Cancro, italiani usano il termomagnetismo per bloccare tutti i tumori

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Foto di engin akyurt da Pixabay

Gli scienziati italiani sono riusciti a sfruttare il termomagnetismo per indurre le cellule tumorali a sprecare la loro energia al punto da non riuscire più a proliferare, bloccando di fatto la malattia. Vediamo insieme come funziona questa tecnologia, quali applicazioni potrà avere nel futuro e quali sono le speranze di cura.

Il termomagnetismo per sconfiggere ogni forma di cancro, questo è ciò a cui stanno lavorando gli scienziati italiani che ci spiegano come attraverso questa tecnologia sia possibile bloccare la proliferazione delle cellule tumorali, senza toccare quelle sane. Vediamo insieme come funziona questa tecnologia innovativa, quali siano i suoi vantaggi e come funziona. Ecco cosa c’è da sapere sul termomagnetiso contro i tumori.

Termomagnetismo vs tumori. Gli scienziati del’U’niversità di Torino e del Politecnico di Torino hanno osservato l’effetto dei campi elettromagnetici a bassissima frequenza e intensità sulle cellule umane, in particolare sulla crescita e il metabolismo di queste tumorali.

Come funziona. In pratica hanno sfruttata la radiazione a frequenza calcolata con il modello termodinamico per colpire le cellule cancerose, queste, per difendersi e resistere, sono costrette a spendere energia, così facendo però non riescono più a crescere. Partendo da un’analisi termofisica del sistema cellulare, gli esperti sono riusciti a calcolare la frequenza della radiazione utile ad intervenire sulle cellule malate. Ma questo cosa significa?

Tutti i tumori curabili. Se quanto sperimentato dovesse risultare applicabile, un domani potremmo utilizzare il termomagnetismo per trattare le cellule malate indipendentemente dal loro difetto molecolare che è causa della malattia: questo significa che potrebbe essere in grado di contrastare qualsiasi tipo di tumore. Gli esperti sperano di sfruttare queste tecnologia combinandola con le chemioterapia attuali per rendere il trattamento più efficace e limitare la formazione di metastasi. “In questo studio si pongono le basi scientifiche per una futura applicazione in vivo e in umano nell’ambito di una medicina personalizzata e mirata a colpire solo le cellule tumorali”, concludono gli esperti.

Zeina Ayache

Lo studio, intitolato “The extremely low frequency electromagnetic stimulation selective for cancer cells elicits growth arrest through a metabolic shift”, è stato pubblicato su Biochimica et Biophysica Acta (BBA) – Molecular Cell Research.

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