Quantum mind

Il Giornale Online
Convegno internazionale “Quantum Mind 2007” – Salisburgo (Austria)
Se qualche persona non introdotta negli ambiti della fisica quantistica e della ricerca di frontiera in questo campo fosse entrata nel Dipartimento di Scienze dell’Università di Salisburgo, si sarebbe guardata intorno con molta curiosità, ma anche con molta aria interrogativa. I partecipanti, provenienti non solo dall’Europa, ma da ogni parte del mondo (tra cui anche India, Giappone e Australia), costituivano già un elemento di interesse sia per la varietà delle culture di provenienza, ma anche di età e di proposte esplicative o propositive. Ma comunque tutti uniti da un comune interesse: la “quantum mind”, cioè la mente (o consapevolezza) quantistica! Infatti tutti i maggiori esponenti mondiali di questa branca della fisica moderna hanno portato il loro contributo, alcuni in concordanza di opinioni, altri in dissonanza. Ma è normale che, quando c’è la molteplicità di menti ci siano anche molteplicità di visioni e di spiegazioni dello stesso fenomeno che, proprio attraverso tali disparità, trova la sua strada verso la Verità.

Contenuti di “Quantum Mind 2007”
L’argomento centrale del congresso è stata la discussione del cosiddetto modello Orch –OR (in originale: Orchestrated Objective Reduction of Quantum Coherence in Brain Microtubules; in italiano: Riduzione oggettiva orchestrata di coerenza quantistica nei microtubuli cerebrali) di Hameroff – Penrose per la consapevolezza e dei suoi molteplici risvolti, siano essi condivisibili o meno.

Un dato importante da tenere presente è che, mano a mano che si sono sviluppati gli studi sul cervello e sul suo funzionamento, le caratteristiche della consapevolezza difficili da comprendere nei termini delle neuroscienze hanno richiesto l’applicazione di una branca della fisica moderna, la teoria quantistica, che descrive le relazioni tra materia ed energia. In pratica nel nostro cervello, o meglio nei neuroni che compongono il cervello, accadono degli eventi che possono spiegare “la consapevolezza” e che si possono comprendere solo attraverso effetti tipici della fisica quantistica! Alcuni aspetti della teoria quantistica (ad esempio: la coerenza quantistica) e il fenomeno fisico di collasso della funzione d’onda quantistica (detto, appunto, riduzione oggettiva = OR da Roger Penrose nel 1994) che si verificano nei microtubuli del citoscheletro e in altre strutture all’interno dei neuroni cerebrali, sono essenziali per comprendere cosa è la consapevolezza. Ma cosa sono i microtubuli? E cosa è il citoscheletro di un neurone? Proviamo a chiarirci le idee. Vedi: http://www.nonlocal.com/hbar/microtubules.html http://www.biologia.unige.it/corsi/pptlabcitoisto/citoscheletro.pdf

I microtubuli a loro volta sono formati da elementi ancora più piccoli, le microtubuline, o più semplicemente tubuline, che possono presentarsi solo in 2 stati possibili: alfa e beta. Ci troviamo quindi al livello di componenti cellulari dell’ordine di grandezza di circa 4-8 nm (10-9 m), cioè di qualcosa che è molto, molto più piccolo di una cellula (come può essere un neurone), ma comunque più grande di un singolo atomo. Le caratteristiche particolari dei microtubuli compatibili con effetti quantistici sono: la loro struttura reticolare simile a quella cristallina, il nucleo centrale vuoto, l’organizzazione delle funzioni cellulari e la loro capacità di elaborare informazioni. La conformazione degli stati delle subunità dette tubuline è tale che possono essere accoppiate ad eventi quantistici interni e interagiscono cooperativamente (cioè “computano”) con altre tubuline. La sovrapposizione coerente di stati quantistici accoppiati delle tubuline in volumi significativi di cervello diviene macroscopica e produce il legante globale essenziale alla consapevolezza. Possiamo equiparare l’emergenza della coerenza quantistica dei microtubuli con processi pre-consci che si sviluppano (per un tempo fino a 500 ms = millisecondi) finché la differenza di massa – energia tra gli stati separati delle tubuline raggiunge una soglia correlata con la gravità quantistica (massa critica).

Secondo Penrose, ognuno degli stati di sovrapposizione ha le proprie geometrie nello spazio-tempo. Quando il grado di differenza coerente massa-energia porta ad una sufficiente separazione della geometria spaziotemporale, il sistema deve scegliere e decade (si riduce, collassa) in un singolo stato e ciò produce un momento di consapevolezza/coscienza. In questo modo, una sovrapposizione transiente persiste finchè si verifica una repentina “riduzione quantistica”. Ciò si verifica in particolari stati conformazionali dei microtubuli/tubuline che regolano l’attività neuronale, incluse le funzioni sinaptiche. Possibilità e probabilità per stati di post-riduzione delle tubuline sono influenzate da fattori quali collegamenti di proteine associate ai microtubuli (MAPs) che agiscono come “nodi” che accordano e orchestrano le oscillazioni quantistiche.

Ecco allora che si definisce con il termine OR il processo di autoaccordatura che avviene nei microtubuli. Tutto ciò giustifica la tesi che la teoria Orch OR per i microtubuli cerebrali sia il più plausibile e specifico modello finora proposto per spiegare cosa è la consapevolezza/coscienza. Il fascino di questo modello sta proprio nell’aver armoniosamente intersecato due potenti campi di ricerca scientifica: quello biologico e quello di fisica quantistica. È come dire che la risoluzione dell’“empasse” si ha quando si esce dal proprio limite e si spazia in altre alternative, magari impensate. Tuttavia il sapere tecnicamente come avvengono le cose non credo che possa rendere con pienezza quell’ineffabile momento in cui ci si rende conto di “esistere”!È un’esperienza che si può assaporare completamente solo vivendola!!!

Gloria Nobili, laureata in Fisica presso Università di Bologna, collaboratrice del Museo del Dipartimento di Fisica, docente di laboratori presso il Dipartimento di Scienze della Formazione, ricercatrice in Biofisica.

Fonte: http://www.sentinelitalia.org/index.php?option=com_content&view=article&id=103:quantum-mind&catid=35:scienza-e-mistero&Itemid=54
Vedi: https://www.altrogiornale.org/news.php?extend.6733 https://www.altrogiornale.org/news.php?extend.7084