Vittorio D’Ascanio, l’atomo MHD

Vittorio D’Ascanio, l’atomo MHD

Il Giornale Online
Nei primi anni 70 elaborai un modello di atomo gravitazionale in cui la MHD aveva un ruolo fondamentale. (Non è stato mai preso in considerazione ma mi accontento di sentirmi in buona compagnia: Galvani è stato ignorato per due secoli, Kervran per 60 anni almeno). Sono comunque sopravvissuto. Procediamo. E’ noto che la MHD frena, assieme alla gravità ad essa associata, la dispersione dell’energia generata nei nuclei stellari. I fisici stimano che, nel sole, essa impieghi centomila anni per procedere dal centro alla superficie, dove arriva “raffreddata” ai 6500 gradi circa della fotosfera. Il mio modello atomico era qualcosa di simile: anche esso era un sistema gravitazionale, in cui l’altissima energia del nucleo veniva contenuta e compressa dal sistema MHD ad esso integrato. (Sostanzialmente una cavità sferica risonante con il nucleo centrale avente funzione di “eccitatore” e gli elettroni, in varie orbite integrate nel sistema, a formare la “parete riflettente”). (A più strati). Come i filtri a cavità usati in radiofrequenza. Con la differenza che funzionavano in MHD:

ossia che le onde sferiche stazionarie erano MHD e non elettromagnetiche. Negli avvallamenti fra dette onde girano (come solitoni), gli elettroni. Ritornando all’atomo normale e limitando il discorso ai suoi aspetti e fenomeni esteriori, nel tentativo di illustrarlo con un po’ di fantasia, possiamo paragonarlo al pianeta Saturno dove vediamo che esso è attorniato dal suo corteo di anelli. Come l’atomo dai suoi sistemi elettronici. Detto pianeta, come pure l’atomo, è assimilabile ad un motore elettrico, in cui il magnetismo planetario costituisce il campo; i microsatelliti che girano negli interspazi fra gli anelli: i conduttori del rotore; le microparticelle elettrizzate degli anelli: il circuito di alimentazione, (le spazzole). L’energia di alimentazione viene fornita dal campo elettrico, di origine solare, che attornia il pianeta. Ricordo che la differenza di potenziale fra la superficie e lo spazio era di oltre 5000 volt. L’atomo da me descritto era simile. Il nucleo con il suo campo magnetico svolgeva la funzione di induttore: STATORE, gli elettroni: i conduttori dell’INDOTTO rotante. Detti elettroni erano obbligati a seguire precise orbite perché inseriti in un sistema di onde stazionarie MHD irradiati dal nucleo.

Esse costituivano le SPAZZOLE alimentanti il rotore. Gli elettroni, oltre a costituire i fili elettrici dell’indotto, possono essere considerati SOLITONI in movimento fra gli avvallamenti delle onde MHD in parola. Tutto l’insieme in un sistema essenzialmente gravitazionale tenuto unito dalla MHD. Il sistema, essendo sostanzialmente una cavità risonante è, chiuso, per principio. Ed è per questo che è capace di contenere quasi totalmente e perfettamente l’energia del nucleo. Solo nelle accelerazioni/decelerazioni e nei cambi di direzione, l’atomo, deformandosi, manifesta esternamente fenomeni gravitazionali “indotti”: l’inerzia, l’effetto giroscopico e altri che la scienza collega alla “massa”. Dopo la deformazione, l’atomo, trova un nuovo equilibrio ed è per tale motivo che tende a conservare il suo nuovo stato di moto o di quiete relativa. Identica deformazione viene indotta da campi gravitazionali esterni che danno origine al peso. La gravità vera o primaria è quella dell’uovo cosmico, (all’origine) e quella contenuta in ogni atomo, dopo l’espansione. Le normali proprietà chimiche, aggreganti ed elettriche dell’atomo, come è noto, dipendono dalle caratteristiche dello strato elettronico più esterno. Se esistono però elementi “composti” con due o più nuclei (come i sistemi solari con due o più soli), bisogna immaginare altri modi di aggregazione e altri fenomeni. Mi propongo di riprendere l’argomento che mi pare suscettibile di interessanti sviluppi.

