SCOPERTE – È una delle più grandi strutture dell’universo, così vicina a noi che – paradossalmente – non siamo stati in grado di vederla. Finora. Un gruppo internazionale di astronomi ha scoperto uno dei più grandi superammassi di galassie dell’Universo, quello della Vela, situato nei pressi della Via Lattea. La ricerca è stata pubblicata su Monthly Notices of the Royal Astronomical Society. “Questa è una delle più grandi concentrazioni di galassie nell’Universo, forse la più grande in prossimità della nostra Galassia, ma che dovrà essere confermata da ulteriori studi” commenta in un comunicato ufficiale il professor Matthew Colless della Australian National University, che ha preso parte agli studi.
Il professore afferma che il nuovo superammasso – precedentemente non identificato poiché nascosto da stelle e polveri della Via Lattea – costituiva un’enorme massa che influenzava il movimento della nostra galassia.
Largo 370 milioni di anni luce e a una distanza media di 840 milioni di anni luce dalla Terra, il superammasso probabilmente contiene fino a 100mila galassie, ciascuna costituita da centinaia di miliardi di stelle: una densità di materia decisamente superiore alla media. Per avere un’idea delle sue dimensioni, basti tenere presente che la nostra Via Lattea consta di circa 100 miliardi di stelle.
Colless (che ha anche contribuito a calcolare l’effetto del superammasso sul movimento della Via Lattea) ha utilizzato l’Anglo-Australian Telescope per misurare le distanze di molte galassie, utili a confermare che quello della Vela fosse un superammasso.
“La gravità del superammasso della Vela potrebbe spiegare la differenza tra il movimento misurato della Via Lattea attraverso lo spazio e il movimento previsto dalla distribuzione delle galassie precedentemente mappate”, aggiunge.
La ricerca ha coinvolto astronomi di stanza in Australia, Sud Africa, Germania, Olanda e Polonia. Due nuove indagini australiane previste nel 2017 dovranno confermare le dimensioni del superammasso della Vela: la Taipan Galaxy Survey (a spettroscopia ottica) misurerà le distanze tra le galassie in una vasta area intorno al Vela, mentre WALLABY (radio) punterà alle parti più dense della Via Lattea, nel cuore del superammasso.
Questa scoperta – già importante di suo – potrebbe anche contribuire a spiegare il comportamento della Via Lattea: la nostra galassia da sempre si sposta in modo leggermente diverso da quanto gli scienziati avevano previsto in base alla disposizione di galassie e ammassi vicini. Il nuovo superammasso potrebbe essere il pezzo mancante di cui i ricercatori avevano bisogno e che non sapevano nemmeno di dover cercare. Un caso di cosmica serendipità.
Giovanni De Benedictis