Advanced Relativity: multidimensionalità della coscienza e della mente, origine della vita, fenomeni PSI

spazi dimensionali

dna(Amrit Sorli, Uros Dobnikar, Davide Fiscaletti, Vlad Koroli)

L’evoluzione della vita ha la sua base di informazione negli spazi dimensionali di Hilbert che rappresentano anche l’origine della coscienza e della mente. L’idea della neurologia per cui la mente ha origine dall’attività neuronale del cervello, che è tridimensionale, qui viene ampliata da un modello in cui gli stati della mente si trovano negli spazi dimensionali superiori di Hilbert. La mente è multidimensionale e possiede l’abilità dei fenomeni PSI.

Introduzione
Tutti i pensieri, le teorie e la matematica che la mente umana può produrre, possono essere analizzati dall’osservatore, che nella Advanced Relativity (Relatività Avanzata), ha origine nello spazio n-dimensionale di Hilbert (Sorli et. al., 2016). Questo significa che l’osservatore possiede il livello di complessità più elevato, seguito poi dalla mente negli spazio inferiori di Hilbert. L’Advanced Relativity (AR) può essere considerata un miglioramento e completamento della Relatività di Einstein attraverso la teoria quantistica (in particolare tramite il concetto della creazione ed annichilazione dei quanti elementari) Nel quadro della AR, lo spazio quadridimensionale della relatività generale deriva da un più fondamentale vuoto quantistico tridimensionale, dove il tempo è solo un sistema di misura dell’ordine numerico dei cambiamenti materiali.

In modo più preciso, le quattro dimensioni dello spazio universale possono essere considerate effetto, ad un livello più superficiale ed esplicato, di un vuoto quantistico atemporale, tridimensionale e non-locale, definito dai processi di creazione e annichilazione di particelle e antiparticelle (con spin opposto), corrispondenti a fluttuazioni elementari dell’elevata densità di energia del vuoto quantistico. Nella Advanced Relativity (AR), i microtubuli cerebrali ottengono informazione tramite biofotoni dal vuoto quantistico 3D, idea supportata dalla ricerca recente, che suggerisce come i microtubuli trattengano informazione tramite un sistema binario (Craddock et. al. 2016). Ogni biofotone porta un bit di informazione che può essere 0 o 1 in base al proprio spin, l’idea che informazione e coscienza siano connesse tramite lo spin, non è nuova, un tale modello venne proposto dal biofisico Huping Hu col suo collaboratore Maoxin Wu (2002, 2004, 2008) e quindi rivisto da Sultan Tarlaci (2006).

Secondo questa teoria, la coscienza è connessa al processo di spin, che fornisce il collegamento tra mente e cervello. Il fondamento epistemologico di questa teoria si trova nel fatto che lo spin è un “qubit” per codificare l’informazione, mentre le membrane neurali e le proteine sono saturate da nuclei dotati di spin e formano la matrice delle attività elettriche cerebrali.
Il gruppo di Persinger ha misurato incrementi significativi nell’emissione di biofotoni dal lato destro rispetto al sinistro, quando dei soggetti in test hanno immaginato una luce bianca restando in un ambiente oscuro. Queste misurazioni e analisi quantitative, suggeriscono fortemente che le energie dello spin possono spiegare le interazioni tra protoni, elettroni e fotoni e i potenziali d’azione associati all’intenzione, la coscienza e l’entanglement (Persinger et al., 2013).