E’ ormai evidente che la Vita nei suoi misteriosi processi sfrutta questi fenomeni operando delle TRASMUTAZIONI negli atomi con cui vengono realizzati gli organismi viventi. Gli elementi in oggetto sono quelli comuni della vita: Wikipedia dice che l’organismo umano é formato per il 68% di acqua (OSSIGENO COMBINATO CON IDROGENO), poi da da azoto, indi, in percentuali minori ma sempre essenziali, da carbonio, ferro, calcio, silicio, potassio, sodio, fosforo, zolfo, magnesio ecc. Tutti elementi, (PREFERIBILMENTE NELLE LORO VARIE VERSIONI ISOTOPICHE) in grado di trasmutarsi secondo certe sequenze. La natura li usa per avere energia e per realizzare le sue strutture nervose e cellulari in grado di creare circuiti integrati biologici autoassemblanti ed autoalimentati. Come dire che la Natura usa tranquillamente e normalmente l’energia nucleare dolce delle Trasmutazioni. Le trasmutazioni furono scoperte e studiate dal Dr. KERVRAN, che comunque non realizzò la funzione di questi fenomeni. La Vita, li usa normalmente anche per far vivere i microrganismi più umili. Anzi, come stanno a dimostrare gli studi del Prof. ANTONIO BIANCONI della Università LA SAPIENZA, la Natura, nei processi di fotosintesi e nei circuiti nervosi va ben oltre, quando, utilizzando sistemi biologici assimilabili a quelli della fusione fredda, realizza fenomeni incredibili come la superconduttività a temperatura ambiente, circuiti integrati riscrivibili e altri fenomeni quantistici. La Scienza per queste realizzazioni usa la luce di sincrotrone, la natura i nanolampi delle trasmutazioni, ossia ricavando energia nucleare dolce dalle trasmutazioni di isotopi opportunamente selezionati dai microrganismi intestinali che ospitiamo a migliaia di miliardi. Maggiori informazioni nei miei precedenti aggiornamenti. Gli interessati possono rileggerseli. I detrattori del Dr KERVRAN, in merito alle galline che facevano le uova con il guscio di calcio mangiando il silicio, lo indicavano come quello delle GALLINE CON LA BOMBA ATOMICA NELLA PANCIA. Non potevano immaginare che le galline, nella pancia, hanno anche la CENTRALE DI ARRICCHIMENTO, e che l’energia nucleare la usavano non in modo rozzo per le bombe o per far bollire l’acqua ma in sistemi vitali di incredibile complessità ed efficienza di cui la SCIENZA non ha la più pallida idea.

Nelle reazioni nucleari di scissione, in quelle di fusione e in quelle “dolci” della vita, avvengono, negli atomi implicati, trasformazioni e trasmutazioni essenziali: l’uomo sà solamente provocare la scissione di isotopi dell’uranio: per fare le armi e i reattori per ottenere energia. Ma di questi fenomeni COSMICI, in pratica, e si dovrebbe vergognare, l’uomo usa solo una minima parte, la parte elettromagnetica, e in modo primitivo, per bruciare e distruggere o per generare vapore allo scopo di muovere una turbina connessa ad un alternatore. La NATURA, invece, nelle stelle, utilizzando la GRAVITA’ usa la fusione dell’idrogeno per irradiare l’energia della vita ai propri pianeti e per sintetizzare gli atomi man mano più complessi per creare gli elementi chimici che poi verranno utilizzati dalla vita stessa per costruire gli organismi viventi. E fin qui dovrebbe essere tutto chiaro e pacifico. Più o meno. Senonchè SE ANCHE L’ATOMO E’ UN SISTEMA GRAVITAZIONALE, E’ SENZ’ALTRO POSSIBILE ESTRARNE UN CAMPO GRAVITAZIONALE ARTIFICIALE MOLTO INTENSO PER OTTENERE CAMPI GRAVITAZIONALI (BUCHI NERI) ARTIFICIALI ossia ANTIGRAVITA’ E PROPULSIONE A CURVATURA. Per tale motivo, nelle esplosioni nucleari e nelle altre reazioni atomiche SI DOVREBBERO EVIDENZIARE, OLTRE AI NOTI FENOMENI ELETTROMAGNETICI ANCHE NANOFENOMENI (NANOCAMPI) GRAVITAZIONALI. Probabilmente non sono stati mai osservati perchè soffocati dalla radiazione elettromagnetica e perchè caoticamente orientati in tutte le direzioni. Non sono stati mai cercati anche. Per fare un paragone la luce di una lampada diffusa in tutte le direzioni si disperde dopo qualche centinaio di metri, se la dotiamo di un riflettore possiamo farla arrivare a qualche chilometro.

Se usiamo un laser per generare un fascio COERENTE possiamo farlo arrivare sulla luna. Similmente se accendiamo un fuoco possiamo scaldarci una caldaia, per generare vapore, con relativo rischio di esplosione. Se bruciamo lo stesso combustibile polverizzato in un sistema tipo MOTORE A SCOPPIO otterremo con una serie di micro combustioni esplosive controllate, la possibilità di spingere i pistoni di un motore in una DIREZIONE COORDINATA al moto dell’albero motore. Come dire che lo stesso combustibile utilizzato in un sistema Dinamico può dare una infinità di vantaggi. Cosa voglio dire? Semplicemente che anche le reazioni nucleari non devono avvenire caoticamente in una pila atomica STATICA ma in un sistema GRAVITAZIONALE DINAMICO e COERENTE. IN ALTRI TERMINI, I NANOCAMPI GRAVITAZIONALI DELLE REAZIONI NUCLEARI, CHE SICURAMENTE ESISTONO, PER ESSERE OSSERVATI E UTILIZZATI, DEVONO ESSERE COERENTI E SINCRONIZZATI VERSO UNA DIREZIONE UNICA COME LA RADIAZIONE DI UN LASER. Naturalmente il sistema in parola non potrà utilizzare le barre di uranio: ci vogliono altre idee, e ne ho in mente qualcuna. Sono abbastanza assurde ma Einstein dice che le idee che non sembrano inizialmente assurde sono senza speranza.

Fonte: vittoriodascanio.altervista.org/
Vedi: https://www.altrogiornale.org/_/content/content.php?content.940 http://www.i-sis.org.uk/The_Z_theory_of_everything.php