I MODULI: SIMULAZIONI OLOGRAFICHE

Il Giornale Online
C’è da specificare che, in genere, i sogni sono “ricordi” di esperienze che si fanno in piano astrale, o una rielaborazione dell’inconscio di nostri pensieri, timori o desideri. Più un’anima è evoluta, e più i suoi sogni saranno inerenti situazioni ed esperienze fatte in astrale. Durante il sonno, secondo la teoria della OOBE (Out Of Body Experiences, ossia esperienze extracorporee), il corpo astrale si stacca da quello fisico e materiale per viaggiare in questa o altre dimensioni, e in tal guisa si possono fare e vedere cose straordinarie.

Le capacità della ricognizione psichica furono studiate a lungo dai monaci buddisti tibetani, ma anche analizzate dai servizi segreti USA/URRS durante la guerra fredda, come estremo metodo innovativo per spiare ciò che succedeva dall’altra parte della barricata.

Tuttavia, anche se alcune esperienze di abductions o di contatto possono avvenire in corpo astrale o su di un piano psichico, prevalentemente queste accadono materialmente. Però la coscienza dell’individuo – che quasi sempre dorme al momento dell’abductions – viene translata da un piano di “sogno” a un piano di coscienza alterata, come potrebbe essere durante l’uso di particolari farmaci o droghe. Le sezioni del cervello che vengono attivate ed usate durante le fasi di contatto con entità aliene sono parti di solito mai usate durante la nostra vita di tutti i giorni, per cui quando al mattino “ricordiamo” vagamente l’esperienza, questa ci appare fumosa e distorta come fosse un sogno o una visione, ma è solo perché l’abbiamo vissuta con una parte della nostra psiche che non associamo mai al quotidiano.

La cosa che mette in relazione moltissimi addotti è la condivisione di alcune esperienze particolari: addestramenti incredibili, scuole o “università” strane, allenamenti anche fisici e atletici dei tipi più disparati, apprendimento di lingue, termini e cognizioni tecnologiche, scientifiche e persino spirituali assolutamente uniche e profondissime.

Tutti questi training sembrano dover preparare l’addotto a una serie di eventi potenziali o scenari possibili, e ad ogni persona si fa seguire una serie di specializzazioni che più si adattano al suo temperamento e alle sue caratteristiche.

Gli allenamenti che più si ripetono nei racconti degli addotti riguardano delle particolari piscine, molto grandi e soprattutto profonde, in cui ci si allena per ore. In tali piscine spesso l’acqua è respirabile, o possiede particolari peculiarità. Talvolta, le pareti delle psicine possiedono strani elementi decorativi o high-tech, e nel fondo vi si trovano strutture insolite.

Nei sogni degli addotti si ripetono inoltre visioni enormi città con i palazzi sommersi quasi completamente, o di flotte di astronavi in volo nei cieli, o la visita a enormi complessi come stazioni spaziali orbitanti o astronavi madre lunghe persino chilometri. In queste strutture, stranamente, si sta “preparando” spazio per qualcuno: agli addotti vengono mostrate centinaia di camere da letto, magazzini capaci di storare immense quantità di cibo, hangar in cui atterrano decine e decine di dischi di piccole dimensioni. Il tutto, a quanto pare, allo scopo di poter ospitare in fretta migliaia, se non milioni, di sfollati. Ad alcuni addotti vengono insegnate addirittura delle tecniche per calmare persone nel panico, o anche dei principi di pronto soccorso o di aiuto medico, nozioni che a una verifica si dimostrano esatte e che in genere il soggetto non possedeva prima.