Secondo l’approccio della AR suggerito in questo documento, le polarizzazioni dei biofotoni sono gli elementi fondamentali all’origine della coscienza tramite il seguente meccanismo. Un fotone del vuoto quantistico 3D ha un corrispondente “fotone pilota” nello spazio 4D di Hilbert. Il fotone pilota 4D, vibrazione dello spazio di Hilbert 4D, possiede una maggior densità di informazione. Il fotone pilota 4d risulta contenere 4 combinazioni dei fotoni 3D e questo implica 4 bites di informazione. Quando il fotone 3D si muove attraverso il microtubulo cerebrale, può inviare 4 impulsi binari guidati dal fotone pilota 4D. Il fotone 3D è l’ultimo elemento nella “catena energetica” dei fotoni pilota negli spazi di Hilbert superiori. Le onde pilota iperdimensionali incrementano in densità di informazione secondo la seguente formula:
3D – 1 bite
4D – 4 bite
5D – 10 bite
6D – 20 bite
7D – 35 bite
8D – 56 bite
9D – 84 bite

Fatto interessante è che i numeri 1, 4, 10, 20, 35, 56, 84, sono i primi sette numeri tetraedrici. Questo significherebbe che l’incremento di densità di informazione negli spazi dimensionali superiori di Hilbert nel modello della Advanced Relativity, sta seguendo i numeri tetraedrici. La densità di informazione è correlata con l’intelligenza e significa che la coscienza ha intelligenza infinita. I sensi umani sono tridimensionali e possono percepire solo l’aspetto tridimensionale della energia-informazione, nella forma di spazio 3D, particelle 3D, corpi 3D. Il vuoto quantistico 3D è energia sintropica (Sorli et al, 2016). Il concetto di fenomeno sintropico si riferisce a quei processi responsabili dell’evoluzione della complessità biologica e venne introdotto da Fantappiè nel 1941 nella sua teoria unificata del mondo fisico e biologico, che poi è stata sviluppata ulteriormente dai suoi collaboratori, Giuseppe e Salvatore Arcidiacono.

In questo approccio, la vita consiste in un set di fenomeni sintropici e non può essere ridotta a soli processi fisici e chimici, ma esiste una fonte di informazione più fondamentale per la loro organizzazione. Nel modello della AR, i fotoni 3D, onde dello spazio 3D, sono oggetti fondamentali che permettono ai sistemi viventi di ridurre l’entropia del proprio ambiente (così forniscono la definitiva fonte di informazione responsabile della creazione ed evoluzione della complessità biologica, in affinità epistemologica con la visione Fantappiè-Arcidiacono-Arcidiacono). Fritz-Albert Popp chiama tali fotoni nei sistemi viventi, biofotoni (Cohen and Popp, 1997). La loro struttura non è diversa dai fotoni ordinari e sono sempre 3D. I bio-fotoni degli organismi viventi sono l’origine fisica della “bio-energia”, chiamata “prana” in India e “QI” in Cina. In AR, la salute di un organismo è basata su un buon flusso di informazione tra gli spazi dimensionali superiori di Hilbert e l’organismo materiale 3D, quindi l’errata e parziale immaginazione della mente è la principale causa della malattia. Per questo la salute è intrinsecamente collegata all’origine dell’osservatore, che è la coscienza.

La coscienza è l’energia-informazione primordiale dell’universo, che agendo attraverso la mente nel livello 3D dell’organismo, permette la salute psicofisica. Quando la mente non ha l’appropriato supporto della coscienza, diviene iperattiva e causa un eccessivo flusso di correte nel sistema nervoso generando danni. Una mente invece in sintonia con la coscienza è calma, più efficiente ed è alla base della salute psicofisiologica (Davidson et al., Rubia, 2009; Rosenkrantz et al., 2013). In questa prospettiva la salute, la pace stabile e la prosperità della società umana, possono essere ottenute introducendo la ricerca individuale sull’origine dell’osservatore nel sistema educativo mondiale. L’osservatore è l’elemento comune di ogni essere umano indipendentemente dall’ambiente culturale e religioso e rappresenta la vera forza legante tra diverse culture e religioni (Sorli, 2016). In AR, seguendo la filosofia che caratterizza la teoria di campo quantistica, la nozione di energia viene estesa agli spazi multidimensionali di Hilbert.

