Antonello Venditti: una vita tra musica e dischi (volanti)

Il Giornale OnlineTutti nella vita affrontiamo un personale percorso di crescita interiore ed emotiva, e subbiamo le influenze del mondo esterno e di chi ci circonda. Questo Antonello Venditti lo sa bene, e tra le influenze sul suo percorso di crescita emotiva e interiore, raccontate nell’autobiografia “L’importante è che tu sia infelice”, incuriosiscono particolarmente alcune “straniere” influenze, o meglio aliene.
Il cantautore italiano ha infatti raccontato dei suoi “incontri ravvicinati” e di come gli avvistamenti di Ufo, cominciati quando era solo un bambino, abbiano condizionato per sempre la sua vita.

Il primo avvistamento avvenne ai giardini di Villa Paganini a Roma, dove era assieme alla madre quando vide “un disco grande, avrà avuto un diametro di dieci metri. Nella parte inferiore c’erano tre appendici a forma di ventosa, mentre in alto, dove era visibile una cupoletta che assomigliava a un grande bitorzolo, si notava un oblò – e aggiunge – Saranno state le 11, non eravamo ancora nel cuore del parco; io e mia madre in quel momento eravamo soli. L’oggetto si manifestò: dondolante, eppure stazionario nella posizione. Rimase lì a lungo e dopo un po’ liberò dei filamenti bianchi: parevano manna. Come andò via? Sparì all’improvviso. La mamma rimase impassibile e pure dopo non disse una parola. Anch’io stetti zitto, la sensazione era che tutto fosse anomalo e, al contempo, … normale”.

19 agosto 2010
Fonte (e seguito dell'articolo): http://www.blitzquotidiano.it/musica-showblitz/italia-roma-venditti-avvistamento-ufo-510681/