventi tellurici di notevoli proporzioni.

La suddetta teoria sul 2012 trova misteriosamente riscontro in tutte le civiltà antiche, dai Maya agli Aztechi, dagli Egizi alle culture indoeuropee, popoli inspiegabilmente progrediti che ci hanno lasciato in eredità oscuri moniti inintelligibili e profezie spesso divenute reali.

Alessio Stilo

Fonte: http://www.laspecula.com/index.php?option=com_content&task=view&id=1862&Itemid=1