Quando gli Ufo invasero l'Abruzzo: nel 1978 fu davvero attacco alieno alla Terra da fazioni ET?

Il Giornale OnlineTeramo | Intervista allo scrittore Romano Di Bernardo che rivela: “L'Universo è molto più complesso di quanto si creda”. Grande successo della trasmissione 'Voyager: ai confini della Conoscenza' di Roberto Giacobbo: gli Ufo in Abruzzo, anche a Pietracamela?

di Nicola Facciolini

Gli Ufo potrebbero essere delle manifestazioni delle 11 dimensioni a noi finora ignote del Multiverso? Insomma, oggetti e forme di vita che in sovrapposizione quantistica vivrebbero in mezzo a noi da sempre, magari in mondi “sfasati” temporalmente di qualche pico-secondo l'uno dall'altro?

E che ogni tanto potrebbero interagire tra di loro, magari “toccandosi” in alcuni nodi spazio-temporali per illuminare gli altri mondi ed universi della loro presenza nel Creato? Forse. Fatto sta che solo in Italia nel 1978 fu registrato, da forze dell'ordine e quotidiani, il più alto numero di casi Ufo senza apparente spiegazione.

Le telecamere di Voyager (la XIII serie) per la prima volta hanno scandagliato il mare Adriatico, dalle coste della Romagna fino all'Abruzzo, a caccia di prove e testimonianze della più incredibile vicenda del secolo scorso (incontri ravvicinati del secondo tipo). “Voyager: ai confini della Conoscenza” del dott. Roberto Giacobbo, oggi ha raggiunto la 13^ edizione su Rai Due. Solo nel 2008 sono state prodotte e trasmesse 26 prime serate e 37 puntate per i ragazzi.

Ben 700 argomenti trattati in un totale, per tutte le edizioni, di 250 messe in onda. Un risultato sorprendente e inaspettato per un programma dedicato all'approfondimento storico-archeologico che si prefigge di trovare la verità nella leggenda e il fantastico nella storia.

La trasmissione andata in onda il 14 gennaio 2009, ha visto protagonisti alcuni ricercatori, tra cui gli amici Roberto Pinotti del Centro ufologico nazionale e lo scrittore pescarese Romano Di Bernardo che abbiamo intervistato per cercare di capire cosa sia davvero accaduto in Abruzzo trenta anni fa.

Sig. Romano Di Bernardo, come mai il periodo 1978-79 fu teatro in tutto il mondo di numerosi fenomeni inspiegabili e della più straordinaria stagione di avvistamenti di Oggetti Volanti non Identificati?

“Penso che l'ondata di avvistamenti O.V.N.I. (Oggetti Volanti Non Identificati) negli anni 1978/79 sulla costa dell'Adriatico fu per certi versi una delle più interessanti per lo studio del fenomeno.

Per la prima volta la gente comune ebbe paura e pensò seriamente che i “dischi volanti” non erano fantasie e che qualcosa di misterioso accadeva sulle nostre teste e sotto il nostro mare. Se fossi in grado di rispondere alla Sua domanda avremmo risolto il mistero che dal 1947 interessa il mondo intero”.

Lei crede negli extraterrestri ? Il suo parere sul tema UFO? Qual è il suo ruolo nel contesto dei fatti narrati dalla trasmissione Voyager di Roberto Giacobbo del 14 gennaio 2009?

“Credo, come la maggior parte della gente, che in qualche parte dell'Universo ci sarà sicuramente un'altra civiltà evoluta. Gli UFO sono stati visti da milioni di persone e fotografati, filmati da centinaia di giornalisti professionisti, militari e comuni cittadini in tutto il globo.

Anche gli astronauti hanno visto qualcosa. Si tratta, però, di un fenomeno prevalentemente visivo. Il mio ruolo nel contesto dei fatti del 1978 fu quello di cronista. Ero stato anche incaricato da Roberto Pinotti di “gestire” gli eventi per conto del Centro Ufologico Nazionale (C.U.N.)”.

Cosa è vero e cosa è leggenda in questo cosiddetto “Attacco alla Terra”? Quali eventi del 1978 sono più importanti per lo studio del fenomeno UFO?

