Siamo tutti sensitivi?

Il Giornale Online
Le tecniche per raggiungere l'equilibrio psicofisico e svilluppare i poteri mentali

Ancora oggi molti pensano che i sensitivi siano individui diversi, dotati di un talento misterioso, forse persino inquietante. In effetti, medium, guaritori e sciamani sono spesso… superdotati.

Ma se un tempo si pensava che la sensitività fosse un dono o una prerogativa di pochi, gli americani hanno dimostrato che tutti possono sviluppare le facoltà Esp o Pk, attraverso un training.

Tutte queste capacità si manifestano più facilmente quando siamo rilassati, in meditazione, in trance, cioè in stato modificato di coscienza (quello in cui il cervello emette una frequenza chiamata onda alfa, che favorisce l'uso del cervello destro, che controlla la sensitività e la creatività). Ecco perché molti fenomeni di telepatia avvengono durante i sogni, nello stato di pre-sonno o di ipnosi.

Lo stato alfa. Il primo passo è quello di imparare a lasciarsi andare, mollando il controllo e la razionalità (che in realtà non viene abbandonata, ma solo messa temporaneamente da parte), per lasciar emergere l'intuizione. Poi, esattamente come fa uno sportivo che si allena tutti i giorni per migliorare le sue prestazioni, si può iniziare a fare degli esercizi molto semplici, che attivano un'attenzione maggiore alle percezioni Esp, che quasi tutti hanno anche se deboli.

Alcuni facili esercizi: per allenare la mente, si può, ogni volta che suona il telefono o il citofono, chiedersi se è un uomo o una donna, o addirittura chi è.

– Quando si deve posteggiare, provate a passare in rassegna le vie vicine alla vostra destinazione, visualizzando (ciò significa immaginare o creare un'immagine mentale) dove troverete un posto libero per l'auto.

– Utilizzate un mazzo di carte da ramino. Ponetele davanti a voi dalla parte del dorso e, dopo aver fatto il vuoto mentale allontanando ogni pensiero, visualizzate se è una carta rossa o nera. Potete anche toccarle: di solito il nero trasmette una sensazione di freddo, il rosso di caldo. Quando avrete avuto buoni risultati, provate a visualizzare il seme (cuori, quadri, fiori, picche), poi il numero. Scoprite se vi basta concentrarvi o se raggiungete un miglior risultato attraverso il tatto. Alcuni pongono la carta o l'oggetto in mezzo alla fronte, là dove gli indiani collocano il terzo occhio, l'organo invisibile della chiaroveggenza.

Manuela Pompas

Fonte: www.tarocchionline.net