La NASA rimane sorpresa dall'"invisibile" impatto lunare


Aggiornato il 09 Ottobre 2009 alle 18:45 da Ivan Semeniuk

Nei minuti finali del suo tuffo verso la luna, l'astronave LCROSS della NASA ha individuato il breve flash infrarosso del booster del razzo che colpiva la superficie lunare proprio davanti ad essa, ha persino visto il calore dal cratere formato con l'impatto. Gli scienziati però rimangono confusi sul perchè l'evento non sembri aver generato un visibile pennacchio di polveri come atteso.

Mentre centinaia di telescopi e osservatori guardavano, la missione NASA tanto pubblicizzata per cercare acqua sulla luna, ha raggiunto il suo gran finale alle 0431 PDT (1131 GMT) con un paio di impatti ad alta velocità sul cratere lunare chiamato Cabeus. Durante il momento cruciale presso l'Ames Research Center della NASA a Moffet Field, California, scienziati e ingegneri con LCROSS (Lunar Crater Observation and Sensing Satellite http://www.newscientist.com/article/dn17870-moonsmashing-probe-aims-for-new-target-crater.html ) hanno osservato in silenziosa concentrazione come le successive immagini del cratere si allargavano sui loro schermi.

Indizi Spettroscopici

In vicinanza, circa 500 visitatori con gli occhi annebbiati si sono riuniti di notte fuori dal controllo missione dove osservavano le stesse immagini su uno schermo gigante esterno. Immediatamente dopo il momento schedulato dell'impatto, non c'era segno ovvio della spettacolare esplosione che molti si aspettavano. “Impattare sulla Luna è un business imprevedibile al meglio”, ha detto Anthony Colaprete, investigatore principale per LCROSS, in un birefing post impatto.

Colaprete non ha offerto parole definitive sul perchè la camera apparentemente non ha rilevato l'evento, ma ha aggiunto che sono avvenuti interessanti cambiamenti nei dati spettroscopici ottenuti dall'astronave che potrebbero essere stati prodotti da una nube di detriti. “Non sono convinto che il materiale espulso non sia ancora nei dati”, ha detto.

Flash di sodio

Uno scenario peggiore si sarebbe verificato se il razzo avesse colpito una roccia piuttosto che il suolo molle e ghiaioso. In questo caso, il pennacchio di detriti può non aver raggiunto la minima altitudine di 1.5km necessaria per catturare la luce del sole ed essere visto dalla LCROSS. A causa dell'angolatura del cratere, il pennacchio avrebbe dovuto sollevarsi a 2.5/3km per essere visto dai telescopi sulla Terra. Era atteso un pennacchio di 10km.

L'impatto è stato monitorizzato dal Telescopio Spaziale Hubble, che ancora non ha rilasciato i suoi dati. Diversi osservatori stavano cercando i segni dell'impatto, inclusi i telescopi Keck e quelli del Canada, della Francia e delle Hawaii su Mauna Kea, ma nessuno di questi ha visto il pennacchio. Un rapporto positivo viene dall'Osservatorio Kitt Peak in Arizona, dove un flash di luce visibile ha rilevato la presenza di sodio ed è stata registrata durante l'impatto. “Penso che siamo tutti un poco delusi per non aver visto nulla”, ha detto a New Scientist David Morrison, direttore del Lunar Science Institute della NASA http://lunarscience.arc.nasa.gov/.

Nè qui nè la

Nonostante il suo ritorno scientifico, il risultato di oggi sarà facilmente uno degli episodi che lasciano più perplessi nella lunga storia delle missioni lunari della NASA. Mentre l'astronave sembrava funzionare come atteso e in contatto con il controllo missione, non ha chiaramente rilasciato la visione sperata dagli scienziati e dagli spettatori. Diversamente da un fallimento catastrofico, come per il Mars Plar Lander del 1999 o da un successo euforico, come per la spettacolare collisione della missione Deep Impact del 2005 con la Cometa Tempel 1, la non-rilevazione sembra lasciare gli ufficiali insicuri sul come reagire.

Trappole fredde

Un mistero da molto tempo è capire se i crateri oscuri come Cabeus http://www.newscientist.com/article/dn17810-moon-is-coldest-known-place-in-the-solar-system.html possano agire da trappole fredde, catturando le molecole di acqua liberate quando le comete colpiscono la luna http://www.newscientist.com/article/dn17520-comets-not-asteroids-to-blame-for-moons-scarred-face.html Dati dalla missione Lunar Prospector, avvenuta nel tardo 1990, hanno indicato alte concentrazioni di idrogeno in Cabeus. L'idrogeno potrebbe derivare da ghiaccio di acqua mescolato con la roccia e il terreno nelle profondità del cratere.

LCROSS è stato progettato per cercare segni dell'acqua e di altre molecole volando nel pennacchio di detriti dell'impatto del razzo. Avrebbe anche eseguito una svolta di lato un minuto prima del suo impatto per vedere i costituenti molecolari dell'impatto grazie alla illuminazione del sole. Senza un pennacchio da studiare, gli scienziati avranno meno controllo sulla questione ma Colaprete dice che i dati spettroscopici possono essere sufficienti per spiare i costituenti dell'acqua. “Serviranno probabilmente due settimane per rispondere si o no alla domanda sull'acqua”, ha detto Michael Bicay, direttore della scienza presso Ames.

Guarda la galleria http://www.newscientist.com/gallery/water-on-moon

Fonte: http://www.newscientist.com/article/dn17951-spacecraft-kamikaze-smashes-into-moon.html
Tradotto da Richard per Altrogiornale.org

Vedi: http://en.wikipedia.org/wiki/Moon_Treaty

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