8 Domande sul significato della vita, l’evoluzione, gli ufo, la crisi globale, i disastri ecologici e il futuro dell’umanità

Il Giornale Online

Eccovi una raccolta di consigli che possono contribuire a risolvere le difficoltà di oggi nel mondo, ringraziamo ancora la gentile Redazione di http://www.kabbalah.info/it ( italian@kabbalah.info ) e vi lasciamo ad una lettura che speriamo vi sia di aiuto.

Dal blog del Rav Laitman:

“Terra e Universo”, un sito internet che contiene informazioni sulla crisi globale e discussioni fondamentali sull’esistenza, mi ha mandato un questionario nel tentativo di riunire le risposte delle persone suddivise in certi campi, su varie domande che assillano il pianeta. Questo è il questionario con le mie risposte.

Domanda: Qual è la cosa più importante nella sua vita?

Risposta: Divulgare nel mondo il metodo per correggere l’egoismo. L’egoismo dell’uomo è la radice di tutto il male che c’è nel mondo, e solo la sua correzione porterà la felicità alle persone.

D.: Secondo la sua opinione, qual è il significato della vita?

R.: Il significato della vita di ogni individuo è di correggere se stesso per arrivare all’amore verso ogni cosa che lo circonda.

D.: Crede nell’evoluzione? Perché si, o perché no?

R.: Credo che gli esseri umani derivino dalle scimmie, come è spiegato dalle antiche fonti Kabbalistiche scritte molto tempo prima di Darwin. Tuttavia, questa evoluzione non fu causata dallo spontaneo e naturale sviluppo delle scimmie, ma piuttosto perché questa specie di animali conteneva inizialmente le informazioni di base circa le specie che da essa si sarebbero sviluppate nel futuro, cioè gli esseri umani.

D.: Crede negli ufo?

R.: E’ possibile che ci sia la vita al di fuori della terra, ma non ci crederò finché non sarà scoperta e riconosciuta come un fatto. Come scienziato, mi baso solo sui fatti.

D.: Secondo la sua opinione, cosa o chi è la ragione dell’esistenza dei pedofili, dell’infanzia abbandonata, della fame nel mondo, dell’odio, della guerra, del terrorismo, della corruzione, della povertà, degli estremismi nazionali e religiosi, e di altre forme di ingiustizia? E perché nessuno è stato capace di sconfiggere tutto questo male?

R.: Tutto il male che esiste nel mondo è causato dalla natura umana. Attraverso la storia, l’egoismo dell’uomo è cresciuto e si è sviluppato costantemente, spronando gli uomini a sviluppare la società, e a dominare e governare l’ambiente circostante. Noi non abbiamo il potere o i mezzi per domare il nostro egoismo da soli.

D.: Cosa può salvare il pianeta dal disastro ecologico?

R.: Il nostro pianeta può essere salvato dal disastro ecologico solo cambiando il nostro atteggiamento verso le persone, la natura e l’ambiente che ci circonda, dall’odio e dal desiderio di usare ogni cosa per il nostro gretto beneficio, sino ad arrivare all’amore e alla dazione universale.

Più di due milioni di persone in 57 paesi del mondo studiano attualmente con il “Bnei Baruch Kabbalah Education & Research Institute”. Le lezioni e le trasmissioni giornaliere sono tradotte simultaneamente in nove lingue. Dobbiamo creare un comitato per salvare il nostro pianeta il più presto possibile, ed avere accesso ai mass media al fine di fornire a tutte le persone che vivono sulla terra l’educazione per il corretto modo di co-esistere.

D.: Come vede il futuro dell’umanità e del mondo, e come le piacerebbe che fosse?

R.: Nel futuro, tutte le persone scopriranno chiaramente che sono tutte, indiscriminatamente, degli elementi di un unico sistema, dipendenti gli uni dagli altri come gli ingranaggi di una macchina. Di conseguenza, tutte le loro azioni ed i loro pensieri saranno determinati dalla totale inter-dipendenza che avranno rivelato. Questo costringerà ognuno a raggiungere un’opinione, un piano ed un’azione comune per trasformare il mondo.

D.: Qual è la sua citazione preferita?

R.: La vita è possibile solo a condizione che ci sia piena armonia fra tutte le sue parti, proprio come un singolo, intero organismo. Così è detto nel verso della Bibbia, “Ama il prossimo tuo come te stesso”. Questo verso non parla di un livello più alto di moralità, ma della legge dell’esistenza della vita.

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