Arrivare su Marte in maniera agevole. Ma anche viaggiare in qualsiasi altra parte del globo terrestre in meno di un’ora. Fantascienza? Forse no, se verrà realizzato il nuovo mega razzo di SpaceX, presentato oggi da Elon Musk. Il genio dei razzi, Elon Musk, l’inventore dell’azienda aerospaziale statunitense SpaceX, ha appena rilanciato il suo ambizioso progetto di colonizzare Marte, trovando una nuova chiave di accesso al pianeta rosso. Ne parlerà oggi lo stesso Musk, all’International Astronautical Congress in corso ad Adelaide, in Australia. La novità è rappresentata da uno straordinario veicolo: un razzo, più piccolo dei modelli precedenti da lui immaginati lo scorso anno, ma più grande di qualsiasi missile mai lanciato.
Lungo 9 metri di diametro al posto dei 12 di quello descritto precedentemente, il mega missile, chiamato Big F**king Rocket (Bfr) sarebbe più potente dei precedenti. Il Bfr sarebbe in grado di trasportare 40 cabine contenenti ciascuna due o tre persone, per un totale di circa 100 viaggiatori dello Spazio e 150 tonnellate di materiali. L’idea è quella che Marte possa essere colonizzato e diventare una meta interplanetaria ambita in cui le persone vivono stabilmente.
Un obiettivo ambizioso, che presenta indubbiamente notevoli ostacoli, ma che, qualora realizzabile, aprirebbe le porte a nuovi mondi.
Ma non è tutto. Il razzo odierno, potenziato rispetto ad alcuni suoi predecessori, come ad esempio il Falcon 9, che già aveva fatto registrare dei successi, questo super razzo potrebbe permettere non solo voli extraterrestri, ma anche viaggi terrestri molto più rapidi, come ha spiegato Elon Musk ad importanti testate americane. Ad esempio si potrebbe volare oltreoceano, percorrendo le distanze fra Londra e New York, in circa mezz’ora: un record assoluto.
Con questo razzo, dunque, si potrebbe arrivare in qualsiasi punto del globo in meno di un’ora, tempi inferiori rispetto a quelli necessari per attraversare città grandi come Roma o Milano.
E Musk ha presentato oggi i dettagli tecnici ed ingegneristici di questa mega macchina spaziale, basata sul sistema Interplanetary Transport System. Oltre alle minori dimensioni rispetto a Falcon 9, rispetto al quale il razzo odierno Bfr risulta rafforzato, l’autore sottolinea che tutte le sue parti sono riutilizzabili, motivo per il quale la spesa vale l’impresa secondo Musk, che sottolinea come i costi di realizzazione potrebbero abbassarsi. Costi che sono stati stimati dall’inventore in una misura di dieci miliardi di dollari, quasi otto miliardi e mezzo di euro. Se il suo piano potrà essere realizzato, sia a livello tecnico che economico, Elon Musk pensa che il primo lancio, senza passeggeri, potrebbe avvenire già nel 2022, un’aspettativa di tempo più rosea rispetto alla precedente, che prevedeva tempi di circa 10 anni. Mentre i primi passeggeri potrebbero salirvi nel 2024, cioè fra meno di dieci anni, con viaggi ogni 26 mesi. Certo, il ticket di viaggio potrebbe essere piuttosto costoso, aggirandosi fra i 100mila e i 200mila dollari. Ma l’obiettivo, seppure molto ambizioso, permetterebbe di bonificare territori finora mai colonizzati.
29 settembre 2017
Viola Rita