Semeiotica Biofisica Quantistica: il genoma frattale

Il Giornale Online
Da parecchi anni la SBQ sottolinea e richiama l’attenzione di scienziati, specialisti, addetti ai lavori ed opinione pubblica sul fatto che non esiste un unico DNA, bensì due, uno nucleare ed uno mitocondriale, per cui è più appropriato riferirsi ad esso discernendolo in n-DNA e mit-DNA. E’ proprio l’[link=http://www.quantumbiosystems.org/admin/files/QBS%202(1)%20250-281.pdf]alterazione genetica [/link]del mit-DNA ciò che sta alla base dell’ICAEM, quella citopatia mitocondriale o stato di sofferenza della cellula che dà luogo alle costituzioni semeiotico-biofisiche e ai rispettivi reali rischi congeniti di patologie degenerative, come ad esempio cancro, diabete mellito tipo 2 e cardiopatia ischemica. Sergio Stagnaro, nel corso della sua ultra cinquantennale ricerca, si è dedicato non soltanto alla diagnosi semeiotica, ma ha cercato delle appropriate soluzioni di prevenzione primaria, utili a rendere residuale il reale rischio di malattia. Ciò significa sostanzialmente preferire uno stile di vita idoneo e salutare (dieta etimologicamente intesa, esercizio fisico-motorio quotidiano, mantenimento del peso ideale) e trattamenti atti a migliorare la respirazione mitocondriale e l’ossigenazione tessutale, così che, pur restando l’alterazione genetica ed i conseguenti terreni sui quali la patologia può insorgere, il rischio della stessa è portato ai minimi termini grazie a continue misure di energizzazione e protezione cellulare ed istangica che limitano, ad esempio, l’acidosi tessutale arrestando o regredendo il processo degenerativo pre-metabolico.

Il fondatore della Semeiotica Biofisica si chiese così nel 2004 se fosse possibile guarire la prima costituzione SBQ da lui scoperta, ossia il Terreno Oncologico (TO). La sua congettura fu quella di ritenere reversibile il TO per le generazioni future: “Marito e moglie, entrambi con TO positivo, se accettassero di sottoporsi a terapia preventiva prima del concepimento, potrebbero dar luce ad un figlio con TO negativo, il che significherebbe che mai il nascituro, nonostante i numerosissimi fattori di rischio, potrebbe essere un giorno a rischio o soffrire di cancro.” Questa profezia si è dimostrata vera, concretizzandosi nel 2010 con la [link=http://www.sisbq.org/manuelstory.html]Manuel’s story[/link]. La congettura del 2004 si può vedere dal punto di vista del caos deterministico, misurato secondo l’invariante statistico della dimensione frattale. E’ noto ai medici e studiosi della SBQ, che una ridotta dimensione frattale può essere indice di costituzione SBQ. Mano a mano che, unitamente a quest’ultima, cresce il reale rischio congenito di patologia, la dimensione frattale (fD), che coincide con la Riserva Funzionale Microcircolatoria, diminuisce sempre più.