L’energia può essere definita nello spazio di Hilbert 3D, nello spazio di Hilbert 4D, nello spazio di Hilbert 5D, in generale nello spazio di Hilbert nD dove n è il numero cardinale dei numeri naturali; lo spazio nD di Hilbert è la base fondamentale della coscienza, che agisce nell’essere umano come osservatore. L’informazione ha la sua origine nell’energia, che esiste in diversi spazi di Hilbert; energia ed informazione sono la stessa realtà, una idea oggi accettata: “la meccanica quantistica non è lo stadio finale della scienza della fisica. All’inizio della meccanica quantistica tra il 1900 e il 1950, tutto era particelle, ma più tardi, dal 1950 al 1970, tutto divenne campi. La visione di oggi, dal 1970 in poi, è che tutto è informazione” (Tarlaci, 2010). Inoltre nel modello qui proposto, l’informazione degli spazi dimensionali superiori di Hilbert che guida i fenomeni dell’universo può essere associata con proprietà specifiche del vuoto quantistico 3D non-locale.

Recenti pubblicazioni di O.J.Pike e altri, O.Firstenberg e altri, forniscono una visione dei fotoni come elementi costitutivi della materia (Firstenberg et al., 2013; Pike et al., 2014). In AR i fotoni sono onde dello spazio fisico 3D (vuoto quantistico 3D), quindi le particelle sono forme differenti di energia dello spazio come già predetto da Ervin Schrodinger: “Quello che osserviamo come corpi materiali e forze, non è altro che forma e variazione nella struttura dello spazio”. In questo quadro il tempo come ordine materiale dei fenomeni, è una caratteristica per l’energia di tipo tridimensionale. I fenomeni esistenti negli spazi dimensionali superiori di Hilbert sono immediati. Nella realtà nD non abbiamo più fenomeni. La coscienza non è un fenomeno, ma pura vacuità, “il nulla”, shunyata, Nirvana.

La natura dell’energia della coscienza è infinita e non descrivibile in modo esatto con la matematica senza lasciare un divario epistemologico. Il modello della Relatività Avanzata (AR) sviluppa una immagine matematica della realtà in cui ogni elemento del modello corrisponde esattamente ad un elemento del mondo reale, quindi non c’è un divario epistemologico tra modello e realtà. Il nostro gruppo di ricerca lavora sul modello con il minimo divario epistemologico per gli spazi superiori di Hilbert. La coscienza come realtà non-fenomenica rimane fuori da tale descrizione. La vera natura della ricerca della coscienza è non descrittiva, è esperienziale, un metodo individuale (meditazione) in cui si scopre il Nirvana: “il Nirvana è uno stato di pura beatitudine e conoscenza…Esso non ha nulla a che fare con l’individuale. L’ego o la sua separazione è illusione” (Ervin Schrodinger).

Origine della Vita
In AR la vita a livello molecolare tridimensionale ha origine nella coscienza nD. L’evoluzione della vita è codificata negli spazi di Hilbert 4D e superiori con maggior densità di informazione e viene comunicata nello spazio 3D tramite bio-fotoni. E’ stato già confermato che i bio-fotoni trasportano informazione tra le cellule. Questo è mostrato da ricerche nella bio-comunicazione quantistica (Edmonds, 1994; Sun et al., 2010) e soprattutto, nel recente modello della biologia guidata da fononi, dove l’architettura funzionale e le reti metaboliche delle cellule negli organismi viventi, sono associate con tipiche frequenze eigen e in particolare, le frequenze elettromagnetiche hanno una relazione con la coerenza quantistica nei sistemi viventi, con le funzioni cerebrali e della coscienza (Meijer e Geesink, 2016).

Secondo l’approccio di Meijer e Geesink, gli effetti delle onde quantistiche agenti sui sistemi viventi, sono determinati da un campo quantistico toroidale a tipici scalari e connessi ai condensati Frolich-Bose-Einstein attivi nei processi biologici e presenti nei fononi. Da questa prospettiva, la realtà può essere percepita come una vasta rete intrecciata di campi discreti di oscillazioni che interagiscono con i campi vibrazionali dei sistemi viventi, un processo di comunicazione in cui fotoni di varia energia e solitoni, giocano un ruolo essenziale. In questo punto, un risultato rilevante è che i flussi di informazione geometrici di fotoni e fononi, convertiti in onde stazionarie scalari in una topologia torodiale 4D, possono essere considerati la base dell’origine degli stati di coscienza.

