Vegan : Accuse infamanti e scientificamente infondate sullo svezzamento vegan

Il Giornale Online
I genitori vegan ammazzano i loro figli? Accusa infamante, venga data la smentita in modo corretto. Ogni anno in Italia muoiono 2350 bambini non vegan: i genitori onnivori ammazzano dunque i loro figli?

Fonte: Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana

Nell'edizione serale del TG1 di martedi scorso, 22 maggio, è stato trasmesso un servizio capziosamente sfavorevole all'alimentazione vegana per i bambini, seguendo la scia di quanto riportato nei giorni precedenti da altri organi d'informazione in merito alla morte di un neonato (figlio di genitori vegani)negli Stati Uniti.
Come spesso accade, l'informazione è stata parziale e colpevolmente tendenziosa, volta a indurre i telespettatori a considerare l'alimentazione vegana pericolosa per la salute.

In risposta ai media che divulgano informazioni non veritiere, si è espressa la Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana. Ecco il comunicato:

In merito a quanto riportato da diversi media in Italia – che hanno semplicemente ripreso in modo acritico quanto pubblicato in alcuni giornali stranieri – sul fatto che i genitori vegan siano cosi' irresponsabili da ammazzare i loro figli tramite un'alimentazione sbagliata, Societa' Scientifica di Nutrizione Vegetariana – un'associazione di professionisti della salute che si prefigge di fornire informazioni scientifiche corrette sulla nutrizione a base di cibi vegetali – chiede che vengano riportate anche le risposte di eminenti nutrizionisti di tutto il mondo sul tema, e che questa accusa infamante e infondata, che nessuno puo' permettersi di fare, venga ritirata.

I giornalisti che volessero informarsi in modo serio, e non fare solo il “lavoro” dei giornali di pettegolezzi, possono trovare sul sito del famoso nutrizionista dott. Mc Dougall, il medico che ha seguito Carl Lewis nella sua transizione a un'alimentazione vegan – che ha consentito all'atleta di ottenere una migliore salute e performance ancora piu' strabilianti – la risposta punto per punto alle farneticanti accuse della signora Nina Planck, cosi' tanto sbandierate dai media: http://www.drmcdougall.com/misc/2007other/nytimes.html

In particolare, la risposta di 1500 parole inviata dal dott. Mc Dougall al New York Times, recita: “L'articolo di Nina Planck che condanna la dieta vegan contiene gravi errori in merito all'adeguatezza dei cibi vegetali. I vegetali contengono TUTTI gli aminoacidi essenziali in quantita' adeguata per i bisogni umani e anche per i bisogni dei bambini (vedi Millward). La vitamina D NON si trova nel latte o nella carne, a meno che non venga aggiunta come integratore. La fonte di questa vitamina e' la luce solare. I vegetali contengono beta-carotene, il precursore della vitamina A. La fonte originaria di tutti i minerali (compreso calcio e zinco) e' il terreno. I vegetali abbondano in minerali e funzionano come tramite dal terreno agli animali.

La verita' scientifica e' che le proteine, gli aminoacidi essenziali, i minerali e le vitamine (eccetto la B12, che e' sintetizzata dai batteri, non dagli animali) si trovano nei vegetali, e non si possono avere carenze da un'alimentazione basata sui vegetali integrali, quando si mangi abbastanza da ottenere la quantita' di calorie necessaria. La distorsione operata dalla signora Planck sulla scienza della nutrizione e' un fatto grave cui deve essere posto rimedio.” (Rif: Millward DJ. The nutritional value of plant-based diets in relation to human amino acid and protein requirements. Proc Nutr Soc. 1999 May;58(2):249-60.)

La polemica prende le mosse dalla triste vicenda del bambino di sei settimane morto ad Atlanta, ma questo non ha nulla a che vedere con l'alimentazione vegan. Afferma infatti la dottoressa Luciana Baroni, presidente di SSNV: “Il neonato aveva solo sei settimane e a questa eta' i bambini possono nutrirsi solo di latte materno o, in mancanza di questo, di formule apposite per l'infanzia (anche a base vegetale). Qualsiasi altro prodotto non e' adatto, quindi, se i genitori non fossero stati vegani e avessero nutrito il bambino con latte vaccino o anche con omogeneizzato di carne, gli effetti sarebbero stati allo stesso modo devastanti. Non ha quindi importanza che i genitori fossero vegani o meno, lo stesso problema di inadeguatezza si sarebbe presentato anche con cibi a base animale, perche' a quell'eta' ogni cibo che non sia latte materno o una formula per l'infanzia e' assolutamente inadeguato.”.

Si ricorda che la posizione ufficiale sulle diete vegetariane dell'American Dietetic Association e dei Dietitians of Canada, aggiornata al 2003, afferma che “Le diete vegane ben bilanciate ed altri tipi di diete vegetariane risultano appropriate per tutti gli stadi del ciclo vitale, ivi inclusi gravidanza, allattamento, prima e seconda infanzia ed adolescenza.” Tale documento e' basato su oltre 250 articoli della letteratura scientifica internazionale degli ultimi anni, e non su conoscenze approssimative vecchie di decenni o basate sul “buon senso comune”.

Si fa inoltre notare che dei “tre bambini vegan morti in quattro anni” citati nel servizio, il bambino di Atlanta sopra citato non rientra nel conteggio perche' non era svezzato; ammesso e non concesso che veramente siano morti due bambini vegan in quattro anni negli USA, questo dato va confrontato con i bambini sotto l'anno di eta' morti in totale in questi quattro anni. Facendo una stima, e sapendo che ogni anno in Italia muoiono 2350 bambini sotto l'anno di eta' (4,7 su 1000), in quattro anni muoiono 9400 bambini (quasi tutti non vegan). Negli USA la mortalita' infantile e' piu' alta e ovviamente il numero di nascite e' enormemente piu' alto, quindi si parla di decine di migliaia di bambini morti, di cui due vegan. Secondo quale logica questo puo' dimostrare che i bambini vegan sono in pericolo?

Si richiede dunque ai media di pubblicare al piu' presto una rettifica che rimedi in parte alla disinformazione fatta in questi giorni. “Invitiamo chiunque volesse approfondire l'argomento della nutrizione a base vegetale a partire fin dallo svezzamento, a consultare il nostro sito, www.scienzavegetariana.it, ricco di articoli di approfondimento sulla questione” conclude la dottoressa Luciana Baroni.

fonte:www.consapevolmente.org