Raggi Cosmici Intergalattici e "Riscaldamento Globale"

Raggi Cosmici Intergalattici e "Riscaldamento Globale"

Riscaldamento Globale

di Nasif Nahle ® 3 Novembre 2005

Aggiornamento: 14 Novembre 2007. I paragrafi aggiornati sono stati evidenziati con caratteri blu.

Fonte dei dati: E. C. Stone, et all. Voyager 1 Explores the Termination Shock Region and the Heliosheat Beyond. Science; Vol. 309, pp. 2017-2020. 23 September 2005. NASA/NOAA. Interpretation: Nasif Nahle © 2005.

 

I Raggi Cosmici sono nuclei atomici (genericamente protoni) ed elettroni che vengono osservati nel collidere con l’atmosfera della Terra con enegie eccessivamente alte. Quando questi nuclei impattano con le molecole atmosferiche, la maggior parte della loro energia viene rilasciata come calore, riscaldando l’atmosfera della Terra. Come mostrato in questo grafico, il “Riscaldamento Globale” non è un evento antropogenico, ma un ciclo naturale relativo all’energia dell’Universo, non ad un anomalo Effetto Serra.
E’ evidente che i nuclei He (linea blu) influiscono direttamente sulle variazioni della temperatura della Terra (linea rossa); comunque, sembra come se non ci sia coincidenza tra i Raggi Cosmici Intergalattici (linea verde) e la Variazione del Riscaldamento Globale (GWV). Comunque, nel grafico, sotto queste linee, ho trasferito la linea grigia che corrisponde ai Raggi Cosmici Intergalattici (ICR) in 13.7 mesi, così potete vedere la coincidenza conclusiva tra la Radiazione Cosmica Intergalattica e le oscillazioni della temperatura della Terra.

Fonte dei dati: E. C. Stone, et all. Voyager 1 Explores the Termination Shock Region and the Heliosheat Beyond. Science; Vol. 309, pp. 2017-2020. 23 September 2005. R. B. Decker et all. Voyager 1 in the Foreshock, Termination Shock, and Heliosheat. Science; Vol. 309, pp 2020-2024. 23 September, 2005. NASA. NOAA. Interpretation: Nasif Nahle © November 2005.

Da questo grafico ho concluso che l’intensità della Radiazione Cosmica Intergalattica (ICR) influenza la Temperatura Troposferica Terrestre. Quando il Vento Solare collide con la Radiazione Cosmica Intergalattica, i nuclei e il plasma di elettroni si riscaldano e riducono la loro velocità di diffusione verso lo spazio Interstellare. L’energia viene immagazzinata nel Bow Shock (ndt. http://it.wikipedia.org/wiki/Bow_shock ) e rilasciata gradualmente verso lo spazio intergalattico e nel Sistema Solare.

Nel Termination Shock (TS) (ndt. http://it.wikipedia.org/wiki/Termination_shock), gli elettroni e i nuclei della Radiazione Cosmica Intergalattica penetrano nel Sistema Solare tramite le onde formate dal vento solare (SW) ed eludono le turbolenze magnetiche che hanno luogo dal movimento del Sistema Solare muovendosi verso il TS. I nuclei Intergalattici con una Bassa Densità Energetica non penetrano il Sistema Solare, ma vengono deviati dalle turbolenze magnetiche (Bow Shock) che sono formate dall’impatto tra il Vento Solare e la Radiazione Cosmica Intergalattica; ciò nonostante, le particelle lente con una Alta Densità Energetica (particelle calde) superano il Vento Solare, si raffreddano di nuovo e riaccellerano fino a raggiungere velocità supersoniche (400 Km/s) viaggiando verso il Sole, che è, nella direzione opposta verso la quale si muove il Vento Solare.

