Studi sul controllo umano delle onde cerebrali

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Recenti studi scientifici dimostrano quanto sia adattabile il cervello umano nel processo delle informazioni. Le onde cerebrali sono specifiche dei diversi stati psico-mentali che viviamo. Attraverso la volontà possiamo controllare il tipo di onde cerebrali già predominanti, e possiamo guarire noi stessi tramite l'armonizzazione delle onde cerebrali.

Il cervello è la meraviglia dei processi informativi. Ci servirebbe un computer grande tre volte l'Italia per poter comprendere una quantità di informazioni simile a quella di cui si occupa il nostro cervello. E neanche questo potrebbe bastare, poiché le funzioni e le operazioni del cervello sono molto più complesse di quelle di un computer.

Le informazioni che provengono dai sensi sono trasmesse al cervello e codificate in forma elettrica (impulsi) o chimica (la presenza di alcune sostanze specifiche e la loro concentrazione). Tutte le parti del cervello sono intercomunicanti, e ciò si realizza attraverso un vastissimo insieme di piccole “stazioni” elettriche, i neuroni. La loro membrana presenta sulla parte esterna una carica elettrochimica, liberata continuamente sotto forma di ciò che viene definito “il potenziale di azione”.

Essa viaggia poi lungo i prolungamenti neuronali, chiamati dendriti e assoni, fino ad altri neuroni. Le cellule nervose agiscono all'unisono per generare pensieri e movimenti, e l'informazione si diffonde, attraverso reti molto fini, tra le diverse parti del cervello e verso gli organi di azione. In quale modo l'informazione compresa nel pensiero venga codificata in questa “zuppa elettrochimica” sui generis, rimane ancora un mistero per gli scienziati, che si limitano ad una teoria meccanicistica della vita.

L'attività totale dei neuroni genera le onde cerebrali – pulsazioni elettriche con diverse frequenze. Queste possono essere registrate da uno strumento chiamato elettroencefalografo, con l'aiuto di alcuni elettrodi posti sul cuoio capelluto. Un solo elettrodo può leggere l'attività di circa 100.000 neuroni. Nel cervello umano esistono 100 miliardi di simili cellule neuronali, e ognuna può formare da 100 a centinaia di migliaia di connessioni (sinapsi) con altre cellule. Il numero di connessioni che può esistere tra tutte le cellule nervose del cervello è impressionante.

Le sinapsi avvengono durante l’intera vita, come risposta agli stimoli provenienti dall'ambiente esterno: il contatto con i membri della propria famiglia, con altri individui, la scuola, l'educazione, ecc., ma anche come risposta alle proprie intenzioni e motivazioni. Più il bambino, e successivamente l'adulto, si sforza di conoscere e imparare cose nuove, più sarà stimolato un numero sempre maggiore di neuroni, e di conseguenza il numero delle connessioni cresce. “Abbiamo a che fare con un'orchestra sinfonica in cui i musicisti assumono una posizione stabile ma svolgono una funzione mobile, e possono seguire il direttore d'orchestra o improvvisare da soli la melodia”, dice W. Grey Walter riguardo l'attività cerebrale.

Le onde cerebrali e gli stati psico-mentali – due aspetti della stessa realtà

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Si è osservato che le onde cerebrali sono di cinque tipi: alfa, beta, gamma, delta e theta. I ricercatori hanno stabilito delle corrispondenze tra i diversi stati dell'essere umano e le caratteristiche dell’attività elettrica del cervello, oggettivate sotto forma di onde cerebrali che appaiono in ogni Stato. Nello stato di veglia predominano le onde beta. La loro frequenza è compresa tra i 13 e i 30 hertz (cicli al secondo). Esso caratterizza i periodi di concentrazione mentale, la risoluzione dei problemi, l'analisi centrata sui diversi problemi quotidiani.

Le onde alfa sono le onde elettriche della regione parietale e occipitale del cervello, con una frequenza compresa tra gli 8 e i 12 Hz (secondo alcuni scienziati 13 Hz ). Queste onde caratterizzano lo stato di lucidità, di calma e di rilassamento mentale, o gli stati di sogno ad occhi aperti. Le onde alfa sono un segno di rilassamento mentale indicante l'assenza della stimolazione sensoriale in una persona cosciente.

Le onde cerebrali in realtà appaiono durante il sonno profondo o durante gli stati di incoscienza. La loro frequenza è compresa tra lo 0,5 e i 4 Hz. Le onde cerebrali gamma hanno una frequenza maggiore, 40 Hz, e sono implicate nell'attività mentale molto intensa. La loro presenza è stata segnalata durante il processo di risveglio e i periodi di sonno caratterizzati da movimenti oculari rapidi.

