The Resonance Project Q&A: corpi celesti e risonanza

sole

Il nostro oggetto stellare, il Sole, è un oscillatore acustico complesso, da cui possiamo derivare l’analogia di una campana vibrante. Le dinamiche del plasma del Sole sono similari ai modi di eccitazione del plasma osservabili a livello stellare e galattico e a tale tipologia di campo toroidale. Alcuni di questi modi di oscillazione dinamica del plasma sono ti tipo plasmo-acustico e possono spiegare la turbolenza solare e le dinamiche osservate attorno ai buchi neri conosciuti, come al centro delle galassie e ai buchi neri di dimensione media e stellare. Quindi, l’ergosfera del nostro Sole esibisce alcune delle dinamiche che ci aspetteremmo nella vicinanza dell’orizzonte di un buco nero, incluso il fatto che si tratta di un emettitore di raggi-x. La similarità in queste dinamiche e in tali topologie di campo, che troviamo in tutte le scale, può essere forte indicazione della validità dell’approccio suddetto alle dinamiche energetiche nella struttura interna della nostra stella locale e al risultante momento angolare dello stesso. Quando esaminiamo i modi di oscillazione eccitativa, troviamo che possono essere descritti da un nucleo vuoto circoscritto da un orizzonte di rotazione semi-permeabile di una struttura simil-buco nero, che genera eccitazione acustica plasmonica dell’ergosfera col cadere della materia attraverso tale orizzonte, dove una cavità di risonanza è consistente con i modi di oscillazione acustica, come una campana vuota risuona meglio di una piena. Attività di tipo macchia solare, la si può trovare anche nelle ergosfere di buchi neri di dimensione stellare , galattica e nei quasar. Una delle caratteristiche predominanti del Sole sono le strutture periodiche delle macchie solari che appaiono in superficie, la cui fonte non è ancora ben compresa. Usando il concetto qui descritto del buco bianco/buco nero, Haramein ipotizza da un decennio che queste aperture nelle dinamiche del plasma non siano solo fenomeni di superficie, ma siano causati da una struttura interna collassante gravitazionalmente che assorbe materiale e genera dinamiche di tipo Coriolis nel plasma verso il centro del Sole. In recenti scoperte della SOHO, i dati nell’estremo ultravioletto indicano che le macchie solari siano enormi uragani di plasma sotto la superficie in tempesta e aspirino materiale verso il centro del Sole, mentre prima si pensava che fossero eventi di superficie che emettono materia. E’ importante notare che le regioni delle macchie solari sono aree di forte emissione di raggi-x, cosa che ci attendiamo in regioni dove la materia spiraleggia verso il centro interno. L’osservazione che le macchie solari sembrano avere antipodi, suggerisce anch’essa una struttura di plasma altamente polarizzata. Le dinamiche del plasma del nostro ambiente atmosferico sono simili a quelle osservate nelle dinamiche del plasma dell’ergosfera del nostro Sole.

Tratto dal paper: Scale unification – a universal scaling law for organized matter (Nassim Haramein,  Michael Hyson, E. A. Rauscher)
hiup.org