Scie chimiche ed anomalie meteorologiche

Ringrazio la gentilissima Signora Teresa, una delle poche persone di Sanremo ad interessarsi delle scie chimiche, poiché molti matuziani si preoccupano delle luminarie natalizie e di fanfaluche simili: è il caso di dire che sono proprio… fulminati. Da un fitto e proficuo scambio di messaggi con la concittadina ho desunto alcuni dati per la stesura di questo articolo.

Numerose sono le anomalie meteorologiche che si possono rilevare a causa della sinergia H.A.A.R.P.- scie chimiche.

La settimana scorsa, grazie ad una perturbazione di origine atlantica, sono cadute delle piogge nell'Italia settentrionale. Circoscrivendo il discorso alla Liguria, si è notato che sia nella Riviera di Ponente sia in quella di Levante sono state rilevate precipitazioni piuttosto abbondanti, soprattutto nella zona dell'Appennino. Nondimeno il bilancio idrico è ancora fortemente negativo, tanto è vero che in alcuni comuni dell'entroterra l'acqua scarseggia a tal punto che gli abitati sono riforniti con apposite autobotti. Accade, ad esempio, a Borghetto d'Arroscia, dove “I pompieri sono dovuti intervenire per la siccità che, da tempo, attanaglia la nostra zona… Con l’autobotte, carica di 6.000 litri d’acqua, i Vigili del Fuoco hanno rifornito il paese. Se non dovesse piovere anche nei prossimi giorni, un ulteriore intervento è fissato per l’inizio della prossima settimana”. (C. Alessi)

La siccità è certamente causata dallo spargimento in atmosfera di sostanze che assorbono l'umidità ed è associata ad una diminuzione dei valori igrometrici: si pensi alle estati liguri di qualche anno addietro, quando la stagione calda era particolarmente umida (l'umidità relativa raggiungeva e superava il 70 per cento), mentre le estati più recenti sono state piuttosto aride.

La scarsità di precipitazioni, spesso concentrate in pochi giorni di ciascun mese, invece che distribuite con una certa regolarità e continuità nei mesi autunnali ed invernali secondo le caratteristiche del clima mediterraneo, è l'aspetto più vistoso, ma non l'unico della manipolazione climatica in Liguria: infatti, a differenza di quello che è sempre avvenuto, si possono osservare fronti nuvolosi atlantici che non portano pioggia e, nel contempo, nuvole provenienti da est da cui cade qualche goccia.

I temporali, preannunciati da lampi e tuoni, sono spariti: le piogge, in realtà, sono piovaschi o acquerugiole sparse che lasciano i terreni arsi, i fiumi in secca e gli invasi semivuoti. I cumuli sfibrati da cui precipitano quattro gocce sono simili alle mammelle di quelle capre macilente dalle quali un misero allevatore di un'area subsahariana semidesertica riesce a mungere, con grande sforzo, solo poche stille di latte.

Come è naturale, tra strati e cumulonembi, si intravedono le solite scie chimiche e nubi harpizzate dalla caratteristica forma ondulata, mentre sovente scorrazzano elicotteri neri privi di contrassegni. Ci si chiede a questo punto perché, talvolta continui a piovere o a nevicare: ritengo che le precipitazioni siano un mezzo usato affinché ricadano al suolo, assieme alle idrometeore, sostanze velenose di vario tipo e polvere “intelligente”. Queste piogge chimico-biologiche sono da reputarsi quindi assai pericolose.

Allo stesso tempo, si illude la popolazione che il tempo sia più o meno normale con settimane di “bel tempo” (in realtà con cielo velato e nuvoloso, nonostante l'alta pressione, e con l'orizzonte velato da nebbie artificiali) intercalate a qualche giorno appena piovigginoso. Le bizzarrie meteorologiche del tutto artificiali sono state registrate anche in altre regioni di Italia, da cui ci provengono bollettini che si riferiscono alla diminuzione sensibile dell'umidità, ad inconsuete rotazioni dei venti ed a correnti in quota con direzione opposta a quella verso cui si muovono le chemtrails. Questo fenomeno può non apparire tanto strano, perché, a causa dei moti convettivi e di altri fattori, nuvole di differente altitudine possono scivolare in direzioni opposte: diventa però singolare, suscitando perplessità, quando scie e nubi sono alla medesima quota. La manifestazione si potrebbe spiegare pensando a diversa densità: un'altra prova che le scie non sono composte prevalentemente da vapore acqueo, altrimenti tenderebbero a comportarsi come le nuvole in presenza di identici fattori meteorologici, il che non avviene.

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