Ciò che si studia a valle è una qualche “struttura” che ha un suo “schema” a monte per cui una ridotta fD, correlata a funzione e struttura di cellule, proteine, mitocondri, glicocalici, ecc., dipende da una ridotta fD di qualcosa che regola questi ultimi, ossia n-DNA e mit-DNA geneticamente alterati. E’ scoperta recente che [link=http://www.wired.com/wiredscience/2009/10/fractal-genome/]il genoma è frattale[/link], ha struttura frattale. Schema mit-DNA e struttura frattalica del mit-genoma sono dunque due facce della stessa medaglia. Se esiste alterazione del mit-DNA, testimoniata dalla ridotta dimensione frattale (fD) di funzionalità e strutture a valle, ciò significa che vi è una ridotta fD a monte, ossia una ridotta fD del mit-genoma, rispetto ad una fD fisiologica, per il principio di gerarchia frattalica (vedi [link=http://www.sisbq.org/uploads/5/6/8/7/5687930/joqbs_mitgenome.pdf]articolo[/link] sul mit-genome fractal dimension).
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Sulla base degli studi sul genoma frattale mitocondriale i ricercatori della SBQ hanno iniziato nel 2011 una [link=http://www.fractal.org/Geometric-unification.pdf]collaborazione[/link] con ricercatori degli Stati Uniti, ed in particolare con il team californiano del genetista Andras Pellionisz. Pellionisz studia da tempo le relazioni di comunicazione dell’informazione tra DNA, RNA e proteine, da lui genialmente ipotizzate. Egli sostiene che esiste un feed-back bidirezionale tra ognuna di queste tre componenti, che possiamo immaginare ai vertici di un ideale triangolo. Questo feedback è ritenuto esistente dalla genetica classica solo tra DNA ed RNA e tra RNA e proteine, mentre in virtù del ‘Dogma Centrale’ e del ‘Junk DNA’ non esisterebbe alcuna comunicazione e feedback diretto tra DNA e proteine, e viceversa. Pellionisz non fa altro che sopprimere il ‘Dogma Centrale’ e l’idea di DNA spazzatura (junk DNA), in modo da rendere teoricamente lecito il mutuo feedback tra DNA e proteina.

La SBQ conferma a [link=http://www.sisbq.org/uploads/5/6/8/7/5687930/prgf_qbsevidences.pdf]livello clinico e sperimentale[/link] l’idea di Pellionisz sintetizzata nel [link=http://junkdna.com/pellionisz_principle/]Principio di Ricorsività della Funzione del Genoma Frattale[/link]. La mutua comunicazione ed il reciproco scambio di informazione tra DNA e strutture a valle (proteine, cellule, mitocondri, glicocalici, ecc.) è la chiave per comprendere le recenti scoperte della SBQ e legittima la possibilità di influenzare la struttura del genoma a causa di meccanismi di retro-azione originati e stimolati operando a valle a livello cellulare. La blue therapy è lo zenith della SBQ ed il suo sigillo dato che consente la reversibilità genetica di ICAEM e costituzioni semeiotico-biofisiche.
La reversibilità genetica è possibile soltanto se esiste una comunicazione tra strutture a valle e mit-genoma tale da permettere una ristrutturazione genetica del mit-DNA e rendere fisiologica la sua fD.

La possibilità di modificare il DNA non è ovviamente un’invenzione del ‘Centro Studi e Ricerche della SBQ’, dato che su questo aspetto i [link=http://ilfattorec.altervista.org/fccapitolo310.html]genetisti[/link] ci lavorano quotidianamente, solo che loro partono dal concetto riduzionista 'un gene, una malattia'. Ogni giorno arriva infatti sul giornale la notizia: scoperto il gene che fa venire il raffreddore, scoperto il gene del mal di pancia, ecc. La novità sta nel fatto che la modifica dell'alterazione genetica del mit-DNA, in modo tale da sanarlo (visto che viene eliminata l’ICAEM) avviene in conseguenza di un approccio globale alla struttura del genoma, o meglio del mit-genoma, in quanto i geni sono tutti interconnessi, e non dunque estrapolati dal loro contesto ([link=http://www.sisbq.org/uploads/5/6/8/7/5687930/joqbs_mitgenome.pdf]vedi articolo sul mit-genome fractal dimension[/link]). Oltretutto, non essendo genetisti, non avendo apparecchiature sofisticate, non avendo laboratori, i ricercatori SBQ usano cose semplici, non potendo andare direttamente sul DNA (costosissime procedure con costosissimi materiali), ed operano dal basso verso l'alto (agendo sulle strutture a valle, che poi retroagiscono sul genoma stesso) : un fonendoscopio ed un bicchiere d'acqua (della sorgente Puzzola) per chi non ha a disposizione la strumentazione di medicina quantistica appropriata.

Del resto Dio ha dato la sapienza ai piccoli, a un medico di famiglia con mezzi praticamente inesistenti, non certo ai grandi.

Fonte: http://www.sisbq.org/genomafrattale.html