Scoperta una misteriosa fonte di potenti raggi cosmici

Il Giornale Online

E nuovamente le profondità dello spazio immergono gli scienziati in abissi di perplessità.

Nuovi risultati pubblicati su “Nature” mostrano un eccesso inatteso di raggi cosmici di altissima energia – 300-800 miliardi di elettroni volt – provenienti da una fonte non identificata.

Potrebbe trattarsi della conseguenza dell’annichilamento di particelle teoriche “esotiche” utilizzate nei modelli che spiegano la materia oscura.

“Questo flusso eccedentario di elettroni non può essere spiegato nell’ambito del modello standard che definisce l’origine dell’irraggiamento cosmico”, dichiara il principale investigatore del progetto, professore John P. Wefel.

Secondo lui esiste una fonte relativamente vicina alla terra che emette queste particelle.

(Foto sopra: rappresentazione artistica di raggi cosmici che colpiscono la terra.)

L’individuazione di questo irraggiamento è stata effettuata nell’ambito del progetto ATIC, Avanced Thin Ionization Calorimeter, un pallone gonfiato con elio che galleggia a 38 km di altitudine sopra l’Alaska. Il pallone, largo quasi quanto l’interno di uno stadio da football, capta i raggi cosmici prima che essi vengano assorbiti dall’atmosfera.

Le analisi dei dati evidenziano che la fonte misteriosa è situata in un raggio distante dal sole approssimativamente 3000 anni luce. Un pulsar, un mini-quasar, tracce di supernova o buco nero di taglia intermedia potrebbero essere all’origine di questa forte emissione di energia.

“i raggi cosmici di elettroni perdono la loro energia durante il loro viaggio attraverso la galassia. Più l’energia iniziale è importante più queste perdite sono elevate. Al livello di energie misurate dai nostri strumenti, questa perdita energetica respinge il flusso di particelle proveniente da fonti vicine alla Terra, permettendo in questo modo la loro individuazione” spiega Jim Adams, direttore di ricerca sull’ATIC per conto della NASA.

Gli scienziati aggiungono che esistono altri oggetti simili nelle vicinanze del nostro sistema solare.

Questi risultati permetteranno ad altri tipi di apparecchiature di indagare su questo strano oggetto in vista di ulteriori analisi, essendo molto raro di potere osservare da così vicino un pulsar o un mini-quasar.

Una spiegazione alternativa di questo eccesso di elettroni molto energizzato si basa sull’annichilamento ipotetico di particelle esotiche in grado di modellizzare la materia oscura.

Come ora si sta scoprendo, questa materia, che rappresenta il 75% della materia dell’universo,ma che non si può individuare, non è ancora compresa dai teorici e ogni novità strana venuta dallo spazio aumenta le speculazioni.

Nel nostro quadro, “l’annichilamento di particelle – esotiche – predette dalla teoria per descrivere il meccanismo gravitazionale su scala quantica potrebbe essere all’origine dell’emissione di particelle come gli elettroni, i positroni (anti elettroni), e gli antiprotoni”, secondo Eun-Suk Seo, responsabile sull’ATIC per l’Università del Maryland.

Per saperne di più sul progetto ATIC http://sites.wff.nasa.gov/code820/

Tradotto da m.degournay per Altrogiornale.org

Fonte http://www.unisciences.com/espace/news/source_flux_cosmique_mysterieuse.php2.php?id=388&page=2