Inoltre, la ricerca di Tang e Dai suggerisce che i bio-fotoni possano giocare anche un potenziale ruolo nella trasmissione ed elaborazione di segnali neurali, contribuendo alla comprensione delle funzioni superiori del sistema nervoso (Tang e Dai, 2014). In questa prospettiva, l’evoluzione della vita è un processo continuo nell’intero universo (Sorli, 2016). Le molecole organiche essenziali per la vita sono state scoperte nell’intero spazio universale (Kwok e Zhang, 2011). L’energia cosmica forma una matrice interconnessa con l’intero cosmo e tramite la materia strutturata può generare la vita (Pereira, 2015a). Lo scambio di energia tra le particelle e il vuoto quantistico è una ragione rilevante per l’interdipendenza tra la matrice cosmica e la materia. L’emergenza della vita nella materia corrisponde al punto di conversione tra energia cosmica non-locale ad energia localizzata che potrebbe essere mediata da processi quantistici attraverso i gradienti protonici nella materia organizzata.

La materia elementare inorganica potrebbe aver attivato i processi quantistici e la creazione delle prime forme di vita coscienti (Reddy e Pereira, 2016). Secondo la AR, l’omogeneità fisica dell’universo implica anche omogeneità biologica. Le circostanze fisiche per lo sviluppo della vita sono le stesse nell’intero spazio universale. Su pianeti simili alla Terra si è sviluppata la vita. Un pianeta con circostanze simili per lo sviluppo della vita simile a quella sulla Terra è stato scoperto recentemente (Jenkins et al, 2015). Non si può escludere che nell’universo esistano altri pianeti in simili circostanze. La coscienza modella la vita tramite gli spazi di Hilbert nell’intero universo. Questo significa anche che la tecnologia non potrà mai creare un “computer conscio” con abilità cognitive superiori a quelle dell’amicizia, dell’empatia, della compassione, che si trovani nel dominio degli spazi superiori di Hilbert. La tecnologia non può andare oltre la reatà ordinaria 3D.

Fenomeni PSI
Il modello dell’Advanced Relativity implica che negli spazi superiori di Hilbert (4D e oltre), il trasferimento energia-informazione, che può essere associato all’azione delle proprietà specifiche del vuoto quantistico 3D non-locale, è immediato. La telepatia tra due o più menti umane avviene attraverso spazi superiori di Hilbert dove non vi è tempo. Un pensiero che viene in esistenza nella mente umana è presente immediatamente in tutto l’universo. In questo senso due menti umane sono intrecciate e possono comunicare istantaneamente attraverso gli spazi superiori di Hilbert. Nel modello dell’Advanced Relativity, la visione a distanza (Tart et. al, 1980) avviene anch’essa attraverso gli spazi superiori di Hilbert ed è immediata. Le persone con questa capacità hanno sviluppato “percezione diretta” che va al di fuori del tempo lineare (passato-presente-futuro) che deriva dall’attività 3D del cervello umano: “Tradizionalmente, il modo in cui il tempo viene percepito, rappresentato e stimato è stato spiegato usando un modello tipo accumulatore-pacemaker che è sorprendentemente efficace nel descrivere i dati comportamentali e biologici. Tuttavia recenti avanzamenti hanno sfidato questa visione tradizionale. Ora si propone che il cervello rappresenti il tempo in modo distribuito e lo conteggi rilevando l’attivazione coincidentale di diverse popolazioni neurali” (Buhusi e Meck, 2005).