Le onde cerebrali theta appaiono negli stati di sonnolenza, di incoscienza, di sogno, quando non riusciamo a concentrarci, o negli stati di calma profonda, rilassamento, tranquillità, come gli stati di passaggio dalla veglia al sonno o viceversa. La loro frequenza è di 4-7 Hz. Alcuni la ritengono invece di 5-8 Hz. Un tempo prolungato di attività mentale theta durante lo stato di veglia, indica la presenza di un periodo di creatività psico-mentale fortissima.

Attraverso la pratica, la meditazione yogica può diminuire la frequenza di liberazione delle onde cerebrali dal livello caratteristico delle attività quotidiane fino al livello theta, permettendo alla persona di rimanere in questo stato mentale molto rilassata, seppur cosciente.

Il cervello è un organo dinamico e molto plastico

Per molto tempo, da quando è stata scoperta la cellula nervosa, si è ritenuto che l'essere umano nascesse con un numero limitato di neuroni, il cui “consumo” avveniva durante la vita, e che le connessioni tra neuroni si realizzassero solo nel periodo di apprendimento e di sviluppo del bambino. I molteplici esperimenti che si sono diffusi a partire dagli anni 50-60, hanno promosso l'idea del rinnovamento delle cellule nervose e delle moltiplicazioni delle connessioni tra i neuroni. Ma queste idee non sono state pienamente accettate dagli scienziati di quei tempi.

Negli anni 60, Maurice Barry Sterman, laureato alla facoltà di psicologia dell'Università della California, Los Angeles ( UCLA), ha iniziato a promuovere un concetto che è stato accettato solo in questi ultimi anni dagli scienziati. Egli considera il cervello un organo dinamico e molto plastico, cioè un organo che si può adattare strutturalmente e funzionalmente alle numerose sollecitazioni. Sterman ha dimostrato, attraverso rigorosi esperimenti scientifici, che i neuroni si trovano laddove la mente incontra il corpo.

Ha dimostrato che attraverso la semplice conduzione del modo in cui qualcuno pensa si può cambiare la struttura del tessuto cerebrale, come modo di interconnettere le cellule nervose e come densità di cellule. Semplicemente insegnando ad una persona verso quali direzioni orientarsi si è osservato che il cervello è capace di una trasformazione profonda. Uomini con alcuni problemi ritenuti più seri, come l’epilessia refrattaria, hanno potuto imparare a guarire da soli, attraverso la guida delle proprie onde cerebrali. Questo fatto, provato scientificamente, sostiene che ogni buona abitudine nel pensiero ci porta solo benefici, poiché permette una riorganizzazione estremamente armoniosa della struttura a livello cerebrale.

Il biofeedback o il neuro-feedback – la scienza attraverso cui gli uomini possono imparare a controllare la propria attività cerebrale

E’ nata così una nuova scienza, il biofeedback o il neuro-feedback, scienza attraverso cui gli uomini possono imparare a controllare la propria attività cerebrale, grazie ad un apparato che oggettiva il tipo di onde cerebrali predominanti in un certo momento. Il biofeedback implica l’assunzione di responsabilità della propria salute da parte del paziente, aspetto estremamente importante che attualmente è promosso solo dalla medicina naturista. Il paziente cerca di ottenere la capacità di comprendere come la mente e il corpo funzionano in modo interdipendente, producendo poi modificazioni sulla base di tale comprensione.

C'è bisogno di pazienza e di una forte volontà per risolvere i problemi di salute. Molti di coloro che erano a conoscenza di questa possibilità di guarigione e che non avevano problemi di salute semplici, l’esempio più comune è l'epilessia, hanno avuto la tenacia e il desiderio di guarire da soli attraverso questa modalità. Per arrivare a convalidare l'ipotesi iniziale, cioè che l'uomo può controllare le proprie onde cerebrali, sono stati eseguiti esperimenti scientifici rigorosi su soggetti volontari sani.

Può un EEG mostrare se qualcuno è interiorizzato? Si è potuto osservare, grazie ai molteplici esperimenti svolti da diversi ricercatori impegnati in questo campo, che una simile possibilità esiste. Agli inizi di queste ricerche, i soggetti si allenavano per produrre a comando alcune frequenze cerebrali. Joe Kamiya, docente all'Università di Chicago, considera che gli uomini non possono essere visti solo come un agglomerato di geni e di risposte agli stimoli esterni.

