Primi scatti dalla sonda Stereo di uno tsunami solare

Il Giornale Online

Immagini dalla sonda Stereo, mostrano per la prima volta uno tsunami solare attraversare la bassa atmosfera.

La scoperta verrà presentata da David Long presso la RAS (National Astronomy Meeting), a Belfast mercoledì 2 Aprile. Gli tsunami solari sono provocati da enormi esplosioni vicino l'atmosfera, chiamata eruzione massa coronale. Sebbene lo tsunami solare abbia molto in comune con quello terrestre, quello solare può viaggiare ad un milione di chilometri all'ora.

Lo tsunami che ebbe luogo il 19 maggio 2007, durò circa 35 minuti, raggiungendo il picco di velocità dopo soli 20 minuti dall'esplosione. Le osservazioni sono state compiute da un team del Trinity College di Dublino. L'energialiberata da queste esplosione è fenomenale, circa 2 miliardi di volte il consumo annuo dell'energia mondiale in una frazione di secondo.

In mezz'ora abbiamo visto lo tsunami ricoprire quasi l'intero disco solare, un milione di chilometri di distanza dall'epicentro ha riferito Long. Gli strumenti di monitoraggio del sole STEREO's Extreme Ultraviolet Imager (EUVI), hanno quattro lunghezze d'onda che corrispondono ad una temperatura che varia da 60.000 a 2 milioni di gradi celsius.

Al di sotto di queste temperature, gli scienziati possono osservare delle strutture della cromosfera, un sottile strato che si trova appena sopra la superficie visibile del sole. A temperature comprese tra 1 e 2 milioni di gradi celsius, gli scienziati possono monitorare alcune variazioni dei livelli della corona solare. Anche la sonda spaziale SOHO , lanciata nel 1995 è in grado di osservare il sole a queste lunghezze d'onda, ma solo per quattro volte al giorno è riuscita a scattare rare immagini per gli scienziati.

Invece gli strumenti della STEREO's EUVI instruments take an image every few minutes to create a series, making it possible for scientists to track how the wave spreads over time. STEREO's EUVI sono in grado di catturare immagini ogni minuto per realizzare una vera sequenza in modo che gli scienziati abbiano una reale possibilità di monitorare come l'onda si diffonde nel tempo.

Questa è stata la prima volta per il team,di osservare come uno tsunami si propaghi, per tutte e quattro le lunghezze d'onda, attraverso gli strati dell'atmosfera solare. “Con nostra sorpresa lo tsunami sembra spostarsi alla stessa velocità e accelerazione in tutti gli strati, anche se la cromosfera è molto più densa rispeto alla corona. E' un vero puzzle” ha detto il dott. Peter Gallagher . A complicare il tutto , gli intervalli delle telecamere non sono stati gli stessi per tutte.

Nel momento dello tsunami le camere a 1 milione di gradi celsius, erano state impostate per catturare immagini ogni 2,5 minuti. Hanno registrato ondate con velocità e accelerazioni molto più elevate rispetto alle altre telecamere che erano impostate per immagini ogni 10 o 20 minuti. Prendendo in esame un immagine su quattro, i dati di queste fotocamere risultavano con valori più bassi che osservati in altri strati.

“Per qualche tempo si è pensato che lo tsunami fosse procovato da uno shock magnetico, ma in precedenti istantanee si e potuto osservare che esse viaggiavano troppo lentamente. Tuttavia abbiamo osservato da questa serie di immagini che se il tempo è troppo lungo è facile sottovalutare la velocità delle onde che si stanno muovendo, mentre una più rapida sequenza ci permetterà di individuare l'origine di questi tsunami” ha detto Gallagher.

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Immagini e video tsunami: http://www.physics.tcd.ie/Astrophysics/tsunami/

Tradotto da Quantico per AG

Fonte: http://nam2008.qub.ac.uk/press/2008-15-release/