L'HACKER DEGLI UFO ESTRADATO NEGLI USA

Il Giornale Online

Gary McKinnon era entrato negli archivi della Nasa per cercare prove dell'esistenza degli UFO. Ora rischia fino a 70 anni.

Un hacker britanico che nel 2001 e 2002 era penetrato nei sistemi informatici del Pentagono e della Nasa ha perso la sua battaglia legale contro l'estradizione negli Usa.

Gary McKinnon, questo il nome del 43enne che dice di aver condotto la sua incursione informatica allo scopo di cercare prove dell'esistenza degli Ufo, aveva chiesto all'Alta Corte di Londra di pronunciarsi contro l'estradizione e di essere processato nel Regno Unito.

McKinnon è affetto dalla sindrome di Asperger, una forma di autismo, e i suoi avvocati sostengono che lo stress dell'estradizione e delle condizioni delle carceri statunitensi possano portarlo al suicidio, soprattutto calcolando che l'uomo potrebbe scontare negli Usa fino a 70 anni di prigione.

I suoi accusatori hanno definito la sua impresa “il più grande colpo di hackeraggio militare di tutti i tempi''.

McKinnon ha ammesso di essere entrato nei computer della Difesa statunitense e della Nasa ma nega di averlo fatto con cattive intenzioni e di aver causato danni pari a 800.000 dollari. I suoi avvocati sostengono che più che un “malintenzionato” McKinnon sia un “eccentrico” e che data la sua malattia andrebbe processato nel Regno Unito.

In una sentenza lunga 41 pagine i giudici dell'Alta Corte hanno però concluso che l'estradizione “è una risposta legittima e proporzionata al suo crimine” e confermato la sentenza emessa a febbraio dal Crown Prosecution Service e l'ordine di estradizione emesso lo scorso ottobre dall'allora ministro dell'Interno Jacqui Smith.

“Siamo a pezzi. Se la legge dice che è giusto distruggere la vita di qualcuno in questo modo, allora è una legge sbagliata” ha detto al termine della sentenza Janis Sharp, la madre dell'uomo.

(CNR media – 31/07/09)

Fonte: http://www.cnrmedia.com/speciali/newsid/4550/l-hacker-degli-ufo-estradato-negli-usa.aspx

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