La Radiazione Cosmica Intergalattica e le particelle accelerate colpiscono ancora il Campo Magnetico della Terra (EMF). La collisione di queste particelle dal Bow Shock che collidono con il Campo Magnetico Terrestre, promuove la formazione di nuvole quando penetrano nella troposfera della Terra. Particelle incidenti sulla superficie della Terra, che arrivano dalla Radiazione Cosmica Intergalattica, incrementano la temperatura dei terreni e degli oceani. Il calore dalla superficie si trasferisce alla troposfera inferiore e si riscalda. L’intensità delle particelle intergalattiche e della radiazione cosmica che influenzano la Terra, dipendono dall’intensità del Vento Solare. Se l’intensità del Vento Solare fosse alta, allora l’entrata della Radiazione Cosmica Intergalattica dal Bow Shock del Sistema Solare, dovrebbe anch’essa essere elevata. Col diminuire della velocità del Vento Solare, la Radiazione Cosmica Intergalattica non diminuisce la propria velocità; comunque, le particelle della Radiazione Cosmica Intergalattica non vengono deviate, benchè il loro ingresso alla Terra dove comunicheranno la loro energia alle molecole dei terreni e degli oceani, le riscaldi. Se l’attività solare fosse intensa, allora il flusso del plasma cosmico sarebbe più potente. Vedremo questa correlazione nel seguente istogramma:

Fonte dei dati: E. C. Stone, et all. Voyager 1 Explores the Termination Shock Region and the Heliosheat Beyond. Science; Vol. 309, pp. 2017-2020. 23 September 2005. R. B. Decker et all. Voyager 1 in the Foreshock, Termination Shock, and Heliosheat. Science; Vol. 309, pp 2020-2024. 23 September, 2005. NASA. NOAA. Interpretation: Nasif Nahle © November 2005.

La correlazione tra l’Anomalia nell’Intensità dei Raggi Cosmici Intergalattici (IICR) e le variazioni nella temperatura troposferica terrestre è ovvia. Il Riscaldamento Globale presente non dipende dalla concentrazione dei Gas Serra, ma dalla Densità dell’Energia che arriva dallo spazio, quindi dal Sole e dal medium interstellare. Le barre dal blu al verde rappresentano l’anomalia della temperatura troposferica dal Dicembre 2001 all’Ottobre 2007.
Le barre dal rosso al marrone rappresentano l’Intensità dei Raggi Cosmici Intergalattici in tempo reale quando i Raggi Cosmici raggiungono la Terra. Osservate che l’anomalia, alla fine dell’istogramma, della Radiazione Cosmica Intergalattica che sale, con pochi decrementi. Comunque, abbiamo carenza di dati dopo il Febbraio 2007. Se l’intensità della Radiazione Cosmica Intergalattica aumenta, il prossimo anno (2008) sarà caldo; comunque, se l’intensità della Radiazione Cosmica Intergalattica diminuisce, il 2008 sarà un anno da normale a freddo. La correlazione è l’opposto delle ipotesi del Dr.Nir Shaviv.

Alcuni scienziati della Francia hanno scoperto che il Sistema Solare sta entrando in una nuvola di anomali Raggi Cosmici (leggere: http://adsabs.harvard.edu/abs/1978ApJ…223..589V )

Sono i nuclei Intergalattici e l’energia radiante che possono penetrare entrambi la magnetosfera solare e la magnetosfera terrestre? Apparentemente si, dato che l’istogramma di sopra mostra che per ogni oscillazione dell’Intensità dei Raggi Cosmici Intergalattici, esiste una oscillazione nella Temperatura troposferica della Terra (osservata anche nell’atmosfera di Marte). Ogni picco nell’energia rilasciata nel shock bow corrisponde, con alto grado di accuratezza, ad una elevazione nella variabilità della temperatura atmosferica terrestre e la maggioranza del decremento nell’energia rilasciata nel shock bow, corrisponde ad un calo nella discrepanza della temperatura troposferica della Terra. Ci sono alcune regioni dell’istogramma che apparentemente non corrispondono alla variabilità delle temperature troposferiche terrestri; questo obbedisce all’interferenza prodotta dall’Attività Solare, che alimenta giganti regioni di magnetismo attraverso i picchi massimi delle macchie solari, che protegge la Terra, così come dall’eccesso della Radiazione Cosmica Intergalattica e dal Vento Solare locale. Comunque, abbiamo carenza dell’intera protezione nei periodi di minima Attività Solare.

Il Sistema Solare si sta muovendo nella sua orbita attorno alla Via Lattea alla velocità di 217.215 Km/s. Il Sistema Solare completa un giro della Via Lattea ogni 226 milioni di anni. Esiste un altro movimento del nostro Sistema Solare sopra e sotto il piano della Via Lattea (la nostra galassia). La velocità di questa oscillazione è di 5km/s.

