UFO nel passato: immagini e testimonianze di oltre 3000 anni di contatti di Umberto Telarico – Parte seconda

contattiSeconda parte dell’estratto del libro: UFO nel passato – Immagini e testimonianze di oltre 3000 anni di contatti – di Umberto Telarico

Caso 20-A Spoleto, una palla d’oro scende e poi risale nel cielo (73 a.C.)[1]

Fig.70-1-Raffigurazione del fenomeno tratta dal Libro dei Miracoli

Testo in latino: In Spoletino colore aureo globus ignis ad terram devolutus, maiorque factus, e terra ad orientem ferri visus, magnitudine solem obtexit).

“Essendo consoli Lucio Marzio Filippo e Sesto Giulio Cesare, nel territorio di Spoleto un globo di fuoco di colore aureo, disceso a terra e divenuto più grande, fu visto sollevarsi da terra e dirigersi verso oriente; oscurò per la sua grandezza il Sole!.

Questo (ossia l’evento celeste in questione-n.d.A.) è stato seguito dalla grande guerra romana.

Nota di testo:
[1] Nel “The book of miracles” l’evento è riferito all’anno 73 a.C. ma l’evento, un classico della cronologia dei prodigi dell’antica Roma, è del 91 a.C., al più dell’89. Licostene, difatti, data questo evento nell’anno 89 a.C.

Fonti: Il Libro dei Miracoli – scritto nel XVI sec. – I cittadini protestanti di Augsburg, in Germania, erano attivi quanto appassionati collezionisti di raffigurazioni di segni portentosi, così come di descrizioni scritte di antiche profezie e previsioni astrologiche.

Conrad Lycosthenes, Prodigiorum ac ostentorum chronicon, p.108, Basilea, 1557 –

Giulio Ossequente, Il libro dei prodigi (con i «supplementi» di Corrado Licostene), a cura di Solas Boncompagni, Corrado Tedeschi Editore, Firenze, 1976, p. 105, nota 543, pp. 160-161.

Di seguito, un evento ufologico moderno dalle connotazioni simili a quelle dell’evento avvenuto a Spoleto e riportato nel “Libro dei Miracoli”.

Fig.70-2

Caso 23-Le navi volanti dei Silfi (XVI sec.)

Fig.75-Una stampa medievale sulla storia dei Silfi narrata dal Vescovo Agobardo
Gabalis
Fig.76-Una versione in italiano del libro di Montfaucon De Villars

Nel 1670, l’abate francese Nicola Mountfaucon de Villars pubblicò presso una stamperia di Parigi un libello dal titolo Le Comtè de Gabalis, Entretiens sur les sciences secrete, cioè Il Conte di Gabalis, Conversazioni sulle scienze segrete, edita a Parigi nel 1670.

Il conte di Gabalis del titolo è evidentemente un nome fittizio (anche se Eliphas Lévi ha voluto riconoscervi un’allusione al mitico conte di Saint-Germaine), che fa riferimento ad un qualche personaggio esperto di alchimia e particolari rituali esoterici ed ermetici non meglio precisati. In ogni caso, quello che a noi interessa, è il contenuto del libro. L’opera, molto critica nei confronti della Chiesa del tempo, raccoglie alcune cronache risalenti ai tempi dei re francesi Pipino, Carlo Magno e Luigi il Buono (ossia tra l’VIII ed il IX secolo). Tra tutti i fatti riportati ne Il conte di Gabalis, uno particolarmente interessante (dal punto di vista del presente contesto) è avvenuto in Francia, durante il regno del padre di Carlo Magno. Scrive, a proposito di questo, Eliphas Lévi:

Sotto il regno di Pipino il Breve (751-768) si manifestarono in Francia fenomeni assai singolari. L’aria era piena di figure umane, il cielo rifletteva immagini di palazzi, di giardini, di flutti agitati, di vascelli con le vele al vento e di eserciti in ordine d battaglia.

L’atmosfera rassomigliava ad un grande sogno: tutti potevano distinguere i dettagli di questi quadri fantastici. Si trattava di un’epidemia che colpiva gli organi visivi o di una perturbazione atmosferica proiettante miraggi nell’aria condensata?

L’immaginazione era trascinata da queste meravigliose fantasie quando apparivano i miraggi celesti, le figure umane fra le nubi. Si confondevano i sogni con lo stato di veglia, e parecchie persone si credettero levate in alto da creature aeree. Non si parlò che di viaggi nei paesi dei silfi… la follia s’impadronì delle menti più sagge, ed alfine la Chiesa dovette intervenire. Avvenne che un giorno, a Lione, si videro scendere dalle “navi aeree” tre uomini e una donna; tutta la città si raduna lì intorno, grida che quelli sono stregoni e che Grimoaldo, duca di Benevento, nemico di Carlo Magno, li manda per rovinare le messi della Francia e gettare veleni sulla frutta e nelle fontane. I quattro innocenti hanno un bel dire, per difendersi, che sono dello stesso paese e che sono stati rapiti poco prima da “uomini prodigiosi”; questi li hanno portati a bordo di “navi aeree” di mirabile struttura e mostrato loro “meraviglie inaudite”, pregandoli infine di riferire tali cose ai concittadini.

Il popolo, ostinato, non volle ascoltare la loro difesa; stava per gettarli nel fuoco, quando il brav’uomo Agobardo, vescovo di Lione, che aveva acquistato molta autorità quand’era stato monaco in quella città, accorse al clamore. Avendo udito l’accusa del popolo e la difesa degli imputati, sentenziò gravemente che l’una e l’altra erano false: non era vero che quegli uomini erano “scesi dall’aria” e quello che dicevano di avervi veduto era impossibile; la qual cosa valse loro la vita.

