La città di domani sarà più sostenibile perché sviluppata a partire da nuovi punti di vista? Rivoluzionario è l’approccio sviluppato da Carlo Ratti, direttore del laboratorio SENSEable City Lab, al Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Boston, dove svolge ricerche che risultano lontane per prospettiva e approccio dal modo di intendere i problemi della città tradizionale. Il nostro stile di vita dipenderà sempre più da quanto sapientemente utilizzeremo i dati che stiamo accumulando, immersi (e pervasi) come siamo dalla tecnologia digitale.
“Le città di oggi le hanno fatte uomini di ieri. Noi abbiamo il diritto di pensare a quelle di domani, senza complessi, a patto che l’obiettivo sia questo: il domani. Fare città oggi per l’oggi significa farle nascere vecchie. Le tecnologie dovranno pervadere tutto e poi scomparire ai nostri occhi.” –
Carlo Ratti
Oggi, grazie alla rete, riusciamo a rilevare migliaia di connessioni e di informazioni incrociate che possono condurci ad immaginare nuovi scenari per le nostre città.
Le poliedriche sfaccettature della realtà, secondo questo approccio, si possono leggere tramite relazioni tra informazioni e incrociando saperi diversi e complementari. Per questo, a confrontarsi sulle sorti della città non devono (e non possono) essere solo i soliti “addetti ai lavori”, ma il gruppo di lavoro deve essere composto da una equipe multidisciplinare di figure professionali (ingegneri, sociologi, architetti, informatici, fisici, biologi…) che indaghino l’oggi e il futuro delle città, sfruttando le infinite possibilità offerte dalla rivoluzione digitale. La città in real-time è già reale!
– Progetti digitali per città più sostenibili
La potenza di questo studio, capace di tradurre in soluzioni applicabili flussi di informazioni di provenienze diverse, potrebbe avere un peso strategico sia a livello politico che sociale.
Da queste indagini sono nate, dal 2004 ad oggi, idee affascinanti per risolvere problematiche evidenti in giro per il mondo. Abbiamo raccolto alcuni progetti emblematici sviluppati al MIT, per rendere innovative e sostenibili le città di domani.
– Live Singapore. Il network per i cittadini
“Live Singapore“ , è una piattaforma aperta che mostra come la tecnologia e la circolazione delle informazioni possano consentire una miglior gestione del tempo e dello spazio. Il network collega e aggrega informazioni da diverse fonti di rilevazione nella città e le restituisce in tempo reale ai cittadini. Favorisce, ad esempio, la mobilità e gli spostamenti in taxi quando piove e i mezzi sembrano sparire, oppure indica qual è il negozio ideale per trovare l’articolo di cui si ha bisogno, qual è il locale più popolato nel momento in cui lo si sta cercando, e molto altro ancora.
– Trash Track. Dove vanno a finire i rifiuti?
“Trash Track“, ideato e sviluppato nel 2009 a Seattle, mostra la possibilità di tracciare il percorso dei rifiuti, per determinarne sia la quantità che la qualità in termini di sistema di smaltimento. Ciò avviene tramite alcune piccolissime, ma molto intelligenti, etichette elettroniche – le trash tag – poste sul rifiuto stesso, che inviano informazioni ai dispositivi mobili collegati: quindi ogni cittadino segue lo smaltimento dei propri rifiuti e ne può comprendere l’efficienza del sistema.
– Local warming. Considerazioni sul riscaldamento locale
Pionieristica nell’approccio l’installazione alla Biennale di Architettura del 2014 “Local Warming”. Partendo dall’indiscussa considerazione che una quantità impressionante di energia viene sprecata per riscaldare uffici o case vuoti o parzialmente occupati, i progettisti ribaltano il problema: a chi serve il riscaldamento? Agli edifici o alle persone?
Predisponendo una serie di elementi riscaldanti a raggi infrarossi sensibili, guidati da sofisticati motion-tracking, si identifica un preciso clima personale (e personalizzato) per ogni occupante. Le singole “nuvole” termiche seguono le persone attraverso lo spazio, assicurando comfort e migliorando l’efficienza energetica complessiva degli ambienti.
– Underworlds. L’analisi delle acque per mappare le malattie
L’idea alla base di Underworlds, progetto primo nel suo genere, è un futuro in cui le acque di scarico siano la cartina di tornasole, in tempo reale, dello stato di salute dei cittadini. La piattaforma monitora le acque urbane delle città in modo da poter eseguire un’analisi epidemiologica e comprendere la concentrazione dei virus e dei batteri. Lanciato dal Senseable City Lab e il Alm Lab, e promosso dal Centro MIT-Kuwait per le risorse naturali e la protezione dell’ambiente, un prototipo per il monitoraggio delle acque reflue è stato sviluppato al MIT e costituito da infrastrutture fisiche, da tecnologie per le misurazioni biochimiche, da strumenti di calcolo e analisi necessarie per interpretare e agire sui risultati raggiunti. Insieme al Dipartimento dei Lavori Pubblici, questo progetto pilota è già iniziato sulla città di Cambridge.
Saper leggere la realtà è la chiave per cambiare i nostri comportamenti e compiere una svolta sostenibile. La città intelligente è alla nostra portata. Smart city here we are!
“Siamo di fronte a un cambiamento sostanziale: non più l’idea dell’architetto, del designer o dell’ingegnere che procede ‘dall’alto’ e – come Le Corbusier può permettersi di imporre la sua visione, ma piuttosto una visione che può nascere ‘dal basso’ e crescere partendo da tutti noi, insieme.“
– Carlo Ratti
crediti fotografie © SENSEable City Lab
Lucia Terenziani