“Il titolo del documentario inserito nella trasmissione Voyager di Giacobbo si riferiva ad articoli apparsi su giornali di provincia a dimostrazione del vasto coinvolgimento del pubblico nell'ondata di avvistamenti. Due sono gli eventi del 1978/79 che secondo me rivestono particolare importanza: l'episodio della motovedetta 2018 e la visita di un UFO alla centrale elettrica della ditta Ferri a Pietracamela.

Il globo luminoso uscito dal mare a prua della imbarcazione della Capitaneria di Porto e poi sparito in 4 secondi verso l'alto con una inclinazione di 45 gradi, appartiene ad un tipo di avvistamento che nel 1979 non era mai stato rilevato da un equipaggio della Marina Militare. Collegato al fenomeno fu anche rilevato il blocco del Radar e della comunicazioni VHF tra la Capitaneria e la motovedetta.

La testimonianza dell'equipaggio militare (conoscevo personalmente sia il Capitano Bellomo che il Capo di prima classe Di Valentino) al di sopra di ogni sospetto, classificò l'episodio tra quelli anomali, non riconducibili a fatti spiegabili”.

L'evento interessò anche la centrale elettrica nell'attuale Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, in Provincia di Teramo?

“La visita di un UFO alla centrale elettrica di Pietracamela è importante perché l'effetto della presenza dell'oggetto volante nei pressi della installazione provocò la staratura degli strumenti di un alternatore che non era in funzione.

Senza entrare nei particolari tecnici accadde, per semplificare il concetto, che la presenza dell'UFO provocò un fortissimo campo magnetico indotto che trasformò l'alternatore fermo in una specie di motore elettrico mettendo fuori uso sia l'amperometro che il voltometro del generatore stesso.

L'evento, piuttosto trascurato dall'ambiente ufologico, è importante perché, oltre alla testimonianza dei due operai presenti all'interno della installazione (uno dei quali riportò anche un malanno agli occhi a causa della luce emessa dall'oggetto volante) c'è quella dei tecnici che il giorno dopo hanno provveduto alla riparazione della strumentazione danneggiata”.

Secondo alcune pubblicazioni ufologiche, tra cui il libro “Contattismi Di Massa”, in passato l'Abruzzo sarebbe stato scelto da due “fazioni” di extraterresti in guerra tra loro: cosa c'è di vero?

Non crede che gli avvistamenti del 1978 possano ricollegarsi a tali eventi? Si trattò forse di un episodio di guerra fredda tra un sottomarino del Patto di Varsavia ed unità della Nato, come riferiscono alcuni?

“Riguardo al libro “Contattismi di Massa” del Prof. Stefano Breccia ho già espresso più volte la mia opinione sul sito (www.pescaraonline.net). Per me si tratta di una letteratura che non ha nulla a che fare con la realtà del fenomeno ufologico in Adriatico.

Per altro ognuno è libero di dire la sua; chi ci vuole credere ci creda. In quanto ai presunti sommergibili del patto di Varsavia, come ex specialista della caccia antisommergibili, Le posso dire con assoluta certezza, come ho dichiarato nella intervista a Voyager di Giacobbo, che nessun battello sottomarino può operare in un fondale di appena 23 metri. La presenza di mini sommergibili, ipotizzata da qualcuno, è da escludere, poiché tali mezzi hanno una autonomia ed una velocità limitata e devono essere trasportati sul teatro operativo.

E' iniziato l'Anno Internazionale dell'Astronomia, voluto dall'Unesco, per celebrare la Regina dele Scienze, l'astronomia, e la prima osservazione astronomica di Galileo Galilei con il suo cannocchiale: non pensa che l'Ufologia possa aiutare i giovani ad avvicinarsi all'amore per l'Astronomia e l'Astrofisica, per i misteri del Cosmo e per la ricerca scientifica sperimentale?

“Quando l'approccio all'Ufologia viene inteso dai giovani con il metodo scientifico insegnato da Galilei, l'approfondimento dello studio dell'Astronomia e dell'Astrofisica, è senza dubbio un modo corretto per indagare sui misteri dell'Universo che è molto più complesso di quanto si creda”.

(Disegni realizzati da R. Di Bernardo)

17/01/2009

Fonte: http://www.ilquotidiano.it/articoli/2009/01/17/94189/quando-gli-ufo-invasero-labruzzo-nel-1978-fu-davvero-attacco-alieno-alla-terra-da-fazioni-et