Satellite italiano osserva il respiro del 'mostro' del Cosmo

Il Giornale Online
Lanciato nel 2007, studia il misterioso Cygnus X-3

ROMA – Il respiro di uno degli oggetti più violenti e misteriosi della nostra galassia, il sistema binario Cygnus X-3, è stato osservato per la prima volta in diretta da un satellite, l'italiano Agile (Astro-rivelatore Gamma a Immagini Leggero), lanciato nell'aprile 2007 grazie alla collaborazione di Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn).

Il risultato è pubblicato oggi su Nature da un gruppo internazionale del quale fanno parte astrofisici italiani, statunitensi, inglesi e russi coordinati da Marco Tavani, dell'Inaf. “E' come se Cygnus X-3 si preparasse a liberare l'enorme energia dei getti, rimanendo per qualche giorno in uno stato particolare di 'caricamento' di energia in cui si accelerano le particelle a energie elevatissime”, spiega Tavani. “E' un fenomeno mai osservato prima nella sua dinamica e una grande sorpresa. Da erratico e 'pazzo', Cygnus X-3 sembra quasi che si comporti come un orologio”.

La scoperta sembra destinata ad aprire finalmente un varco nella conoscenza delle misteriose sorgenti cosmiche di alta energia. Le loro emissioni, sotto forma di raggi gamma, sono note per essere le più violente dell'universo, ma il meccanismo che le genera è sconosciuto. Così come finora è stato avvolto nel mistero il sistema binario Cygnus X-3. E' noto per essere una delle sorgenti più prolifiche di getti di alta energia (ne produce in modo spettacolare una o due volte l'anno), ma per il resto si sa molto poco.

Delle due stelle che lo compongono è noto che una ha una massa decisamente maggiore rispetto a quella del Sole e che produce un forte vento gassoso, parte del quale viene intrappolato dal campo gravitazionale della sua compagna, forse una stella di neutroni o buco nero. Agile ha adesso osservato il vento di raggi gamma emesso da Cygnus X-3 ed ha scoperto che viene emesso a intervalli molto regolari, come una sorta di respiro. La grande novità, spiegano gli esperti, è che la regolarità delle emissioni indica l'esistenza di un meccanismo che regola i fenomeni ad altissima energia.

“Siamo molto soddisfatti di questa scoperta da parte di Agile, che evidenzia le eccellenti performance del satellite” e che “ci confortano nella prospettiva di estendere la sua vita operativa ulteriormente”, commenta il responsabile dell'Unità per l'Osservazione dell'Universo dell'Asi, Enrico Flamini. Soddisfatto anche Piergiorgio Piccozza, di Infn e università di Roma Tor Vergata: “E' un altro importante risultato reso possibile dall'utilizzo di rivelatori realizzati per la fisica delle particelle elementari che l'Infn ha portato nello spazio”.

Fonte: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/tecnologia/2009/11/22/visualizza_new.html_1619550321.html
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