Alcune persone hanno sviluppato la chiaroveggenza in modo naturale dalla nascita, la capacità dell’osservatore di vedere gli eventi in arrivo sul piano 3D, che sono già nel processo di attualizzazione negli spazi superiori di Hilbert. Quanto avviene sul piano 3D nella vita individuale e dell’intera società umana inizia negli spazi dimensionali superiodi di Hilbert, che sono anche l’origine delle mente collettiva umana. Gli eventi sociali su larga scala, come per esempio le guerre, derivano dalle tensioni “mentali” negli spazi superiori di Hilbert che poi divengono violenza fisica. Gli esperimenti confermano che la meditazione continua di 2500 individui addestrati, ha ridotto il crimine nella città di Washington DC del 23% (Hagelin et. al, 1999). La loro meditazione ha portato pace ed armonia negli spazi dimensionali superiori di Hilbert e questa ha influenzato le menti individuali dell’intera popolazione. La ricerca di Radin e altri conferma che l’intenzione diretta verso una persona distante è correlata con l’attivazione del suo sistema nervoso autonomico (Radin et. al., 2008). L’intenzione diretta viene trasportata attraverso gli spazi superiori di Hilbert e si manifesta nel livello fisico 3D.

L’osservatore che sperimenta il mondo nel tempo lineare psicologico, che ha origine nell’attività neurale del cervello, è limitato nel comprendere la telepatia, la visione a distanza e la chiaroveggenza. Albert Einstein usava dire: “Tempo e spazio sono modi in cui pensiamo e non condizioni in cui viviamo. Il tempo non ha esistenza indipendente se non come ordine di eventi in cui lo misuriamo. Esiste qualcosa di essenziale sul “qui ed ora” che si trova fuori dal reame della scienza. Le persone come noi, che credono nella fisica, sanno che la distinzione tra passato, presente e futuro è solo una testarda e persistente illusione” (Sorli, 2016). Il modello dell’Advanced Relativity ha confermato che Einstein aveva ragione; il tempo ha solo esistenza matematica nella realtà 3D.

Discussione
La AR sviluppa un modello matematico dello sfondo 3D in cui ogni elemento corrisponde esattamente ad un elemento del mondo reale, quindi non presenta distacco epistemologico tra teoria e realtà. La natura della realtà a 4 e più dimensioni è tale che il modello degli spazi dimensionali superiori di Hilbert con maggior densità di informazione, è una approssimazione con un certo distacco epistemologico. La coscienza come realtà non-fenomenica è descritta dallo spazio nD di Hilbert che non rispecchia pienamente la sua vera natura che non è descrittiva, ma è tramite un metodo di ricerca individuale (meditazione) che si scopre la coscienza, detta anche vacuità, nulla, Nirvana. Persino il Premio Nobel Erwin Schroedinger che si interessò a lungo della filosofia Vedanta dell’Induismo, che influenzò le sue speculazioni nel libro “What is Life?” sulla possibilità che la coscienza individuale sia solo manifestazione di una coscienza unitaria che riempe l’universo, riconobbe che: “Vedanta insegna che la coscienza è singolare, tutto quanto avviene deriva da una coscienza universale e non esiste molteplicità del sè…. Il Nirvana è uno stato di pura beatitudine e conoscenza…non ha nulla a che fare con l’individuale. L’ego o la sua separazione è illusione…. Benchè io pensi che la vita possa essere il risultato di un evento casuale, non lo penso della coscienza. La coscienza non può essere descritta in termini fisici. La coscienza è assolutamente fondamentale. Essa non può essere descritta in altri termini”. (Schroedinger, 1944).

Per capire più a fondo la Dinamica del Cervello Quantistico, è necessario esaminare con cura le proprietà di un singolo microtubulo dei neuroni cerebrali dal punto di vista quanto-meccanico (Enaki et. al., 2016). Questo fornirà nuove possibilità per la realizzazione e manipolazione dei processi di informazione quantistica con l’aiuto dell’entanglement e dei canali non-locali nell’insieme dei microtubuli dei neuroni cerebrali (Satyajit et. al., 2013). Dal punto di vista metafisico, una idea molto interessante consiste nel fatto che mentre il mondo materiale è tridimensionale, l’universo matematico è multidimensionale. Unire teoria e tecnologie per la materia (teoria quantistica e fisica e nanotecnologia), i mattoni dei sistemi viventi (biotecnologia) e le scienze cognitive (cogno), diviene necessario per sviluppare nuove capacità umane. Tali iniziative per definizione appoggiano sullo stato dell’arte della ricerca interdisciplinare, possibilmente basandosi sulla prospettiva quantistica migliore per la comprensione del mondo.