Fonte dei Dati: E. C. Stone, et all. Voyager 1 Explores the Termination Shock Region and the Heliosheat Beyond. Science; Vol. 309, pp. 2017-2020. 23 September 2005. R. B. Decker et all. Voyager 1 in the Foreshock, Termination Shock, and Heliosheat. Science; Vol. 309, pp 2020-2024. 23 September, 2005. NASA. NOAA. Interpretation: Nasif Nahle © November 2005.

Su questo grafico, le linee appiattite sono state disegnate prendendo in considerazione i minimi e i massimi dell’intensità della Radiazione Cosmica Intergalattica e la variabilità della temperatura troposferica globale. La corrispondenza esplicicta tra le linee è indiscutibile. Mi sono attenuto realisticamente ai grafici originali di entrambi i grafici lineari, considerando la diffusione in salita dalla Radiazione Cosmica Intergalattica attraverso il Vento Solare verso il Sole.

Senza dubbio, la presente variabilità nella temperatura troposferica della Terra è attribuibile direttamente all’instabilità dell’intensità della Radiazione Cosmica Intergalattica, che include nuclei He++ e H+ ed elettroni. Gli intervalli lunghi e corti corrispondono inaspettatamente.

Le particelle cosmiche intergalattiche di Elio con energia superiore a 70 MeV/nucleo che superano il flusso del vento solare salgono fino a raggiungere la vicinanza del Sole e modificano la temperatura troposferica della Terra. Su questo grafico, le linee blu indicano l’intensità originale dei nuclei di Elio nel Bow Shock del nostro Sistema Solare. Questa intensità dipende direttamente dalla Radiazione Cosmica Intergalattica; per questa ragione ho incluso il grafico lineare della Radiazione Cosmica Intergalattica (linea rosa) come grafico di rumore dietro le linee dell’intensità dell’energia dei nuclei di Elio. I periodi tra i picchi e i cali della linea dell’Elio concordano accuratamente con i periodi tra i picchi e le depressioni della linea rossa corrispondente alla variabilità della temperatura troposferica della Terra (TTTV). Ho anche incluso la linea estrappolativa nella TTTV per i prossimi mesi consistente con le linee dell’intensità della Radiazione Cosmica Intergalattica e dell’Elio.

La tendenza dell’intensità dei Raggi Cosmici Intergalattici, dei Nuclei di Elio dei Raggi Cosmici Intergalattici e della Variabilità della temperatura troposferica hanno caratteristiche comuni verso la crescita. Potete vedere come i tre grafici coincidono puntualmente. Se sovrapponete il grafico della concentrazione di Biossido di Carbonio, riconoscerete che non c’è tendenza alla crescita, ma che la linea sale e scende. Il grafico della CO2 non coincide col grafico sulla variabilità della temperatura troposferica. E’ deplorevole che il clima generato dai Media e dagli ambientalisti vi porti al terrore.

PS: Il grafico sopra questo testo è stato aggiunto il 21 Ottobre 2007 e il paragrafo in blu è stato corretto il 10 Novembre 2007.

Come indicato precedentemente, l’intensità della Radiazione Cosmica Intergalattica, l’energia dei nuclei di He e la variabilità della temperatura troposferica sono state insolitamente elevate nel 2006 e nei primi due mesi del 2007. Nell’estensione delle temperature troposferiche, osserviamo elevate temperature per Gennaio, Febbraio, Novembre e Dicembre nel 2006, ma non erano superiori a quelle registrate nel 1998. Su questo grafico osserviamo che il cambiamento della temperature da Gennaio a Febbraio 2007 è stato superiore rispetto al 2006; comunque, il resto dell’anno il cambiamento di temperatura è stato normale.
Potete vedere che l’intensità anomala dei Raggi Cosmici Interstellari, che ha raggiunto il picco massimo attraverso Gennaio e Febbraio 2007, ha promosso alti livelli e frequenze di nuvolosità, lughe e copiose piogge tra Gennaio e Novembre 2007. L’Intensità dell’ Irradiazione del Sistema Solare è stata molto bassa e il Sole è rimasto senza macchie quasi tutto l’anno, cosa che coincide con la teoria del Dr.Henrik Svensmark ( http://www.journals.royalsoc.ac.uk/content/3163g817166673g7/fulltext.pdf ) sull’influenza dell’Irradiazione Solare sulle giornate nuvolose.

