Venezia, trovato il teschio di una 'donna-vampiro'

Il Giornale OnlineSono stati trovati in un sito archeologico nella laguna di Venezia quelli che potrebbero essere considerati i primi resti documentati di una 'donna vampiro'. Il teschio della donna appare infatti 'impalato' con un piccolo mattone in bocca, secondo le 'usanze' indotte dalle superstizioni dell'epoca, il Medioevo, cui risale il teschio.

Ai vampiri, secondo la credenza popolare, veniva anche attribuita la responsabilità della diffusione della peste.

La salma della donna, secondo gli studiosi, sarebbe stata trovata dai becchini dell'epoca non decomposta ma con delle particolari carattaristiche, come ventre gonfio e fuoriscite di sangue dalla bocca e dal naso, trasformazioni che il corpo subisce durante il processo di decomposizione ma che per i veneziani dell'epoca significava tuttaltro: la donna era una vampira, si nutriva del sangue altrui e diffondeva la peste. Proprio per evitare ciò nella bocca della donna, che morì di peste, venne inserito un mattone.

I resti sono stati rinvenuti dal gruppo di Matteo Borrini dell'Università di Firenze nell'isola del Lazzaretto Nuovo, che è un'area di grande interesse storico nella Laguna Nord di Venezia presso S. Erasmo, e deve il suo nome al fatto che nel 1468 con decreto del Senato della Serenissima vi fu istituito un Lazzaretto con compiti di prevenzione dei contagi; detto 'Novo' per distinguerlo dall'altro già esistente vicino al Lido, dove invece erano ricoverati i casi manifesti di peste.

Fonte: http://www.rainews24.it/Notizia.asp?NewsId=109556