Tale confluenza è imperativa per mappare e analizzare numerosi e complessi dati sul cervello, ad esempio misurare i segnali del sistema nervoso, l’interazione tra neuroni, le condizioni delle strutture sub-cellulari per la medicina rigenerativa, l’ingegneria neuromorfica, l’adattamento alle variazioni, le capacità artistiche e collettive, l’ampliamento e il trasferimento della percezione umana, per citarne alcune. Dato che le proteine dei microtubuli dei neuroni sono dispositivi ottici quantistici, diviene istruttivo studiare la generazione dello “squeezing” e dell’entanglement nei microtubuli per avere più informazioni sulla natura della coscienza dal punto di vista quanto-biofisico (Satyajit et. al., 2013) e sul ruolo della coscienza nell’Universo. In questa situazione le correlazioni non-locali avvengono tra diversi microtubuli dei neuroni cerebrali e quindi l’informazione quantistica nel cervello può essere trasmessa attraverso canali non-locali che in questo documento rappresentano “fotoni pilota” degli spazi dimensionali superiori di Hilbert. Il modello della mente e della coscienza presentato in questo documento offre una comprensione pià profonda degli stati alterati di coscienza (ASC), dell’induzione di ASC con diversi metodi fisici: stimolazione elettrica (corrente diretta e alternata), stimolazione magnetica, stimolazione sonora (binaurale) a confronto con il placebo nei volontari in stato di salute (Moldovanu e Vovc, 2013).

Diverse ricerche confermano che la meditazione (mindfulness) riconnette la mente umana con la coscienza e migliora la salute psicofisica (Cojocaru e Moldovanu, 2013). La meditazione è una tecnica che attiva la coscienza “osservando” (testimoniando) le attività del corpo-mente. La funzione fondamentale della coscienza è la consapevolezza permanente dell’attività negli spazi dimensionali inferiori di Hilbert (mente) e nel corpo che è 3D. Questa consapevolezza ha il potere di guarire il corpo-mente, perchè disitegra le forme mentali che causano malattia e le rimpiazza con forme mentali a supporto della vita. La medicina integrativa di Deepak Chopra è una pratica che mostra come la meditazione attivi la coscienza che guarisce il corpo e la mente (de Jonng et al., 2016). La meditazione non solo riorganizza gli spazi dimensionali superiori di Hilbert (mente), ma incrementa anche lo spessore corticale del cervello (Chopra, 1990) e questo conferma il potere della coscienza quando agisce a livello del cervello 3D.

Il modello della Advanced Relativity risponde alla richiesta di una comprensione più profonda della metrica dello spazio-tempo che permetterà ulteriore sviluppo della teoria “Orch OR”: “Si spera che nel futuro prossimo, con maggior conoscenza sperimentale della metrica dello spazio-tempo, la Orch-OR evolva in una completa espressione matematica e deduttiva della coscienza, un sogno che l’intera umanità attende di vedere” (Lazar et. al., 2005). In AR, la metrica dello spazio-tempo è pienamente compresa: il tempo esiste solo come ordine numerico dell’attività dei microtubuli nella realtà fisica 3D. Negli spazi di Hilbert 4D e superiori dove esiste solo il “Qui e Ora”, il trasferimento di informazione è immediato. In AR l’introduzione del “tempo immaginario” per sviluppare la metrica dello spazio-tempo (proposta di Ghosh e altri) non è necessaria: “Inoltre, la forma frattale dell’intera architettura del cervello suggerisce che un clock è fisicamente all’interno di un altro clock. Quindi abbiamo il processamento di informazione nello spazio immaginario.

