UFO e censura – perché il Cato Institute mi ha licenziato

Il Giornale Online
Il 10 Gennaio 2008, il giorno dopo la pubblicazione del mio articolo sulla segretezza UFO su questo giornale e questo sito, sono stato sospeso, senza tante cerimonie, dalla mia carica di ricercatore aggiunto al Cato Institute, incarico che ricoprivo da più di 20 anni. Innanzitutto, una premessa: Sono un economista PhD di fama nazionale nel campo dell’ antitrust.

Ho scritto libri, articoli di giornale e altri, nel corso degli anni, su una serie di argomenti di politica pubblica. La mia collaborazione con il libertario Cato Institute di Washington D.C. risale a molti anni fa. Nonostante ciò, sono stato estromesso in un batter d’ occhio perché ho osato chiedere una maggiore apertura da parte del governo sul fenomeno UFO. Non credevo veramente che chiedere più divulgazione fosse tanto controverso. Dopotutto, John Podesta, ex Capo di Gabinetto di Bill Clinton, ha richiesto maggiore divulgazione riguardo agli UFO. L’ex astronauta Ed Mitchell ha più volte fatto lo stesso, come lo ha fatto anche il governatore Bill Richardson.

L’ex Ministro della Difesa canadese Paul Hellyer ha affermato che il nostro governo sa che gli UFO sono macchine interplanetarie e che la segretezza deve finire. Considerate queste coraggiose dichiarazioni da parte di “insider”, ritenni di essere al sicuro. A quanto pare, mi sbagliavo. La più classica richiesta di divulgazione risale a 48 anni fa, e pervenne dall’ex direttore della CIA, il vice ammiraglio Roscoe H. Hillenkotter.

Come riportato sul New York Times del 28 Febbraio 1960, Hillenkotter (in una lettera al Congresso) sosteneva che «è arrivato il momento che la verità (sugli UFO) sia discussa al Congresso in una pubblica udienza». Proseguì dicendo che «a causa della SEGRETEZZA ufficiale e del ridicolo, a molti cittadini viene fatto credere che gli oggetti volanti sconosciuti siano un nonsenso…» e ancora che l’Aeronautica «ha ridotto al silenzio il suo personale» in modo da «nascondere i fatti».

Se un ex direttore della CIA ha potuto affermare ciò, perché io non posso farlo?

Il tentativo più recente di “congelare” il serio interesse dei media nella segretezza UFO si è verificato a Stephenville, Texas. Stephenville è attualmente interessata da una grande attività UFO e molti giornali riportano quanto è stato fatto da Angelia Joiner dell’ Empier Tribune. La Joiner raccolse alcune delle prime notizie, parlò con molti testimoni del fenomeno e apparve persino in uno speciale del Larry King sulla CNN, a Gennaio. Nonostante l’interesse mondiale verso questi avvistamento, la Joiner è stata recentemente licenziata dall’ Empire Tribune per, tra le altre cose, aver messo apertamente in discussione l’ improbabile spiegazione dell’Aeronautica USA riguardo gli avvistamenti. Con buona pace di coraggio e verità.

Censure e intimidazioni di questo genere non sono cosa nuova. Ho cominciato a interessarmi di segretezza UFO quando la CBS mandò in onda l’episodio dell’Armstrong Circle Theatre sugli UFO, il 22 Gennaio 1958. Nel programma, un portavoce dell’Aeronautica recitava il solito mantra secondo cui gli UFO sono delle sciocchezze e il governo non nasconde nulla. Alla trasmissione era presente Donald E. Keyhoe, direttore esecutivo del National Investigation Committee on Aerial Phenomeno, che criticava il cover-up dell’Aeronautica.

Ad un certo punto, durante la programmazione dal vivo, Keyhoe uscì dal suo discorso preventivamente approvato e disse, «Ed ora rivelerò qualcosa che non è mai stato rivelato prima…», quando i microfoni smisero improvvisamente di funzionare. Gli spettatori (me incluso) videro muoversi le sue labbra ma l’audio era stato tolto dalla CBS e dall’ Aeronautica USA secondo un accordo precedente. Keyhoe intendeva raccontare al pubblico americano che il NICAP aveva la prova che gli UFO erano macchine reali guidate da un controllo intelligente ma non ne ebbe mai la possibilità.

Era stato censurato da chi sostiene di non aver nulla da nascondere. In questo presidenziale anno di “speranza”, lasciateci sperare che qualcuno, da qualche parte, finalmente sarà onesto con il popolo americano sugli oggetti volanti non identificati. La censura e le intimidazioni non trovano posto in una società libera e democratica. Noi (loro) continueremo questa politica a nostro rischio.

25 Febbraio 2008

Di Dom Armentano
traduzione di Lavinia Pallotta
Fonte: tcpalm.com , dnamagazine.it