I MODULI OLOGRAFICI DI REALTA' VIRTUALE

Talvoltà però, anche queste aule di tipo universitario o i grandi spazi per gli allenamenti atletici non bastano. Agli addotti viene richiesta anche una prontezza di tipo pratica, e numerosi test vengono eseguiti per comprovare non solo il grado di preparazione teorico, ma anche le reazioni emotive e psicologiche che si presentano naturalmente in una situazione reale. Per ottenere tali risultati, la Federazione utilizza una serie di enormi stanze che potremmo definire di “Realtà Virtuale”, non troppo dissimili dai “ponti ologrammi” a cui ci ha abituato Star Trek. Naturalmente le “palestre di realtà virtuale” della Federazione sono molto più complesse, e spesso si utilizzano addestratori in carne ed ossa (che di volta in volta recitano “parti” diverse) mentre ad essere finto è solo lo scenario, questo allo scopo di evitare situazioni realmente rischiose per l’individuo.

Così potremmo ritrovarci coinvolti in un incendio, una sparatoria o una camminata su un cornicione all’ultimo piano, sempre con una sorta di “missione” da portare a termine: salvare qualcuno incapace di muoversi o ferito, eliminare un pericolo, fuggire in tempo da un posto che va in pezzi, calmare un malato di mente con una pistola in mano, e così via.

In genere questi allenamenti vengono definiti “Moduli avanzati di addestramento virtuale” o più semplicemente Moduli. Nel tempo si sono scoperte numerose utilità in essi, e in genere anche il personale federale ormai acquisito e operativo da anni utilizza i Moduli per tenersi in allenamento, o per aggiornare il proprio status professionale. I piloti lo sfruttano per simulare la guida di prototipi sempre più veloci o difficili da controllare in volo prima delle prove reali di collaudo, e i militari e gli esperti di arti marziali per mettersi alla prova in peripezie molto complesse senza rischiare di rompersi le ossa, o di far male a qualcun altro, utilizzando Comprimari Virtuali, ossia personaggi elettronici creati dalla Sala di Realtà Virtuale.

In genere questi personaggi sono meno realistici delle persone vere, non tanto nell’aspetto quanto nelle reazioni emotive o psicologiche. Se il test da effettuare è fisico andranno benissimo, ma se da testare sono le reazioni psicologiche, o la sensibilità o la telepatia, allora saranno necessari Comprimari reali.

Non è raro il caso di persone che, dopo ore di nuoto nelle piscine, o di allenamento atletico o di arti marziali a bassa gravità (Matrix vi ricorda niente?), parecchi addotti si ritrovano, al mattino, non solo crampi muscolari o affaticamento fisico, ma addirittura i segni sulla pelle lasciate dalle attrezzature di allenamento, o anche i graffi e gli ematomi dei colpi subiti durante le sessioni di allenamento al combattimento.

È però vero che, diventando la preparazione del soggetto sempre più completa, alla lunga non mancheranno anche delle missioni vere e proprie, non virtuali ma reali, che presenteranno una piccola percentuale di rischio, ma questo avverrà solo di rado e dopo parecchi anni di esercitazione classica.

LO SVILUPPO DI POTERI ESP

Tra le varie sessioni di addestramento federale, alcune persone si ritrovano ad essere sottoposte a speciali corsi con test attitudinali per l’esercizio di poteri ESP. Questi comprendono la capacità di spostare degli oggetti col pensiero, la percezione cognitiva di un oggetto o luogo (telemetria), sondaggio psichico di una persona (telepatia profonda), alterazione dei normali processi di un computer (mindhacking), previsione di avvenimenti a venire (precognizione), percezione delle sensazazioni emotive di un’altra persona (empatia) e creazione e controllo di energia densa, arte molto complessa – pochi sono in grado di effettuarla – che prevede la proiezione del proprio campo di energia naturale per proteggere sé stessi o altri oppure per colpire qualcosa a distanza.

Naturalmente la filosofia federale è improntata alla non belligeranza, e anche se si trovano soggetti dotati e promettenti, a questi non verranno insegnate queste tecniche di poteri ESP se prima non supereranno dei test (in genere Moduli) di carattere etico e morale con un punteggio sufficentemente alto.

PABLO AYO

Fonte: www.strangedays.it