Avendo spazio immaginario e tempo immaginario, otteniamo uno spazio iperdimensionale generalizzato. Di conseguenza, la scoperta di risonanza e processamento wireless porta ad una architettura stratificata di multiple metriche spazio-temporali impilate” (Ghosh et al., 2013). Negli spazi di Hilbert 4D e superiori, non esistono più metriche “spazio-temporali”, abbiamo solo diversi strati di spazi di Hilbert dove è sempre “Qui ed Ora”.
Nel modello AR, la definizione matematica del cervello come realtà 3D, della mente come realtà 4D e superiore e della coscienza come realtà nD unifica i valori Platonici della matematica e della saggezza Vedanta: “la Orch OR fornisce un modello credibile e verificabile del come l’attività mentale entri nel mondo fisico. Io ribalterei questo ottimismo: il problema del rapporto mente-cervello è vicino ad essere risolto, non perchè gli eventi quantistici fanno emergere la mente, ma perchè questi eventi indicano che un agente invisibile (la coscienza) sta producendo attività ordinata e intelligente, infusa di informazione, a livello dell’interfaccia dove emerge lo spaziotempo.

I valori Platonici della matematica sono innegabili e una volta ammessi nel quadro, la filosofia Vedanta permette l’accesso di ogni altro valore Platonica (verità, bellezza, amore). Quindi il “nulla”, pura consapevolezza senza qualità, è l’unica possibile spiegazione che rimane per l’origine della mente e della stessa realtà” (Chopra, 2013).’ In questa prospettiva la meditazione è l’unico metodo di ricerca per esperienza diretta della coscienza. Troviamo una certa corrispondenza tra i chakra nello yoga e gli spazi dimensionali superiori di Hilbert in AR:
3D – Muladhara
4D – Svadishthana
5D – Manipura
6D – Anahata
7D – Vishuddha
8D – Ajna
9D – Sahasrara (stato del Nirvana)
nD – coscienza non manifesta (stato del Parinirvana)

In questa immagine la coscienza non manifesta (non fenomenica) è nD. Tra le 9D e le nD c’è un passaggio che nel Buddismo rappresenta il percorso tra il Nirvana (9D) e il Parinirvana (nD) che viene eseguito dopo la morte del corpo, da chi ha raggiunto il Nirvana nella sua vita. La tesi del biologo Bruce Lipton dice che la mente umana supportata dalla coscienza può modificare il codice genetico (Lipton, 2007). Secondo il modello della AR, non si può escludere a priori che una persona arrivata al Nirvana (spazio di Hilberto 9D) abbia la capacità di modificare il proprio codice genetico con la mente. Il biofotone 3D accompagnato dal fotone pilota 9D può trasportare 84 bites di informazione e quindi comunicare con 28 triplette del microtubulo e trasmettervi informazione. Questa informazione nella forma dello spin 3D del bio-fotone viene quindi trasformata in segnali biochimici dei polipeptidi (MAPs) (Villasante et. al., 1981), che quindi trasportano informazione alle 28 triplette del genoma. In questo modo l’informazione viene trasportata dalla “mente illuminata” al genoma.

La coscienza è l’energia fondamentale dell’universo e ha poteri che sembrano incomprensibili per la mente scientifica comune che vive la vita nel tempo lineare. Il potere del Qui ed Ora (Tolle, 1997) dev’essere prima scoperto e quindi si ottiene l’adeguata visione scientifica che permette di vedere chiaramente la reale natura della vita.

Conclusioni
La Advanced Relativity è il modello unificato dell’universo, della vita, della mente e della coscienza, dove tutti i fenomeni sono guidati dalla coscienza attraverso spazi dimensionali inferiori di Hilbert. In questo modello, il tempo è ordine numerico di cambiamenti ed esiste solo nella realtà 3D. Gli spazi di Hilbert 4D e superiori sono atemporali (fenomeni privi di ordine numerico e quindi immediati), che danno una nuova visione dell’origine della vita, delle abilità PSI e della natura atemporale della coscienza stessa.

Documento completo: neuroquantology.com