Kepler misura le 'pulsazioni' stellari

Le variazioni di luminosità possono essere interpretate come vibrazioni, oppure oscillazioni, che avvengono all'interno delle stelle, utilizzando la tecnica della sismologia stellare. Le oscillazioni ci permettono di ottenere informazioni sulla struttura interna delle stelle, allo stesso modo con cui i sismologi usano i terremoti per esplorare la struttura interna della Terra. Credit: Kepler Astroseismic Science Consortium

di Corrado Ruscica

Un gruppo internazionale di astronomi del Kepler Asteroseismic Science Consortium (KASC) ha annunciato la scorsa settimana di aver misurato alcune “pulsazioni stellari”, note anche come “stellamoti”, che ci danno informazioni sulle dimensioni, l'età e l'evoluzione delle stelle. I ricercatori hanno studiato migliaia di stelle osservate dalla sonda Kepler analizzando le oscillazioni stellari allo stesso modo con cui i sismologi studiano i terremoti e ricavano informazioni sulla struttura interna del nostro pianeta. Questa nuova branca dell'astrofisica viene chiamata astrosismologia.

“Utilizzando i dati di Kepler, gli scienziati del consorzio KASC stanno letteralmente rivoluzionando le nostre conoscenze sulla struttura stellare”, dice Douglas Hudgins Kepler Program Scientist. Tra tutte le stelle osservate da Kepler, di una in particolare, nota con la sigla KIC 11026764, si conoscono le sue proprietà con una elevata precisione. Ad una età di quasi 6 miliardi di anni, la stella è cresciuta di poco due volte il diametro del Sole e continuerà a crescere fino a diventare una gigante rossa. Le oscillazioni rivelano il fatto che la stella è alimentata dalla fusione dell'idrogeno distribuita all'interno di una sottile sfera che circonda il nucleo ricco di elio. “Senza dubbio, stiamo entrando in una nuova era dell'astrofisica stellare grazie a Kepler che ci fornisce una qualità di dati senza precedenti”, afferma Thomas Kallinger delle Università del British Columbia e di Vienna.

Un altro risultato di Kepler è stato ottenuto osservando le oscillazioni di RR Lyrae il cui periodo relativo alla variazione di luminosità, che è dell'ordine di 13,5 ore, è stato confermato essere dovuto all'effetto Blazhko. “Kepler ci permetterà di capire meglio come funziona la nostra stella, la sua evoluzione futura, non solo ma anche l'evoluzione stessa della nostra galassia”, conclude Daniel Huber dell'Università di Sydney, in Australia.

Articolo scientifico http://arxiv.org/PS_cache/arxiv/pdf/1010/1010.4589v1.pdf
Fonte: http://astronomicamentis.blogosfere.it/2010/11/kepler-misura-le-pulsazioni-delle-stelle.html
Vedi: https://www.altrogiornale.org/news.php?item.3962.10 https://www.altrogiornale.org/news.php?item.6286.10 https://www.altrogiornale.org/news.php?item.2548.10 https://www.altrogiornale.org/news.php?item.6259.10