Il popolo, infatti, credette più alla parola del buon padre Agobardo che ai suoi propri occhi; si calmò, rimise in libertà i quattro “ambasciatori dei Silfi” ed accolse con ammirazione il libro che Agobardo scrisse per confermare la sentenza che aveva pronunciato. Così la testimonianza dei quattro “rapiti” fu resa vana.

Documento redatto dall’arcivescovo Agobardo di Lione (779 – 840).

Cenni storici sui personaggi citati:

  • Agobardo di Lione (in latino Agobardus Lugdunensis; Spagna, 769 – Saintes, 6 giugno 840) è stato un sacerdote spagnolo, nato e arcivescovo di Lione, durante il Rinascimento carolingio. E’ autore di più trattati, che vanno a tema dalla polemica iconoclasta Spagnola Adoptionism alla critica della famiglia reale carolingia, Agobardo è meglio conosciuto per la sua critica delle pratiche religiose ebraiche e del potere politico durante il regno dei Franchi.
  • Pipino III detto il Breve (Jupille, 714 – Saint Denis, 24 settembre 768) fu maggiordomo di palazzo di Neustria (741-751) e d’Austrasia (747-751), poi re dei Franchi (751-768). Fu il padre del futuro imperatore, Carlo Magno. Venne incoronato re dei Franchi dal Papa che, minacciato dall’avanzata dei Longobardi, ne aveva ottenuto la protezione e ricambiò l’aiuto ricevuto da Pipino il Breve con un’incoronazione formalmente illegittima.

Similitudini con il fenomeno moderno dei rapimenti alieni:

A partire dagli anni ’50 del secolo scorso, i casi di prelevamento temporaneo di esseri umani –consenzienti o meno- da parte di visitatori extraterrestri (o presunti tali) sono diventati frequenti ed a tutt’oggi esiste una numericamente notevole casistica mondiale al riguardo. Questi sono solo alcuni dei casi tra le migliaia raccolti.

Il celebre caso dell’americano George Adamski iniziato sulle pendici del Monte Palomar nel 1952;

Fig.76-2 e 76-3
Fig.76-4 Il caso dei coniugi americani Betty e Barney Hill del 1961;

Il noto caso dello svizzero Billy Meyer iniziato nel 1975;

Fig.76-5 e 76-6
Fig.76-7 e 76-8

Il caso dell’uruguayano Ruben Darrosa avvenuto nel 1983.

Fig.76-9

Caso 32: Una trave ardente nel cielo dell’Arabia (1479)

Fig.89-La pagina 494 del testo di Corradus Lycosthenes, riguardo la “cometa” apparsa sull’Arabia nel 1479

Fonti: Pagina 494 dell’opera Prodigiorum ac Ostentorum di Corradus Lycosthenes (Konrad Wolffhart) – Edito da Henricum Petri, in Basilea (Svizzera) nel 1557. Attualmente il testo è consultabile presso il Museo di Ricerca Libraria in Australia.

Testo il latino: “In Arabia cometa in modum trabis acutissimae, acuarijs quasi punctis distinctae, cum falce phoenaria uisus est. Eodem anno totam Carinthiã uastarut Turce. Cruciferi cõtra Polonos bellum pararunt. In Vngaria foedus inter Mathiam ac Vladislaum renouatum. In Creta insula (ut a Coccio Sabellico lib.i.

Traduzione: “In Arabia, una cometa a forma di trave acutissima, il fascio composto quasi come di punti distinti, con la punta simile ad una falce fenicia.….. Nello stesso anno, tutta la Carinzia alla terra di Turchia. I Crociati si preparano per la guerra contro i Polacchi. Il trattato tra l’Ungheria e Matthias Ladislao è stato rinnovato.

Similitudini con alcuni rapporti UFO moderni:

Fig.89-2

Avvistamento di un UFO a forma di siluro avvenuto nel cielo delle Hawaii il 4 giugno 1965, da parte dei due piloti di un aereo civile USA diretto in Giappone. La torre di controllo registrò l’oggetto sul proprio radar. I due piloti videro 2 file di finestre e le appendici esterne. L’UFO aveva le dimensioni doppie di quelle di un bombardiere, era circondato da un alone luminoso arancione e dalla coda sembrava emettere fiamme o scintille.

Fig.89-3

Avvistamento di un UFO a forma di siluro effettuato il 23 luglio 1948 da due piloti civili USA, Chiles e Whitted, in volo su di un DC-3 sulla rotta Boston-Atlanta.


Caso 36-Tre lance nel cielo di Forlì (1498)

Fig.93-Le Cronache Forlivesi di Leone Cobelli
Fig.94-1-Il paragrafo con la descrizione del fenomeno

Nell’anno 1487, di luglio, apparvero notte tempo e con il cielo sereno tre lance sopra il campanile dei frati predicatori di Forlì; e alcuni bravi frati le videro; le lance, poi, si diressero verso Faenza. La mattina seguente la notizia venne data a tutto il popolo; quelle lance, secondo i frati, avevano questa forma (vedi riquadro con il disegno-n.d.A.)

Fonte: Cronache Forlivesi, di Leone Cobelli, Bologna, Regia Tipografia -anno 1874.

Di seguito, un rapporto UFO dalle caratteristiche simili a quelle dell’evento di Forlì del 1498.

Fig.94-2
Fig.94-3

miniatura libro

Umberto Telarico

UFO del passato
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