Teorie a confronto sulla formazione dei pianeti


Immagine ottica che mostra il disco di gas e polveri nel sistema AB Aurigae. Si vedono regioni puntiformi di alta brillanza indicative della formazione di nuovi pianeti. Credit: Hubble, APOD

Mentre la ricerca di nuovi pianeti extrasolari continua e fa progressi, finora ne sono stati confermati oltre 500, un gruppo di ricercatori si sono chiesti cosa determina in primo luogo la formazione di questi mondi?
Nell'ambito della comunità scientifica esistono principalmente due idee che tentano di spiegare la formazione dei sistemi planetari. Entrambe si basano sulla presenza di un disco di gas e polveri (disco protoplanetario) che circonda una stella giovane con una età inferiore di alcuni milioni di anni. Nel cosiddetto scenario “bottom-up”, cioè dal basso verso l'alto, minuscole particelle di polvere nel disco, simili a quelle presenti nel mezzo interstellare, cominciano ad aggregarsi, formando nel corso di milioni di anni corpi celesti che hanno dimensioni di qualche chilometro di diametro. Questi successivamente potranno formare giovani pianeti.

Il secondo scenario, detto “top-down”, cioè dall'alto verso il basso, presuppone che il gas e le polveri si aggreghino inizialmente in un oggetto che ha le dimensioni di un protopianeta che poi collasserà gravitazionalmente dando luogo ad un vero e proprio pianeta.
Oggi, nuovi dati permettono di discriminare tra questi due modelli e di definire meglio altre ipotesi sulla formazione dei pianeti. Un gruppo di ricercatori guidati da David Wilner del Center for Astrophysics (CfA), ha realizzato una serie di osservazioni del disco di gas e polveri di CQ Tauri, una stella vecchia di 10 milioni di anni che si trova ad appena 300 anni-luce dalla Terra nella costellazione del Toro. I risultati di queste osservazioni suggeriscono che tra i due scenari proposti quello “bottom-up” sia maggiormente candidato per spiegare come, dove e quando si formano i pianeti.

di Corrado Ruscica
Fonte: http://astronomicamentis.blogosfere.it/2011/01/teorie-a-confronto-sulla-formazione-dei-pianeti.html