Il prossimo testo è stato scritto il 5 Dicembre 2006; quest’anno è stato il più freddo del decennio. Sembra che infine le temperature troposferiche globali si siano stadardizzate. Questo conferma che le fluttuazioni della temperatura terrestre ( e di tutti i pianeti del Sistema Solare) siano cicliche e causate da altri sistemi siderali esterni alla Terra. Non esiste Riscaldamento Globale per l’attività umana.

Responsabile di questa pagina: Nasif Nahle (scientist@biocab.org)

LE VECCHIE SCOPERTE SONO SCADUTE?

Molte persone hanno criticato l’ultimo riferimento di questa sezione solo perchè è un documento pubblicato nel 1978. Abbiamo incluso diversi documenti recenti, ma li scartano solo perchè sono documenti recenti che confermano la scoperta del Dr.Alfred Vidal-Madjar. Persino se non ci sono “recenti” rapporti che confermano la scoperta del Dr. Vidal-Madjar, la scienza dovrebbe accettare che sia valida e reale, perchè non ci sono documenti che mostrano che fosse in errore.
Potrei farvi un esempio sull’erratezza delle affermazioni di quelli a cui non piacciono le vecchie informazioni scientifiche. Scartereste la Teoria della Relatività Generale, descritta da Albert Einstein solo perchè è stata pubblicata nel 1916? Scartereste le Leggi della Termodinamica perchè sono state descritte dal Dr. Van Ness nel 1969? Scartereste la teoria cellulare solo perchè Robert Hooke pubblicò la sua scoperta nel 1665? Sono sicuro che state scuotendo la testa. La regola accademica e scientifica è che se una scoperta viene confermata nel tempo e nessun altro scienziato scopre il contrario o l’erratezza della teoria, allora la scoperta o la teoria resteranno valide. Non importa se la scoperta o la teoria è stata fatta 14.000 anni fa.

Riferimenti:

E. C. Stone et all. Voyager Explores the Termination Shock Region and the Heliosheat Beyond. Science; Vol. 309, pages 2017 – 2020. 23. September 2005.

D. A. Gurnett and W. S. Kurth. Electron Plasma Oscillations Upstream of the Solar Wind Termination shock. Science; Vol. 309, pages 2025 – 2027. 23. September 2005.

R. B. Decker et all. Voyager 1 in the Foreshock, Termination Shock, and Heliosheat. Science; Vol. 309, pp 2020-2024. 23 September, 2005.

The Sun Does a Flip. NASA’s Website:
http://science.nasa.gov/headlines/y2001/ast15feb_1.htm.
Last reading on November 8th, 2005.

Cracks in Earth’s Magnetic Shield. NASA’s Website:
http://science.nasa.gov/headlines/y2003/03dec_magneticcracks.htm
Last reading on November 7th, 2005.

The Solar Wind at Mars. NASA’s Website:
http://science.nasa.gov/headlines/y2001/ast31jan_1.htm
Last reading on October 28, 2005.

Who’s Afraid of a Solar Flare? NASA’s Website:
http://science.nasa.gov/headlines/y2005/07oct_afraid.htm
Last reading on November 3rd, 2005.

Common Misconceptions about Global Warming. Friends of Science’s Website:
http://www.friendsofscience.org/index.php?ide=4
Last reading on October 18, 2005.

a) The Latest 48 hours of Solar Wind Data. SOHO’s Website:
http://umtof.umd.edu/pm/
Last reading on November 13, 2005.

b) The Latest 48 hours of Solar Flare Activity. SOHO’s Website:
http://umtof.umd.edu/pm/flare/
Last reading on November 13, 2005.

Svensmark, H., Pedersen, Jens Olaf P., Marsh, Nigel D., Engoff, Martin B., Uggerhoj, Ulrik I. Experimental evidence for the role of ions in particle nucleation under atmospheric conditions. Proc. R. Soc. A (2007) 463, 385–396. Published online 3 October 2006.

Is the Solar System Entering a Nearby Interstellar Cosmic Cloud? Vidal-Madjar, A.; Laurent, C.; Bruston, P.; Audouze, J. The Astrophysical Journal. Vol. 223; pp. 589-600. July 15, 1978. Website: http://adsabs.harvard.edu. Last reading on December 05, 2006.

Fonte: http://biocab.org/Cosmic_Rays_Graph.html

Tradotto da Richard per Altrogiornale.org

Nota: L’immagine iniziale non fa parte del documento originale.

Vedi: https://www.altrogiornale.org/_/content/content.php?content.300