Anello a spirale rivela antichi macchinari

Il Giornale Online14 Luglio 2004 –

Particolari motivi a spirale incisi su un piccolo anello di giada mostrano che la Cina usava macchine complesse più di 2,500 anni or sono, ha dichiarato uno studioso di fisica di Harvard.

L’anello si trovava nel corredo funebre di seppellimenti di alto rango, del periodo della storia cinese detto “Primavera e Autunno” dal 771 al 475 a.C. La maggior parte dell’attenzione archeologica si era concentrata su oggetti di giada e di bronzo più grandi e spettacolari. Ma Peter Lu ha identificato i disegni sui piccoli anelli come spirali di Archimede, e ritiene siano le più antiche prove di un macchinario complesso.

Macchine semplici che si muovono in un solo modo si datano ad almeno 5,000 anni, all’invenzione della ruota del tornio. Ma ci volle molto più tempo per inventare macchine complesse, che convertivano precisamente il moto da un tipo all’altro.

Archimede è talvolta accreditato di aver costruito un non meglio definibile macchinario complesso che muoveva le navi nel porto di Siracusa nel III secolo a.C., ma le prime descrizioni ben accettate risalgono a Hero di Alessandria nel I secolo a.C..

Gli specialisti ritengono che le più antiche giade cinesi siano state incise a mano, ma Lu sostiene invece che le spirali sugli anelli di giada fossero fatti a macchina, da quando Jenny So, storico dell’arte all’Università Cinese di Hong Kong, gliene ha mostrato uno alla Smithsonian Institution.

“Ho detto e lei mi ha guardato come avessi due teste” ha dichiarato Lu.

Al fine di verificare se potesse avere ragione, Lu ha costruito una macchina in grado di incidere disegni a spirale con un vecchio giradischi. Ricordava il trapano a mano che i Boy Scout usano tradizionalmente per dar vita ai fuochi senza usare fiammiferi.

Ha avvolto un laccio stretto attorno al fuso della base rotante, e ha attaccato la sua estremità ad una barra che correva tra montature poste su entrambe i lati della base rotante. Fori nelle montature tenevano la barra così che si potesse muovere avanti e indietro nel senso della lunghezza, ma non lateralmente. Una punta attaccata alla barra posava sulla tavola rotante. Spostare la barra avanti e indietro faceva girare la tavola rotante, così la punta fissata veniva a scrivere una spirale sulla superficie.

Le spirali corrispondono nettamente alla forma di Archimede, ed il loro centro si trova al centro dell’anello, che potrebbe essere tagliato in quel modo girando la giada con la punta. Le incisioni a spirale sono anche notevolmente più uniformi di altri disegni simili già visti sulla giada o altri materiali.
Gli anelli si datano al 552 a.C. e malgrado non vi siano prove di anelli a spirale precedenti, Lu ha dichiarato che nessuno li ha mai cercati seriamente.

Font originale: it.geocities.com/newsarcheo
del 10 giugno 2004

Fonte: http://www.antikitera.net/news.asp?numnews=679