Il trasporto a levitazione magnetica di Hyperloop One funziona. Per ora le velocità raggiunte sono basse, ma gli ingredienti per mantenere le promesse del trasporto superveloce ci sono tutti.
“Abbiamo fatto la storia due minuti dopo la mezzanotte del 12 maggio”.
L’annuncio in pompa magna campeggia sulla pagine di Hyperloop One, il progetto per l’altissima velocità nato dalla mente di Elon Musk. Due mesi fa il primo passo verso un nuovo modo di immaginare i trasporti è stato fatto, con il controllo della levitazione e propulsione di un veicolo Hyperloop One nel vuoto.
La storia è stata fatta in Nevada, nel deserto fuori Las Vegas, presso una delle piste di prova della compagnia. Qui, per poco più di 5 secondi, un sorta di slitta ha viaggiato in un tubo prossimo al vuoto raggiungendo circa 112 km/h accelerando per circa 30 metri. Appena una parte dei promessi 1000 km/h, ma abbastanza, come ricorda Wired.com, per dimostrare che l’idea c’è e funziona. Funzionano il sistema di propulsione, la frenata e i sistemi di levitazione e del vuoto, pronti ora a essere spinti al massimo per raggiungere velocità via via crescenti su piste via via più lunghe.
“Ottenendo il vuoto, abbiamo essenzialmente inventato il nostro cielo in un tubo, come se stessi volando a 60 km nell’aria”, ha commentato Shervin Pishevar, co-founder ed Executive Chairman di Hyperloop One. “Per la prima volta in cento anni, abbiamo introdotto un nuovo modo di trasporti. Hyperloop è reale e ora è qui”.
Nelle ore scorse inoltre da Hyperloop One, oltre a condividere il traguardo, è stato presentata anche la capsula in alluminio e fibra di carbonio per il trasporto ad altissima velocità, destinato a trasportare persone o merci.
Anna Lisa Bonfranceschi