Egli considera che l'essere umano ha o può ottenere veramente il controllo totale e cosciente sulla propria attività cerebrale. Egli ha messo a punto un esperimento per stabilire se qualcuno può variare, grazie alla percezione corretta, le diverse onde cerebrali del proprio cervello. La persona che lo ha aiutato in questo esperimento è stato Richard Bach. Quest'ultimo è stato messo in una stanza buia, con degli elettrodi piazzati nella parte posteriore sinistra della testa. Joe Kamiya seguiva la sua attività cerebrale attraverso l'elettroencefalografo.

Venivano immessi diversi toni sonori e si cercava la risposta di onde cerebrali. Veniva chiesto a R. Bach che tipo di onde fossero, attraverso la percezione oggettiva dei suoi stati. All'inizio ha indovinato solo la metà delle risposte. Kamiya gli raccomandava di essere attento allo stato che appariva in concordanza con le onde cerebrali come risposta ai toni emessi. Nel terzo giorno di test, Bach riusciva a riconoscere correttamente, nell'85% dei casi, quali onde cerebrali emetteva il suo cervello. In pochissimo tempo, Bach è diventato un vero maestro nel segnalare i tipi di onde che emetteva il suo cervello.

La seconda parte dell'esperimento consisteva nell'entrare a comando nello stato alfa: quando un campanellino suonava una volta, R.Bach entrava a comando nello stato alfa. Egli ha ottenuto così la capacità di variare dalla frequenza alfa più bassa a quella più alta. È stato il primo esperimento controllato che ha dimostrato come le onde cerebrali, considerate involontarie, possono essere oggetto di un controllo volontario.

Si è dato spazio così al dominio del biofeedback delle onde cerebrali. R. Bach diceva di sentire di essere nello stato alfa quando ogni immagine scompariva dalla sua mente e quando immaginava la musica di un'orchestra. Altri soggetti dicevano che gli stati associati alle onde alfa apparivano quando lasciavano la mente libera, o quando ascoltavano il battito del proprio cuore, o quando cessavano di pensare.

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A quei tempi, Kamiya non comprese l'importanza dell'esperimento; desiderava solo stabilire se gli uomini potevano controllare le onde cerebrali. Nel suo lavoro pubblicato in seguito sul “Psicology Today”, nel 1968, Kamiya affermava che “piuttosto di prendere un tranquillante, è meglio indursi uno stato di calma attraverso il metodo utilizzato nei nostri esperimenti”.

Sempre nello stesso periodo, i test realizzati da Elmer Green attraverso la registrazione dell'attività cerebrale di uno yogi durante la meditazione, hanno dimostrato che quest'ultimo era caratterizzato dall'apparizione spontanea delle onde alfa. Si è osservato inoltre che lo yogi poteva “muoversi” rapidamente tra le diverse frequenze cerebrali. Questa flessibilità è un segno distintivo degli esseri come i santi e gli yogi, confermato dai test realizzati da Green.

E’ possibile che non tutti gli esseri umani siano inclini a praticare la meditazione yogica, ma esiste la possibilità di imparare a controllare la propria attività cerebrale attraverso il biofeedback, per migliorare la qualità della vita. Tuttavia possiamo domandarci: qual è il modo più facile per imparare questo controllo delle onde cerebrali? Un esempio può essere quello degli esperimenti realizzati da Sterman. Nel 1965, questo ricercatore ha iniziato una serie di esperimenti su animali da laboratorio.

Con l'aiuto di un gruppo di gatti è riuscito a dimostrare la capacità di quest'ultimi di imparare ad indursi onde di una determinata frequenza specifica, 12-15 Hz, in modo condizionato, ovvero non ricevevano qualcosa di delizioso da mangiare se non erano nello stato alfa. Non crediamo che ad un essere umano sia più difficile che ad un gatto ottenere lo stesso controllo, con la differenza che nel caso degli esseri umani ciò si realizza a comando. Richard Bach ha dimostrato chiaramente la nostra capacità di scegliere a comando i nostri stati interiori.

Tutti gli studi scientifici finanziati dalle autorità americane, riferiti al biofeedback, sono stati sospesi, senza dare troppe spiegazioni, nel momento in cui si è certificata l'efficacia di questa terapia. Perché? Lasciamo al lettore la risposta a questa domanda. Tenete presente solo il fatto che le ditte farmaceutiche guadagnano moltissimo commerciando in medicinali per malattie considerate incurabili.

Fonte: http://www.amoyoga.it/controllare_i_propri_stati_psicomentali

Atlante di Terapia Energo-Vibrazionale

In divine frequency 432 Hz